La Settimana Santa e la processione. Le tradizioni e il folklore. Giorno per giorno, vi sveliamo I Misteri di Ciminna
L’appuntamento più importante del calendario liturgico è la Pasqua.
Una ricorrenza che in Sicilia ha suscitato, fin dai tempi antichi, un’intensa partecipazione popolare, a cominciare dalle celebrazioni del Triduo Pasquale che risulta essere un’alternarsi di riti religiosi e suggestive rappresentazioni e/o processioni che hanno l’intento di rievocare e commemorare la Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo.
Nella nostra Ciminna, i riti della Settimana Santa vengono in un certo senso anticipati al mercoledì che precede la Domenica delle Palme e della Passione del Signore, con il corteo della VIVULA VIVULA che si svolgerà mercoledì 21 marzo alle ore 17 dalla Chiesa Madre, una tradizione che vede i bambini impegnati a girare per le vie del paese in modo festoso portando dei ramoscelli di ulivo addobbati con dei fiocchi colorati, si ricorda l’ingresso trionfante di Gesù a Gerusalemme e si da annuncio dell’imminente Settimana Santa.
La mattina della Domenica delle Palme i fedeli si raduneranno in piazza G. Bonanno, nel sagrato della chiesa di San Domenico, in attesa della benedizione delle palme e degli ulivi al termine della Santa Messa, per la commemorazione dell’ingresso del Signore a Gerusalemme, il corteo seguirà un asinello cavalcato dal nostro Parroco Don Giuseppe Di Giovanni verso la Chiesa Madre. Alle ore 21:00 la comunità parrocchiale è chiamata alla meditazione e al raccoglimento in occasione della Via Crucis Comunitaria dalla chiesa di San Domenico alla chiesa Madre.
Le celebrazioni della Settimana Santa entrano nel vivo con il Triduo Pasquale, nel pomeriggio del Giovedì Santo la Santa Messa “in Coena Domini” in cui si ricorda l’ultima cena di Gesù insieme agli apostoli e l’istituzione dell’Eucaristia. La chiesa Madre rimarrà aperta fino a notte fonda per l’Adorazione e la visita all’altare della reposizione, tradizionalmente chiamato “sepolcro” in riferimento alla custodia per tutto il Venerdì Santo del corpo vivo di Gesù nel giorno in cui la liturgia ne ricorda la morte.
A caratterizzare la notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo è “a Cerca”, un momento che ricorda l’arresto e l’agonia di Gesù nell’orto degli ulivi, attraverso l’intervento di tre ragazzi della banda musicale che percorrono le vie del paese suonando rispettivamente una tromba, un tamburo e la tradizionale “troccula” uno strumento musicale a percussione composta da tavole di legno e in alcuni casi con maniglie di metallo presente in tutte le manifestazioni della passione con il suo suono cupo.
La tradizionale Processione dei “Misteri” a Ciminna (condividi evento), si tiene ogni anno la mattina del Venerdì Santo e rappresenta il momento di maggiore coinvolgimento emotivo e profonda fede. Questa manifestazione è unica nel suo genere sia nella Diocesi che nella Provincia di Palermo, l’aspetto folcloristico ha intrinseche delle importanti analogie con le celebrazioni andaluse e come nel caso di Trapani e Caltanissetta ci lascia pensare a dei condizionamenti da parte della tradizione spagnola.
Il gruppo dei Misteri, è formato da cinque statue raffiguranti i misteri dolorosi: Gesù che prega nell’orto del Getsemani, la flagellazione, l’incoronazione di spine, la caduta sotto il peso della croce e la crocifissione. Sono stati realizzati a grandezza naturale in cartone romano (carta pesta) e legno dal sacerdote don Francesco Cannizzaro da Ciminna nel XVII secolo. Alla fine del XVIII secolo, viene aggiunta la rappresentazione della Pietà: la Madonna col Cristo morto sulle ginocchia.
Dalle prime luci dell’alba, i simulacri vengano portati in processione a partire dalla chiesa di San Giovanni Battista (originariamente dalla chiesa del Purgatorio) uno dopo l’altro attraversano le vie principali del paese, per fare ritorno nuovamente nella chiesa di San Giovanni Battista. Lungo il percorso e precisamente davanti la chiesa di Santa Lucia, si uniscono alla processione delle ragazze adulte vestite con vesti e manto neri, fazzoletto e grembiule bianchi che rappresentano le veroniche portando ognuna un emblema della passione (calice, crocifisso, urnette, scalette di legno, ritratto del volto di Cristo, ciocca di capelli, fiori, lancia ecc. ecc.). Al centro con il diadema sul capo e una spada di argento sul petto, rappresenta l’Addolorata, segue a poca distanza una barella di tela chiamata littirinu, il simulacro del Cristo morto.
Il religioso silenzio quasi surreale per le vie strette e caratteristiche del paese è interrotto solo dal suone della “troccula” che da i comandi ai portatori delle sei vare e dagli interventi della banda musicale impegnata ad eseguire magistralmente le più belle marce funebri alcune delle quali sono state composte dal ciminnese M° G. Bonanno. E’ usanza che durante la processione, si uniscono piano piano bambine e bambini vestiti da veroniche e da Gesù, portano tra le mani i segni della passione: la corona di spine, il sudario e la scala che portò Gesù giù dalla croce.
In questo Santo giorno, si ripercorrono le ultime tappe del cammino di Gesù a Gerusalemme, dalle preghiere all’orto degli ulivi alla crocifissione. La morte in croce è l’evento centrale della fede cristiana e nasconde un profondo significato teologico: Egli è morto per tutti noi e per i nostri peccati e ha fatto della Croce un “luogo” di perdono e riconciliazione. Così, il mistero della morte, non può che divenire mistero di vita, di resurrezione e di vittoria.
La sera del Venerdì Santo dopo aver partecipato nel pomeriggio alle meditazione sulle 7 Parole nella Chiesa di San Giovanni e alla liturgia dell’Adorazione della Croce in Chiesa Madre, la processione del Cristo Morto e di Maria SS. Addolorata che ci chiameranno ancora una volta alla riflessione e al raccoglimento nel silenzio del lutto e nelle armonie delle marce funebri.
Si ricorda, inoltre, che per tutti coloro che non hanno possibilità di essere materialmente presenti, sarà effettuata una diretta sul sito www.mariassaddolorataciminna.it.
Il parroco Don Giuseppe Di Giovanni e la Confraternita di Maria SS. Addolorata invitano alla massima condivisione in modo da riuscire a pubblicizzare e valorizzare il più possibile questa peculiare manifestazione.
PROGRAMMA VENERDÌ SANTO
Ore 7:30. Inizio Processione dalla Chiesa di San Giovanni Battista
Ore 9:00. Raduno in piazza Umberto I
Ore 12:00. Rientro in Chiesa San Giovanni Battista
Ore 20:30. Processione del Cristo morto e dell’Addolorata