Torna per il terzo anno la rassegna ‘Le porte del sacro’. A Villa Piccolo un’estate di eventi culturali fra teatro, musica, arte e narrazioni
Capo D’Orlando – Musica, teatro, arti figurative, narrazione, cinema, libri, conferenze. C’è tutto questo nella terza edizione del ciclo “Le Porte del Sacro”, in programma a Villa Piccolo fra luglio e settembre. La rassegna, ideata e curata dal giornalista e scrittore Alberto Samonà, quest’anno ha come tema “Identità in cammino”, nella consapevolezza che il migliore biglietto da visita per la Sicilia debba essere legato alla valorizzazione della propria storia e della propria cultura, quali occasioni in grado di guidare un’azione nel presente, esplorando territori nuovi e i linguaggi della contemporaneità.
Il programma de Le Porte del sacro/Identità in cammino, promosso dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, è stato presentato stamattina a Villa Piccolo nel corso di una conferenza stampa, a cui hanno partecipato il curatore della rassegna, Alberto Samonà, l’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Daniele Tranchida e il Direttore artistico del Circuito del Mito, Salvatore Presti.
Il cartellone è articolato in distinte iniziative ispirate al Sacro, al Mito e alla Tradizione, nelle differenti forme attraverso cui queste si manifestano. La rassegna è inserita nelle manifestazioni del Circuito del Mito, promosse dall’Assessorato Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e si colloca in un ampio disegno di progettualità turistico-culturale, che pone al centro la riscoperta del rapporto tra arte e territorio, tra cultura, turismo e valorizzazione del patrimonio artistico, monumentale e naturalistico di Villa Piccolo. Un percorso che si svilupperà per tutta l’estate, a partire dalla riscoperta di Casimiro Piccolo e di Lucio Piccolo, alla cui opera è dedicata la rassegna di quest’anno.
L’inizio degli spettacoli è previsto alle 21. L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero.
Le Porte del Sacro/Identità in cammino: gli eventi con Il Circuito del Mito
Sono undici gli appuntamenti del ciclo “Le Porte del Sacro-Identità in cammino”, inseriti nel Circuito del Mito, promosso dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo e in programma a Villa Piccolo (Capo d’Orlando) fra luglio e settembre. Gli eventi quest’anno prenderanno il via con un appuntamento d’eccezione: sabato 21 luglio spazio alla musica word e ai ritmi mediterranei con il concerto dei Radiodervish, intitolato “Dal Pesce alla luna”, prima delle due uniche tappe siciliane del tour nazionale della band, creata da Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, che a Villa Piccolo saranno accompagnati dai musicisti Alessandro Pipino e Riccardo Laganà; mercoledì 25 luglio è la volta di Ecuba Millevoci, spettacolo teatrale con Patrizia D’Antona su testo di Clelia Lombardo; mercoledì 1 agosto, in scena “Genoveffa di Brabante”, spettacolo dell’Opera dei pupi di Angelo Sicilia; venerdì 3 agosto, alle 19 è prevista l’inaugurazione della mostra intitolata Il gioco delle lenti. Casimiro Piccolo, curata da Salvatore Savoia e allestita da Antonio Di Lorenzo, che potrà essere visitata per tutta l’estate, e, a seguire, animazione teatrale con la compagnia “La casa dei Santi” diretta da Giovanni Calcagno, che accompagnerà il pubblico ne Le notti di Casimiro, su testo di Alberto Samonà, ispirato proprio al barone Casimiro Piccolo; sabato 4 agosto, sempre a partire dalle 21, nuovo appuntamento con Le notti di Casimiro; martedì 7 agosto è in programma la proiezione del film/documentario sul poeta Lucio Piccolo, dal titolo Gioco a nascondere, di Valentina Pellitteri e Giorgia Sciabbica; domenica 19 agosto spazio ancora al teatro con Le mille e una notte di Laura Tedesco e Tommaso Capodanno, che condurranno il pubblico nelle magiche suggestioni di fiabe senza tempo; sabato 25 agosto protagonista la musica sufi, con il concerto dei “Siqiliah ensemble”, unico gruppo di musica sacra ispirata al sufismo nato in Sicilia; venerdì 31 agosto, ancora teatro con Arcani maggiori, un viaggio fra i Tarocchi, con Patrizia D’Antona e Salvatore Dolce, su testo di Alberto Samonà per la regia di Patrizia D’Antona e le scenografie di Ambra Gioia; sabato 8 settembre La terra desolata di Thomas Eliot, narrazione teatrale con Claudio Collovà e con l’accompagnamento dal vivo di Ornella Cerniglia al pianoforte e di Lelio Giannetto al contrabasso. Domenica 9 settembre, infine, ultimo appuntamento per Le notti di Casimiro, con Giovanni Calcagno e “La casa dei santi”, che riaccompagneranno il pubblico alla propria vita quotidiana, dopo avere assaporato le magie del Barone Casimiro Piccolo e della sua Villa.
Conferenze, presentazioni di libri e ancora mostre
Le Porte del Sacro prevede, inoltre, un fitto cartellone di conferenze, mostre e presentazioni di libri non inserite nel Circuito del Mito, ma che arricchiscono ulteriormente il cartellone di Villa Piccolo e accompagneranno il pubblico per tutto il periodo estivo: si comincia martedì 7 agosto, con la conferenza-reading intitolata La melopea del tempo. Lettura de La Meridiana di Lucio Piccolo, a cura della professoressa Domenica Perrone. Presenta il prof. Carmelo Romeo. Interviene il prof. Natale Tedesco; venerdì 10 agosto, il giardino di Villa Piccolo ospita la conferenza di Paola Sarasso sul tema Balsami e profumi tra ritualità e mondanità; venerdì 24 agosto sarà presentato il libro La Primavera di Botticelli. Il mistero cosmico dell’anima mundi di Vincenzo Guzzo e Gaspare Licandro, presenta Daniela Thomas (Tipheret editore). sabato 25 agosto, l’inaugurazione della mostra di pittura Il cerchio sacro dei dervisci, dell’artista Francesco Sciortino; domenica 9 settembre, la presentazione del volume Dizionario dei miti di Sicilia, di Annamaria Corradini (Tipheret editore). Le conferenze, le inaugurazioni e le presentazioni di libri sono tutte alle 18,30. L’ingresso è libero.
Sempre quest’estate Villa Piccolo ospiterà, inoltre, un incontro culturale in ricordo della figura di Vincenzo Consolo e un ricco ciclo di conferenze curate da Aurelio Pes su vari argomenti, fra cui la cultura del mare, l’opera di Renato Guttuso, il museo del giocattolo e altro ancora.
Il CARTELLONE
LUGLIO
SABATO 21 LUGLIO – ore 21
Musica: Dal pesce alla luna, Radiodervish in concerto. Con Nabil Salameh, Michele Lobaccaro, Alessandro Pipino e Riccardo Laganà
Radiodervish è un gruppo fondato nel 1997 da Nabil Salameh e Michele Lobaccaro che nel tempo, partendo da una matrice world, ha moltiplicato le sue esperienze musicali in ogni direzione, lasciando tracce di questo ricco percorso anche a livello discografico.
Dopo il primo album “Lingua contro lingua”, prodotto da Giovanni Lindo Ferretti e Massimo Zamboni, con “Centro del mundo” (2001 – Cosmasola / Il Manifesto) la band ha definito appieno una poetica e una visione del mondo, schierata dalla parte di quell’umanità nomade e sradicata che affolla oggi le grandi città d’Italia e d’Europa. Successivamente, i Radiodervish hanno realizzato un lavoro intorno ai versi del mistico persiano Rumi, consegnato all’album “In search of Simurgh” (2004 – Cosmasola / Il manifesto) distribuito anche in Giappone, Cina, Taiwan e Corea. Nel 2006, una tournée teatrale “Amara Terra Mia” insieme all’attore Giuseppe Battiston, un tributo a Domenico Modugno e un lavoro video con Franco Battiato hanno caratterizzato una fase di lavoro molto densa e ricca di nuovi stimoli creativi. Tra il 2008 e il 2009 una serie di produzioni speciali, accompagnati da Alessandro Pipino. I Radiodervish hanno tenuto concerti in varie parti del Mondo: Italia, Israele, Palestina, Egitto ed estremo oriente. Da pochissimo è uscito il nuovo disco “Dal pesce alla luna”, che dà il titolo al concerto. Quella di Capo d’Orlando è la prima delle due uniche tappe siciliane dei Radiodervish, impegnati in estate nel loro tour nazionale, che li porterà in tutta Italia.
MERCOLEDÌ 25 LUGLIO- ore 21
Teatro: Ecuba millevoci – Con Patrizia D’Antona. Testo di Clelia Lombardo. Scene costumi installazione di Fleur Marie Fuentes; spazio e movimento di Marie Christine Wavreille. Regia Collettiva
Concepito sotto forma di monologo, lo spettacolo è il frutto di una creazione collettiva fra una scenografa cilena, una coreografa belga, un’attrice e una scrittrice siciliane. Quattro donne ispirate dalle stesse inquietudini contemporanee e dal comune desiderio di “resistenza creativa”. Ecuba è una sopravvissuta che si aggira in un mondo fatto di rovine, resti e rifiuti, costretta a vivere raccattando, riciclando, circondata dalle sue “perdite” e dallo spreco. Ma Ecuba ha dentro di sé voci che resistono, che nessuna condizione, anche la più estrema, può fare tacere. Voci per accusare, soffrire, invocare l’appartenenza di ogni essere umano alla terra.Pur nella disfatta, questa donna continua a ricamare la sua esistenza con quel filo rosso che tiene unita la memoria ancestrale di tutte le donne, da Felicia Impastato alla Madre Terra e cosi consacrare la vita, nella semplicità del ciclico rinascere.
AGOSTO
MERCOLEDÌ 1 AGOSTO – ore 21.00
Teatro dell’opera dei pupi: Genoveffa di Brabante. Di e con Angelo Sicilia
Lo spettacolo narra della storia di Genoveffa di Brabante ed è tratto dalla omonima e rinomata storia del XIII secolo appartenente alla tradizione popolare belga. Ambientata nel medioevo centroeuropeo, la storia descrive le vicende di Genoveffa e del principe Sigfrido di Baviera suo marito. Quest’ultimo è dal re alla guerra contro i mori ed è costretto a lasciare il castello e partire, lasciando la reggenza al fidato Golo. Questi si innamora di Genoveffa e, rifiutato, la rinchiude in carcere facendola condannare a morte. Solo grazie alla pietà degli aguzzini la principessa rimane in vita, ma è costretta a rimanere nella foresta per lunghi anni, sino al ritorno di Sigfrido ed al casuale e commovente ricongiungimento. La storia rappresenta un classico del repertorio dell’opera dei pupi siciliani, con una variante però, ravvisabile già nel titolo della rappresentazione: non “Santa Genoveffa”, come veniva rappresentata dai pupari di un tempo, bensì “Genoveffa di Brabante”,opera che conserva fedelmente e significativamente la storia e l’aderenza al racconto tradizionale.
VENERDÌ 3 AGOSTO – ore 18,30
Il gioco delle lenti. Casimiro Piccolo. Inaugurazione della MOSTRA, curata da Salvatore Savoia. Allestimenti, Antonio Di Lorenzo
La mostra è dedicata a Casimiro Piccolo, Barone di Calanovella, nato a Palermo nel 1894 e morto a Capo d’Orlando nel 1970. Un uomo speciale, un personaggio di raffinata curiosità intellettuale, un artista fuori dai canoni. A lui si deve l’istituzione della Fondazione Famiglia Piccolo che ha permesso e permette la conoscenza e la diffusione di un patrimonio di rara bellezza e di assoluta originalità. Una storia di pazzi, come talora accade in Sicilia, una storia fuori dal tempo, come le favole ed i sogni. sarà Casimiro ad accompagnare i suoi ospiti a conoscere i suoi segreti: ecco le foto di gioventù, le macchine fotografiche, i suoi libri e le sue collezioni di riviste esoteriche.
La sua stanza da letto fin qui inesplorata, svela l’itinerario del barone gentile, che accompagna i visitatori in un viaggio alla scoperta dei luoghi della quotidianità.
La mostra è arricchita da un catalogo pubblicato a cura di Bonanno Editore. È visitabile fino al 3 ottobre, dal lunedì al sabato dalle 09,30 alle 13 e dalle 16,30 alle 19.
VENERDÌ 3 AGOSTO e SABATO 4 AGOSTO ore 21.00
Azioni teatrali in villa: Le notti di Casimiro. Di Giovanni Calcagno, Alessandra Pescetta. Testi di Alberto Samonà. Produzione, Compagnia Teatrale La Casa dei santi
Le notti di Casimiro è un progetto teatrale della Compagnia La casa dei Santi, che vede al centro della narrazione il personaggio Casimiro Piccolo. Non si tratta di uno spettacolo, ma di un insieme di animazioni/azioni teatrali, ispirate a Casimiro e alla sua vicenda personale. In un susseguirsi di azioni e movimenti teatrali, il personaggio viene sottolineato attraverso frammenti della sua vita, visioni senza tempo e suggestioni simboliche. Le stesse al centro degli acquerelli “magici” che egli dipinse e che sono tuttora custoditi a Villa Piccolo. La Villa, in particolare, diventa spazio scenico totale, nel quale l’elemento logistico assume un carattere dominante nella narrazione e nello svolgimento dell’azione stessa. In scena il gruppo di attori, guidato dal siciliano Giovanni Calcagno, condurrà il pubblico attraverso le suggestioni della parola e dell’immagine, in un percorso che oltrepassa il tempo e incontra una dimensione onirica in cui il reale e il sogno sono specchio l’uno dell’altro, laddove l’occhio della lente dell’osservatore penetra protagonisti e luoghi in un presente eterno, che è la Villa stessa: ortus conclusus, giardino sacro, inscindibile dai personaggi che l’hanno vissuta e l’hanno consegnata a noi.
MARTEDÌ 7 AGOSTO –
ore 18,30
Conferenza e reading: La melopea del tempo. Lettura de La Meridiana di Lucio Piccolo. A cura della prof.ssa Domenica Perrone. Presenta il prof. Carmelo Romeo. Interviene il prof. Natale Tedesco
Ore 21
Cinema – Proiezione del film/documentario su Lucio Piccolo dal titolo: Gioco a nascondere. Di Valentina Pellitteri e Giorgia Sciabbica. Produzione: Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo
Il poeta Lucio Piccolo trascorre la sua vita quasi esclusivamente nella villa di famiglia a Capo d’Orlando. Egli costituisce insieme ai due fratelli un microcosmo la cui vita è scandita da una continua ricerca proustiana “del tempo perduto”. Attraverso gli ambienti della villa ripercorriamo la memoria del luogo e l’eredità culturale della famiglia. Come nella poesia di Piccolo indugiamo nelle istanze più impalpabili che lo hanno ispirato trasportandoci così nella dimensione mitica del suo vissuto. Nel documentario, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo e firmato dalle giovani registe Valentina Pellitteri e Giorgia Sciabbica, sono sottolineati i luoghi di Lucio Piccolo, con interventi di eminenti personaggi che, a vario titolo, hanno frequentato il poeta e la sua opera.
VENERDÌ 10 AGOSTO
ore 18,30
Conferenza: Conversazione con Paola Sarasso sul tema: Balsami e profumi tra ritualità e mondanità.
DOMENICA 19 AGOSTO – ore 21
Teatro: Le mille e una notte. Di Laura Tedesco e Tommaso Capodanno
Lo spettacolo consente di oltrepassare la dogana tra tradizione orientale e tradizione occidentale senza dover pagare nessun pegno a secoli di critica letteraria. Partendo da ciò, lo spettacolo è composto su due livelli: un livello è espresso attraverso un teatro fisico sostenuto da rivisitazioni di canti popolari a cappella. L’altro livello fa agire gli attori attraverso uno spazio circolare in cui ogni spettatore viene reso partecipe in prima persona della narrazione. In questo modo la quarta parete risulta completamente abbattuta e chi guarda si ritrova traghettato attraverso una catarsi teatrale al cospetto delle porte del sacro. I due attori, novelli Sherazade, si trasformano in elargitori di un tempo di sospensione dove l’amore e il sesso sconfiggono la morte; e, mercé la loro azione, la storia degli esseri umani, per continuare, si sospende in una temporalità altra che attiene direttamente alla sfera dei sentimenti. Come nelle relazioni della vita, le storie germinano l’una dall’altra: ogni storia è madre e figlia dell’altra. Quindi il racconto si rivela nella sua essenza di pietra filosofale che rende immortali, cosa che gli amanti sanno perfettamente perché nel raccontarsi reciprocamente dilatano all’infinito il tempo a loro disposizione. In un’ottica del genere il potere della morte viene meno, lasciando che venga alla luce la sacralità della vita.
VENERDÌ 24 AGOSTO – ore 18,30
Libri: La Primavera di Botticelli. Il mistero cosmico dell’anima mundi. Di Vincenzo Guzzo e Gaspare Licandro. Presenta Daniela Thomas (Tipheret editore).
SABATO 25 AGOSTO
Ore 18,30
Inaugurazione della MOSTRA di pittura Il cerchio sacro dei dervisci. Di Francesco Sciortino (Fino al 9 settembre).
La danza dei Dervisci Mevlevi rappresenta una delle forme più suggestive di danza sacra. Sicuramente una delle più ancestrali. Viene eseguita dai Dervisci in occasione delle loro cerimonie rituali, durante le quali danzano girando su se stessi al suono di una musica meditativa ed ascetica. Sono denominati Dervisci gli aderenti al Sufismo, la corrente mistica dell’Islam, e ognuno di loro persegue l’ideale di superare la dualità che governa l’esistenza stessa dell’uomo e di tutto il creato al fine di raggiungere la cosiddetta estinzione del sé, ovvero l’annullamento del proprio ego e, dunque, l’unione con Dio. La mostra, che si propone di mettere in evidenza questi aspetti, comprende 12 tele di grande e medio formato, eseguite con la tecnica dell’olio e dell’acrilico
Ore 21,30
Musica: L’oriente in noi. Concerto di musica sufi dei “Siqiliah ensemble”
I Siqiliah ensemble sono l’unico gruppo di musica sufi nato in Sicilia. Mediante l’uso di strumenti a corda e a percussione tradizionali di origine medio orientale e del flauto ney, l’ensemble si propone di riscoprire l’identità e la storia di Sicilia, con ritmi e brani della tradizione Sufi e ottomano-turca. Loro concerti si sono tenuti nel Castello della Zisa (Palermo), a Linguaglossa, (Contrada Baldazza, a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, Me), al Baglio Danilo Dolci (Palermo), nella Piramide del Parco Fiumara d’arte (Castel di Tusa, Me), al Cinema Teatro di Pergusa (Enna) e in varie manifestazioni culturali della Sicilia. Gianni Cosentino (percussioni); Agostino Curto (percussioni, voce); Cesare Tinì (liuto oud, saz, direzione musicale); Francesco Valenti (flauto ney, saz); Stefania Valenti (voce).
VENERDÌ 31 AGOSTO – ore 21
Teatro: Arcani maggiori. Con Patrizia D’Antona e Salvatore Dolce. Testo di Alberto Samonà. Regia Patrizia D’Antona. Scenografie di Ambra Gioia
Lo spettacolo, diretto da Patrizia D’Antona, è tratto da un testo scritto dal giornalista e scrittore Alberto Samonà e propone un viaggio fra le ventidue carte che compongono gli Arcani maggiori dei Tarocchi. Si tratta di un dialogo a due voci, intervallato e accompagnato da musica dal vivo e con una terza voce che entra in scena soltanto raramente, quella del Maestro. Protagonista della storia è “Io”, uomo comune con la passione per l’esoterismo che dopo vane riflessioni sulla propria condizione si mette a dormire. Nel sonno incontra una donna, la Regina di Saba, che lo prende per mano e lo conduce in un viaggio fra le ventidue magiche carte. E così, i due, fianco a fianco, s’incamminano da un punto di partenza rappresentato da una campagna e incontrano, nel loro peregrinare, ciascuna figura degli Arcani maggiori: entrano dunque in scena tutte le carte, dal Bagatto, al Matto, che rappresenta la carta finale e più misteriosa di tutte.
SETTEMBRE
SABATO 8 SETTEMBRE – ore 21.00
Lettura teatrale: La terra desolata. Di Thomas Eliot. Con Claudio Collovà. Accompagnamento dal vivo: Ornella Cerniglia al pianoforte e Lelio Giannetto al contrabbasso
La terra desolata è l’opera più celebre del poeta americano T. S. Eliot, vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Il poeta spedì il dattiloscritto all’amico e connazionale Ezra Pound, che intervenne anch’egli sulla revisione del testo, tanto che Eliot gli dedicò il poemetto definendo Pound stesso “il miglior fabbro”. La “terra desolata” è contemporaneamente la terre gaste dei poemi epici medievali, cioè un territorio devastato, sterile e mortale che devono attraversare i cavalieri per arrivare al Graal (uno dei simboli centrali del poemetto), e il mondo moderno, contrassegnato dalla crisi e dalla sterilità della civiltà occidentale, giunta forse al termine del suo percorso: non va ignorato il fatto che la prima guerra mondiale, terminata neanche quattro anni prima della pubblicazione del poemetto, era stata vissuta come un’inutile e folle strage che aveva dilapidato milioni di vite e portato quasi alla bancarotta le grandi nazioni europee. La “terra desolata” è anche Londra, città dove Eliot risiedeva, e nella quale ha ambientato alcune scene del poemetto (come quella conclusiva della prima sezione, che si svolge sul ponte di Westminster)
DOMENICA 9 SETTEMBRE – ore 18:30
Libri: Dizionario dei miti di Sicilia. Di Annamaria Corradini (Tipheret editore). Introduce il prof. Carmelo Romeo
ore 21.00
Azioni teatrali in villa: Le notti di Casimiro. Di Giovanni Calcagno, Alessandra Pescetta. Testi di Alberto Samonà. Produzione, Compagnia Teatrale La Casa dei santi
Ultimo appuntamento per Le notti di Casimiro, progetto teatrale della Compagnia La casa dei Santi, che vede al centro della narrazione il personaggio Casimiro Piccolo su testo di Alberto Samonà. Casimiro accoglie i visitatori a Villa Piccolo e, da padrone di casa e ospite gentile, li riaccompagna a fine stagione, al cancello della Villa, che è la porta per la vita, per il ritorno nelle proprie città di appartenenza, delle proprie case, dopo un’estate trascorsa alla scoperta di questa casa affascinante e misteriosa che è la Villa della Famiglia Piccolo di Calanovella.