Maura Nicolosi*
La diagnosi di linfoma genera nei pazienti sentimenti contrastanti spesso accompagnati da conseguenze a livello psicologico, che è importante riconoscere per poterle gestire in modo efficace.
Dopo la comunicazione della diagnosi i pazienti devono affrontare un cammino fatto di attività nuove, di preoccupazioni. L’avvio e l’intero percorso di cure modifica non solo la sfera “fisica” del paziente, ma anche la sfera “emotiva” e quella dei rapporti interpersonali. Ansia, stress e depressione possono influenzare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, e tali sentimenti posso manifestarsi con diversi livelli di intensità e in qualunque momento della malattia.
Le domande che si pone il paziente
Tra le sensazioni di paura, incertezza sul futuro e rabbia per la presenza della malattia, affiorano nella mente dei pazienti innumerevoli domande, e spesso ha la priorità “Come vivrò?”, manifestando la preoccupazione, ma anche il desiderio di recuperare una buona qualità della vita. Il disorientamento iniziale lascia il posto alla speranza, al coraggio e alla volontà di vivere.
Le emozioni emotive che aiutano il paziente
Queste emozioni positive aiutano spesso il paziente nel percorso di “riorganizzazione” della propria vita, un percorso a volte non semplice e accompagnato temporaneamente da un “compagno” indesiderato.
Ci si confronta con una condizione di vita diversa da quella a cui si era precedentemente abituati, la stessa modalità di pensare a sé stessi viene sostanzialmente modificata; il modo in cui si risponde a queste sfide può avere importanti ripercussioni sulla propria vita e sul proprio stile di vita.
Un ruolo fondamentale è indubbiamente svolto dal benessere psicologico, che rappresenta una base fondamentale per convivere temporaneamente con la malattia e preparare a una ripresa al termine del percorso.
Accorgimenti che mettono al centro il benessere della persona
Non esiste una formula unica o un manuale di istruzioni per portare a termine questo processo e non esiste un metodo unico per vivere con la malattia. Ogni persona ha risorse e modalità di reazione diverse. Esistono però accorgimenti che mettono al centro il benessere della persona nel suo insieme (fisico e mentale) e hanno come obiettivo il miglioramento della qualità di vita dei pazienti.
Ne riportiamo alcuni che abbiamo constatato essere di supporto: la condivisione delle proprie emozioni con amici e familiari, il mantenimento di buone abitudini alimentari, un percorso psicologico (con utilizzo di strumenti quali la mindfulness) e l’avvio di piacevoli attività fisiche (quali lo yoga). Queste azioni permettono il raggiungimento di nuovi piccoli obiettivi e possono aiutare il paziente a convivere con la malattia, forte della consapevolezza che si tratta di un “periodo” della sua vita.
*AOU Città della Salute e della Scienza, Torino
Comitato di Redazione FIL