Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

Il golf, dalla Scozia alla Sicilia

Il gioco del golf si è diffuso il tutto il mondo, inclusa la Sicilia, dove oggi sorgono 6 campi meta di appassionati e giocatori internazionali...

di Clara Di Palermo

Nato certamente in Scozia (anche se c’è chi ne vuole attribuire la paternità all’Olanda), il gioco del golf si è diffuso il tutto il mondo, inclusa la Sicilia, dove oggi sorgono 6 campi meta di appassionati e giocatori internazionali

 

di  Clara Di Palermo

Elegante e flemmatico: così è, nell’immaginario collettivo, il perfetto giocatore di golf. Immagine che ben si accosta al self control britannico, dove si registra la maggiore diffusione del gioco.
Il golf veniva praticato in Scozia già nel 1400 e nel corso dei secoli si è diffuso dal vecchio continente agli Stati Uniti. Ma ancora oggi la patria del golf è la cittadina scozzese di St. Andrews, dove ha sede anche una delle più prestigiose università del Regno Unito.
Da diversi anni, ormai, anche in Sicilia si registrano numerosi appassionati, tanto da giustificare il sorgere di ben 6 Golf Club dislocati in diversi punti dell’Isola.

Il primo in Sicilia è stato Il Picciolo, che si trova a Castiglione di Sicilia, in provincia di Catania. Ci sono poi il Verdura Golf Club a Sciacca (in provincia di Agrigento), il Donnafugata Luxury Golf Club fuori Ragusa, I Monasteri Golf Resort a Siracusa e sempre in provincia di Siracusa, a Carlentini, si trova Le Saie Golf Club. A Palermo, con la stupenda cornice di Monte Pellegrino, all’interno del bellissimo parco settecentesco di VillaAiroldi, si trova il Villa Airoldi Golf Club, che abbiamo avuto l’opportunità di visitare. golf-club

Il Villa Airoldi Golf Club è un campo a nove buche, tra fontane, monumenti ed alberi di interesse storico, che si estende per circa 140.000 metri quadri, il cui verde si intreccia con la riserva del parco della Favorita.
Il Villa Airoldi Golf Club, grazie anche alla sua posizione strategica che ne fa uno dei pochi campi al mondo che si trova in piena città, è il primo circolo in Sicilia per numero di praticanti.
Nel 2016 il circolo palermitano ha ospitato per il terzo anno consecutivo l’unica tappa del BMW Golf International che si è svolta da Roma in giù.
Nato come un tre buche il Villa Airoldi Golf Club negli anni si è ampliato ed oggi dispone di un percorso a 9 buche, un campo PAR 32 di grande fascino e di facile fruizione, valido per lo svolgimento di gare ufficiali e gestione HCP. Ed è proprio la sua posizione all’interno del parco della Favorita, a pochi passi dallo stadio Renzo Barbera, dove si trovano i maggiori impianti sportivi cittadini, a fare del Villa Airoldi un club particolarmente apprezzato anche dai turisti, anche per la facilità dei collegamenti.
Il Club mette a disposizione dei propri iscritti un campo pratica da 22 postazioni coperte ed illuminate per il gioco notturno, Putting Green, Pitching Green, Chipping Green, Bunker di prova e maestro federale. Gli iscritti, tra una partita e l’altra, avranno la possibilità di rilassarsi nel giardino e approfittare della bella Club House.
Fruibile per buona parte dell’anno grazie al clima favorevole, il club diventa anche una occasione di incontro per una pausa dal lavoro o il luogo ideale in cui festeggiare un compleanno, un aperitivo al tramonto, partecipare a uno dei tanti eventi culturali, mostre o spettacoli teatrali che la direzione promuove.

Ma quanto costa giocare a golf? Non è esattamente uno sport economico, tra  costi di iscrizione ai club, lezioni dei maestri federali, acquisto delle scarpe adatte a percorrere il green e sacca con le mazze, iscrizione alla Federazione nazionale golf.
La sola sacca con le mazze costa intorno a 300 €, si può risparmiare qualcosa  se si acquista usata, ma ci sono set di “ferri”, come sono chiamate le mazze in gergo, che costano oltre 1000€, e non siamo ancora a livelli da professionisti. Ovviamente l’attrezzatura, tra mazze e abbigliamento adatto, sarà una spesa il cui costo si ammortizzerà negli anni.

Intanto, nell’attesa di decidere se iniziare o meno a giocare a golf, abbiamo apprezzato la passeggiata al campo, immersi nel verde, ammirando il profilo di quello che Goethe definiva “il promontorio più bello del mondo”.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.