Venerdì 15 aprile all’Auditorium Rai di Palermo si presenta il libro “Il Mediterraneo era il mio regno – Memorie di un aristocratico siciliano” di Francesco Alliata
Sarà presentato venerdì 15 aprile, alle ore 18, all’Auditorium Rai di Palermo (in viale Strasburgo 19), il libro di Francesco Alliata, intitolato “Il Mediterraneo era il mio regno – Memorie di un aristocratico siciliano” (Neri Pozza).
Saranno presenti Vittoria Alliata, Alberto Samonà e Umberto Santino. Introduce il Direttore di Rai Sicilia, Salvatore Cusimano. A seguire, sarà proiettato il documentario “Le bombe su Palermo” di Salvatore Cusimano e Giuseppe Sottosanti.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
IL LIBRO
A Palermo ha vissuto Francesco Alliata. La sua storia non ha niente a che vedere con gli eccessi sfarzosi dei Savoia o con l’ossessione dei Colonna nei confronti della religione. Sebbene da giovane Francesco partecipi alle battute di caccia, alle corse automobilistiche e ai ricevimenti musicali con centinaia di illustri invitati, lui non si è mai interessato alle neghittosità e allo «sperpero di patrimoni in futili attività»che Tomasi di Lampedusa descriveva nel Gattopardo. Francesco Alliata vuole prima costruirsi «una solida cultura e una ancor più solida educazione» e poi usarle entrambe per rendere produttive le proprie passioni. Solo così onorerà il motto di famiglia: «Bisogna essere principi, piuttosto che apparirlo».
È ancora un bambino quando si imbarca nella sua prima impresa «ciclopica»: correggere le 7500 pagine dell’opera incompiuta del nonno – Storia dei feudi e dei titoli nobiliari di Sicilia – che lo trasformeranno nell’«amanuense a macchina» di famiglia. A undici anni ha una stanza tutta sua per muoversi autonomamente tra gli archivi del palazzo. A tredici studia la storia antica, incuriosito dai racconti del secondo marito della madre, il direttore del Museo Archeologico di Palermo, Ettore Gabrici. Ma è solo al ginnasio che Francesco scopre la passione che lo accompagnerà per il resto della vita: il cinematografo.
Con la visione di Ombre rosse di John Ford e dei capolavori di Charlie Chaplin, il principe avverte la necessità di osservare la realtà da vicino con lo sguardo di un entomologo per poi, una volta compresa, tentare di riprodurla. Ecco perché fa richiesta al Cinereparto dello Stato Maggiore di essere inviato a Palermo a fotografare l’arrivo delle «fortezze volanti americane».
Ed ecco la ragione alla base dei documentari subacquei girati nelle isole Eolie – i primi nel loro genere in Italia – o della fondazione nel 1946, con l’amico scrittore e poeta Fosco Maraini, della Panaria Film: la casa cinematografica che produrrà, tanto per citarne alcuni, La carrozza d’oro di Jean Renoir e Vulcano con Anna Magnani. Fino al giorno in cui, spiazzando tutti ancora una volta, decide di abbandonare il cinema per buttarsi nella produzione dei sorbetti e delle granite tradizionali (di cui avrebbe persino redatto la voce sull’Enciclopedia di Franco Maria Ricci).
Passeggiando tra i ricordi di famiglia e descrivendo sapientemente le tradizioni più oscure e i tic più eccentrici della nobiltà siciliana, Francesco Alliata in questo libro spalanca una finestra su un mondo seducente e fuori dal tempo. Un viaggio unico, incomparabile, in una delle stagioni più importanti della vita culturale e civile d’Italia, in compagnia di un grande aristocratico del Novecento.