Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Il mercato dell’arte in Sicilia e all’estero

Qual è lo stato di salute del mercato dell'arte in Sicilia, nel resto d'Italia e alll'estero? Ne parliamo con due galleriste palermitane di luogo corso, Gigliola ed Esmeralda Beniamino Magistrelli

di Patrizia Romano

“Il mercato dell’arte è resiliente e si adatta sempre alle nuove condizioni”.
Questo è quello che sosteneva l’economista dell’arte Georgina Adam.
Ma è proprio così?
Dopo un paio di anni di crescita, nel 2023 l’andamento del mercato dell’arte ha subito un momento di arresto, registrando un calo del 4 per cento rispetto agli anni precedenti.
Tassi di interesse in rialzo, inflazione e instabilità sarebbero tra le cause di questa crisi.
A risentirne, particolarmente, è la fascia più alta del mercato, sia nell’ambito delle gallerie sia nell’ambito delle case d’asta.
Ma a preoccupare di più le gallerie di oggi è, sicuramente, la volubilità politica ed economica. Ma, soprattutto, gli effetti che questa ha sulla domanda, mentre i costi di gestione dell’attività continuano ad aumentare. 

Le galleriste Gigliola ed Esmeralda Beniamino Magistrelli

Ma come sta il mercato dell’arte, oggi?
Ne pariamo con Gigliola ed Esmeralda Beniamino Magistrelli galleriste d’arte di lungo corso, proprietarie della galleria Artètika di Palermo. Ancora oggi, le due galleriste hanno spazi espositivi tra Milano, Palermo ed il monte Argentario in Toscana.

Lo stato del mercato dell’arte

Cosa ci può dire sulle condizioni dell’arte in Sicilia, in relazione a quella nazionale?
In questo periodo non conosciamo internamente cosa succede nel resto dell’Italia, ma corre voce e si percepisce che ci sia una crisi decennale.
Dopo 2 anni di crescita, nel 2023 le vendite del mercato dell’arte hanno subito un rallentamento. Si è registrato un calo del 3 per cento rispetto agli anni precedenti. Come interpreta questo dato negativo?
Purtroppo manca una associazione che dia dati precisi.
Sicuramente il calo non è dal 2023. Ma già comincia con l’avvento delle vendite fatte in TV.

La creatività italiana

La creatività italiana riesce ad affermarsi sia nell’Isola sia fuori?
La creatività siciliana è molto prolifica. Ovviamente c’è un sottobosco, troppa offerta, come in ogni lavoro che non sia da ragioniere del catasto.
Ritiene che le gallerie siciliane e i musei privati siciliani soffrano di esterofilia?
I nomi altisonanti fanno finanziare dalla Regione o da chi altro organizza mostre, deduciamo…

Ruolo delle gallerie

Che ruolo hanno le gallerie nell’ambito del mercato dell’arte?
Esiste ed esisterà sempre un rapporto tra collezionista o compratore d’arte.
Anzi ultimamente si vende soltanto ai collezionisti appassionati.
Qual è, oggi, la maggiore preoccupazione per le gallerie d’arte italiane, rispetto a quelle estere?
Non c’è alcun confronto, all’estero si fa mercato specialmente nelle aste con multimilionari.
In Italia è un ambiente provinciale, si lavora con i locali e con sprazzi di esterofilia.
Che rapporto ha una galleria con i collezionisti, purtroppo, da alcuni dati, figure in estinzione?
L’arte è un lavoro ad alta professionalità, non come si intendono gli artisti un po’ bohémien.

Comparazione tra il mercato dell’arte italiano e quello estero

Nei suoi viaggi all’estero ha avuto modo di confrontarsi con realtà diverse. Cosa vorrebbe importare nella gestione del mercato dell’arte dall’estero in Sicilia?
Ci sono seri professionisti, un grande indotto, molta concorrenza.
Pensa che, oggi, si possa vivere di sola arte o si è costretti per sbarcare il lunario a trovare delle alternative di guadagno e coltivare l’arte prevalentemente per passione?
Se fatto bene ci si campa come un qualsiasi altro professionista, chirurgo o assicuratore che sia.

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