Il Museo dell’Acciuga, un luogo unico nel suo genere che trasuda tradizione e storia dovunque ci si giri, tra immagini, allestimenti di attrezzi e sapori dei prodotti ittici.
“Un Museo che racconta la storia dell’Acciuga, dalla leggenda ai giorni nostri attraverso documenti antichi attrezzi usati per la pesca e per la salagione”, così recita l’incipit che si legge sul sito che ne racconta l’esistenza.
La passione per il mare
Allestito in una fabbrica dismessa, all’interno presenta una collezione dove ci sono gli attrezzi e gli oggetti dei pescatori, dove il proprietario Michelangelo Balistreri, mostra la sua passione ai visitatori per la sua terra e per il mare che la circonda, guidando e raccontando storie e aneddoti, illustrando gli usi delle attrezzature, le storie degli oggetti, accompagnando anche il percorso con storie cantate, essendo a che lui un cultore dell’arte del cunto.
Un tuffo, è proprio il caso di dirlo, nella storia e nella nostra identità, ed emozionante, grazie a Michelangelo che è la vita e l’anima del luogo, la sua competenza e il suo sapere, la passione e l’amore, che trasmette ai visitatori.
Un’esperienza per adulti e bambini, accolti tra racconti di storie vere e leggende, anche per sognare e rivivere il nostro mare.
Non solo una piacevole escursione, ma una immersione nel tempo passato, dove la Sicilia era terra di mare e di marinai, di partenze e ritorni per il mare che dava da vivere alle borgate marinare, come quella di Aspra, famosa per il suo Faro abbandonato, e dove il poeta Ignazio Buttitta amava passeggiare e Renato Guttuso ha affrescato la Chiesa sul lungomare. Si tratta di una borgata marinara che si affaccia sul Golfo di Palermo.
Le origini arabe di Aspra
I primi insediamenti si pensa siano risalenti già nel periodo di dominazione araba, dato che si sospetta che il suo nome derivi dall’arabo. Aspra è stata infatti per generazioni usata per ricavarne blocchi di calcarenite.
Il toponimo Aspra, tuttavia, potrebbe derivare dal latino asperus (impervio) o dal greco aspro (bianco), il cui territorio Aspra finisce seguendo il profilo del fiume Eleuterio.
Come territorio esso faceva parte della tenuta nobiliare del Marchese di Sant’Isidoro di cui oramai rimangono una villa e la tenuta della chiesa.
Prenotazione obbligatoria (possibilità fino ad esaurimento posti consentiti): 393.6655232 – info_initinere@libero.it
Saranno accettate le adesioni entro e non oltre il pomeriggio del 14 marzo per organizzazioni logistiche.
Quota €15,00
Il contributo include ingresso al museo, visita guidata, aperitivo rinforzato con specialità tipiche.
Percorso facile, durata 2 ore circa
Indirizzo e luogo dell’appuntamento
Strada Comunale Cotogni, 86
90011 Bagheria PA
Italia