Chiavi di lettura semplici e, allo stesso tempo sorprendenti, che possano consentire di comprendere i meccanismi che ci possono avvicinare a quel futuro del quale si dovranno curare le nuove generazioni. Ce le forniranno alcuni grandi esperti di campi diversi del sapere, protagonisti del ciclo di incontri che si svolgerà dal 25 marzo al 6 maggio sulla piattaforma Zoom, dalle 21:15 alle 22:00 di ogni giovedì. In tutto 30 minuti + 15 di interventi da parte del pubblico, rivolti in modo particolare a insegnanti, genitori, educatori e studenti.
Il progetto
“Breve storia del futuro. Quale cultura per la cittadinanza” è il titolo del progetto promosso dalle associazioni “Genitori e Figli”, “ CIDI” e “Piazzetta Bagnasco”.
Il punto di riflessione
«Il concetto su cui dobbiamo riflettere è quello della cittadinanza culturale di base – afferma Donato Di Donna, presidente dell’associazione “Piazzetta Bagnasco” – in quanto è la conoscenza il primo fattore di sviluppo civile ed economico. Questo progetto vuole dimostrare che la didattica a distanza non è solo quella della scuola. Se, infatti, ci aprissimo ai contenuti che possiamo rinvenire in rete, se tutto il Paese sfruttasse questo momento storico per alzare l’asticella delle proprie conoscenze, soprattutto dal punto di vista scientifico, anche questo sforzo di ricostruzione e di rilancio sarebbe sicuramente facilitato”.
Dall’esperienza decennale
Un percorso, quello che sta per partire, che trae ispirazione, proseguendo in un certo senso il suo percorso anche se con modalità differenti come quelle rappresentate dallo streaming, dall’esperienza decennale dell’associazione “Genitori e Figli” e del CIDI con il progetto “Educare oggi”.
L’obiettivo con cui educare
«È’ sicuramente una ripresa del lavoro che ci ha dato tante soddisfazioni. L’obiettivo, con “Educare oggi” – spiega Vincenzo Favara, presidente di “Genitori e Figli” – era quello di fare incontrare insegnanti, genitori e figli, rimettendo in discussione e approfondendo il ruolo degli educatori. Eravamo genitori consapevoli della complessità del nostro ruolo e desiderosi di condividere un percorso di ricerca. Per essere dei buoni genitori pensavamo occorresse saper riconoscere i propri limiti e, al tempo stesso, essere presenti responsabilmente nell’educazione dei figli, offrendo loro la possibilità di crescere e acquisire il senso profondo della propria esistenza. Non a caso, infatti, in dieci anni hanno partecipato oltre 5mila persone, ospitando al Teatro Biondo personaggi di un certo calibro».
Il ruolo del Teatro Biondo
«Il Teatro Biondo è stato importante sia perché ha sposato subito il progetto proposto – aggiungono: Vincenzo Favara, Presidente dell’Associazione Genitori e Figli e Valentina Chinnici, Presidente del CIDI – sia perché ci ha consentito di ampliare la partecipazione che in una fase iniziale coinvolgeva un pubblico composto da genitori ed educatori con la presenza degli insegnanti iscritti al Cidi. Gli incontri si svolgevano alle 17.30 ed era diventato un bel momento di formazione per tutti. Il taglio che avevamo dato era socio educativo, mentre ora affronteremo gli argomenti dal punto di vista economico-politico. Attraverso il web innalzeremo il dibattito culturale affidandoci a ottimi divulgatori per sviscerare temi utili alla cittadinanza attiva, indirizzati a genitori e insegnanti, ma anche a giovani desiderosi di sapere».
Il ruolo dei social network
Fondamentale il riconoscimento del ruolo dei social network che ha aumentato la percentuale di persone che diffondono, leggono e commentano contenuti di ogni tipo, anche se una simile straordinaria partecipazione non è andata di pari passo con un miglioramento delle capacità di comprensione e interpretazione del testo.
Il calendario
Numerosi, dicevamo, i temi oggetto degli incontri previsti. Eccoli nello specifico:
25 marzo: Alessandro Rosina, docente di Demografia presso l’Università Cattolica di Milano, Il progetto di vita delle giovani generazioni in Italia al tempo del Covid;
1 aprile: Michele Boldrin, Joseph G. Hoyt Distinguished professor of economics, Washington University in Saint Louis, Il bilancio dello Stato. Come usa, il governo, i nostri soldi?;
8 aprile: Domenico De Masi, sociologo professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università La Sapienza di Roma, Il lavoro nell’era post Covid;
15 aprile: Antonio Pascale, scrittore, Da Pinocchio a Masterchef, dalla fame all’abbondanza: la millenaria storia dell’Agricoltura in due slide;
22 aprile: Gianna Cappello, docente di Sociologia dell’Educazione e dei Media presso l’Università di Palermo, presidente MED, Educare alla cittadinanza nella società in rete;
29 aprile: Silvia Vegetti Finzi, psicoterapeuta e docente di Psicologia dinamica all’Università di Pavia, Le donne, il futuro, la natalità: se non ora, quando?;
6 maggio: Sergio Sorgi, vice presidente di Progetica, studioso di welfare e temi socio grafici, Alla ricerca della felicità.
Per partecipare alle videoconferenze, in programma sulla piattaforma Zoom, bisogna iscriversi tramite il sito www.associazionegenitoriefigli.it La quota di iscrizione è di € 10,00 .
L’addetto stampa
Gilda Sciortino