Il Risveglio del Gigante di Giuseppina Tesauro. Non esiste uno spazio ed un tempo nella fiaba Il Risveglio del Gigante di Giuseppina Tesauro di Giuseppina Tesauro, perché nel luogo non luogo è facile collocare ogni spazio ed ogni tempo. Una “ fiaba filosofica ” viene definita dal prof. Franco Lo Piparo, un testo dove è chiaro l’intento dell’autrice di offrire spunti di riflessione ai più giovani attraverso un linguaggio a loro più confacente. Un piccolo racconto denso di significati, metafore ed allegorie, costruito ad arte per potersi adattare ad ogni età.
L’eterna lotta tra il bene e il male
Il Risveglio del Gigante di Giuseppina Tesauro sarà una favola sull’eterna lotta fra il bene ed il male se a leggerla sarà un bambino con i suoi primi giudizi morali, mentre vedrà qualcosa di più l’adolescente che già si affaccia al mondo e comincia ad intuire le fitte trame del potere e della smania di ricchezza. Ma all’occhio attento di uno studente liceale e quindi di un adulto, non sfuggiranno i continui riferimenti alle “leggi universali”, le leggi della natura che con la sua giustizia governa le sue creature. Rimandi quindi allo Ius naturalismo, alla corsa al potere di un’umanità che, incurante di ciò che potrebbe accadere, in un’ottica di egoistico arricchimento creerà la realtà nello stato attuale in cui la conosciamo adesso.
La storia
Tutto ciò è rinchiuso in appena 80 pagine di pura poesia, di incanto ed armonia. Protagonista è un Gigante che dorme ai piedi di un monte e che cela nel significato del suo nome tutto il suo mistero. Egli è costretto dagli uomini a dormire solamente per non uccidere la natura, unico compromesso contro il quale neanche il più assoluto dei poteri può sottrarsi: non c’è umanità senza la natura che la circonda.
Chi è il gigante?
Ma il Gigante in realtà chi è? E’ questa l’astuzia della nostra autrice, che porterà il lettore ad inoltrarsi fra le pagine del suo libro, per cercare di svelare la storia del Gigante. L’unica che potrà risolvere l’arcano mistero sarà la Luna. Creatura astrale magica e bellissima, anche lei avvolta da un doloroso segreto. Una piccola favola dove si possono rintracciare i pregi ed i difetti umani. Una fiaba che fiaba non è, dove il lieto fine non è scontato anche se tanto sperato. Un racconto, che non pretende di parlare né un linguaggio dotto né un linguaggio aulico, ma che mira a rintracciare le corde del cuore di chi lo legge, per risvegliare ciò che di bene e di buono può esserci nell’animo di ciascuno di noi.
Una storia solo superficialmente semplice
Insomma, per concludere, come scrive il prof. Lo Piparo : La storia è semplice. Semplice nel senso di Una storia semplice di Leonardo Sciascia. Quindi solo superficialmente semplice.
L’autrice
Giuseppina Tesauro (Villabate 1971) Laurea in Scienze dell’Educazione – insegnante di scienze umane. Giornalista. Caporedattore de Il Siciliano, collabora con Vivisicilia Vivienna. it ed Asudd’europa. Esperta in politiche per la cultura e la legalità, è componente del Comitato scientifico del Centro Studi Pio La Torre e nel 2013 ha pubblicato con questo centro il saggio monografico “Dai Giardini della Conca d’Oro all’Impresa “ La mafia vista dal microcosmo di Villabate.
Addetto Stampa
Rosalba Cavadi