La mostra dal titolo “Arcadia” propone circa venti scatti di Domenico Guddo, il quale non cessa di essere un valente musicista neppure nel momento in cui impugna la macchina fotografica.
di Andrea di Napoli
Gli anziani che sostano davanti alla propria abitazione, le tegole che ricoprono i tetti regolari e la giovane coppia che osserva un orizzonte lontano sul mare, rappresentano i soggetti sereni, forse perfino ingenui delle fotografie di Guddo. Nell’osservatore smaliziato s’insinua il dubbio che abbiano qualcosa di irreale, che siano state realizzate nel paese di Utopia o in quel mondo idilliaco in cui l’uomo vive accudito dalle ninfe e circondato da una Natura benigna. Uno spazio “di sogno”, presente in tutte le arti, che viene chiamato Arcadia. Invece è tutto vero, tutto così come appare. Il nostro violoncellista ha “eseguito” una composizione priva di contrasti forti, senza stonature, inserendo nella medesima inquadratura il primo piano, lo sfondo e gli altri elementi con estrema armonia. Potrebbe trattarsi di un caso di “deformazione professionale”, ma Domenico Guddo considera ogni singola fotografia l’assolo di uno strumento dell’orchestra durante il Concerto Grosso della vita reale.
Fin dall’inizio della sua attività fotografica Guddo ha utilizzato una strumentazione digitale, concependo, però, il risultato finale già in sede di ripresa ed impostando di conseguenza le funzioni dell’apparecchio. Quella presentata presso il Superflash Store costituisce la sua produzione più recente di stampe Fine-Art in bianco e nero ed a colori. Le opere esposte sono accompagnate da una artigianale didascalia che ne riporta, scritti a mano, l’anno di realizzazione e il titolo, attribuito spesso con arguta ironia.
La locandina della mostra, che ritrae un esemplare di bovino col quale il fotografo ha incrociato lo sguardo in uno scenario dall’atmosfera “pastorale”, riporta alla mente la copertina di un noto disco (allora si chiamavano anche elle-pi), dei memorabili Pink Floyd, “Atom Earth Mother”, del 1970. A quell’epoca le copertine esterne erano importanti quasi come la musica incisa in quei profondi solchi sul vinile. Eppure il vitello fotografato oggi da Guddo, tanto diverso dalla mucca di più di quarant’anni fa, emoziona e coinvolge ugualmente l’osservatore, incuriosito e percorso (per simpatia) nuovamente dalle famose “buone vibrazioni”.
Realizzate in numero limitato, firmate e certificate, alcune fotografie di Guddo sono state già acquistate da appassionati collezionisti, e pubblicate su diverse riviste, sia italiane che straniere.
Ovviamente anche tutti coloro che non hanno affidato i propri risparmi all’istituto di credito che gestisce il Superflash Store, potranno visitare la mostra “Arcadia” di Domenico Guddo, allestita nell’ampio locale di piazza Castelnuovo 30 a Palermo, fino al 29 marzo, tra le ore 14.00 e le ore 19.00. L’ingresso è libero.