Furono aperti per la prima volta nel 1946 le urne dei seggi elettorali alle donne, dopo che il Decreto Legislativo Luogotenenziale n. 23 del 1° febbraio 1945, sanciva l’ “Estensione alle donne del diritto di voto”: lunghe interminabili code per esercitare quel diritto che alle nuove generazioni sembra scontato, ma che fu un’altra grande conquista.
di Clara Di Palermo in collaborazione con l’Associazione ANDE Palermo
Un solidalizio ispirato alla League of Women Voters americana, un potente network di conoscenze e abilità nel quale Eleanor Roosevelt aveva svolto un ruolo significativo.
Nasceva con questi principi ispiratori in Italia, 70 anni fa, l’ANDE, l’Associazione Nazionale Donne Elettrici, fondata da Carlotta Garabelli Orlando, figlia di Vittorio Emanuele (che fu Presidente del Consiglio dal 1917 al 1919), con l’intento di infondere nelle donne consapevolezza dell’importanza del loro agire nel tessuto sociale e politico, esercitando il voto e operando la scelta critica che lo avrebbe determinato.
Il ruolo dell’ANDE è stato determinante ed è stato celebrato lo scorso 27 maggio a Villa Zito, a Palermo, con un convegno ha ricordato anche nel capoluogo siciliano il settantesimo della conquista del suffragio universale in Italia con un focus sulla storia dell’A.N.D.E.
L’incontro di Palermo faceva seguito a quello di inizio di maggio a Brescia dove si è tenuto il convegno “A.N.D.E. a 70 anni dal voto: associazionismo e diritti”.
Come ricordato a Brescia da Elvira Valleri, della Società Italiana delle Storiche, “la figura della fondatrice – Carlotta Orlando – è espressione, in qualche modo esemplare, di quel mondo dell’associazionismo femminile postbellico che intese rifiutare la logica della polarizzazione e dei blocchi contrapposti optando invece, fin dal suo esordio, a favore dell’europeismo, della “concordia nazionale” e della pace. L’obiettivo di rappresentare “una di quelle forze di pressione tanto rispettate e temute nei paesi di tradizione parlamentare” determina il perimetro ideale e teorico nel quale l’Ande intese collocarsi.”
“L’ A.N.D.E., nacque dunque nel 1946 come associazione politica apartitica – ricorda l’avv. Paola Catania, Presidente di ANDE Palermo e Consigliera nazionale dell’Associazione – impegnata a promuovere ed incoraggiare ogni iniziativa atta a facilitare la formazione e la partecipazione politica della donna, nonché il valore dell’etica pubblica e privata”.
Da allora l’ A.N.D.E. avendo particolarmente a cuore l’espressione del talento femminile nelle Istituzioni, nella vita professionale e nella società, si adopera secondo i principi fissati nel suo statuto per “promuovere ed incoraggiare ogni iniziativa atta a facilitare la formazione e la partecipazione politica della donna e a combattere l’indifferenza e l’assenteismo nell’elettorato” (art. 2), “si batte per assicurare ai cittadini italiani ordine democratico e progresso sociale nella libertà individuale” (art.3) e ” crede in un’Europa unita” (art. 4).
L’A.N.D.E. è presente in quasi tutte le principali città italiane (Milano, Torino, Genova, Palermo, Bari, Roma, Verona, Agrigento, Marsala, Catania, Firenze, Catanzaro, Ancona, ecc.) con associazioni autonome sebbene tutte aderenti al coordinamento nazionale che ha sede a Roma in Via De Notaris n.2.
Proprio a quest’indirizzo si trova l’archivio storico dell’associazione che, ci fa piacere ricordare, è stato di recente sottoposto a vincolo quale bene culturale. Dalle carte dell’Archivio Ande, emerge una costellazione di volti, pensieri, iniziative e reti di relazione che è molto interessante provare a capire e contestualizzare, uno spaccato dell’evoluzione del ruolo della donna nella società moderna.
Con l’obiettivo di preparare una classe dirigente capace di guidare il Paese nell’affermazione dei valori positivi del progresso morale e della passione civile, l’A.N.D.E. porta avanti oggi progetti per la crescita del valore della cittadinanza nelle giovani generazioni, operando verso gli studenti delle Scuole Secondarie Superiori (Ande Trieste, Palermo, Firenze, Nocera Inferiore) e con corsi di politica rivolti alle Scuole Primarie (Ande Palermo), nonchè selezionando donne portatrici della visione dell’ANDE – quella visione plurale dei problemi che inquadra la scelta di una professione come la volontà di intervenire nella vita attiva della città in cui si è inseriti, come un impegno verso la società per aprire la strada all’assunzione di sempre maggiori responsabilità anche di tipo propriamente politico – conferendo loro importanti premi (Targa Ande Palermo, Premio Coraggio Ande Brescia, Premio Donna Cultura Marche Ande Ancona).
L’Associazione, inoltre, da sempre, intrattiene rapporti di fitta interlocuzione con le Istituzioni, le Università, le associazioni e i movimenti impegnati sul territorio e aggregati intorno alle tematiche di cittadinanza attiva; organizza incontri aperti ai cittadini con i rappresentanti politici a tutti i livelli di governo su temi di attualità d’interesse nazionale, nonchè, in particolate, dibattiti con i candidati alle varie competizioni elettorali. In ultimo, vogliamo ricordare quelle bellissime immagini, in bianco e nero, di interminabili code di donne in fila ai seggi elettorali per esercitare il loro diritto di voto…molte con i figli al seguito, i neonati in braccio, perché non più disposte a cedere ad altri il loro diritto a scegliere e decidere… Come scriveva Anna Garofalo nel suo “L’Italiana in Italia”, sembrava quasi di essere ritornati alle code per l’acqua...