Impatto social è il tema del prossimo “Cogito, un aperitivo per la mente”. Oggi, alle 19,30, alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana di Palermo (corso Vittorio Emanuele 429).
34 milioni di persone in Italia (57% della popolazione italiana) e 3196 miliardi nel mondo (42% della popolazione mondiale) sono utenti attivi sui social media. 2.617 è il numero medio di volte che tocchiamo il nostro smartphone al giorno. Negli Stati Uniti l’anno scorso sono morti 6000 pedoni che, anziché guardare la strada, avevano gli occhi fissi sul cellulare. 3 incidenti su 4 sono dovuti a distrazione: scrivere un messaggio o guardare i social mentre si guida equivale a guidare bendati per 10 secondi. E sapete quanta strada si percorre in 10 secondi a 40 k/h? Ben 110 metri. “Impatto social” è il tema del prossimo “Cogito, un aperitivo per la mente”, rassegna inserita nel cartellone di Palermo Capitale della cultura 2018, ideata da Francesca ed Alberto Tasca d’Almerita, venerdì 18 maggio alle 19,30 alla Biblioteca centrale della Regione Siciliana (corso Vittorio Emanuele 429).
1 ora e 53 minuti è il tempo medio che trascorriamo al giorno sui social e si stima che alla fine della nostra vita avremo trascorso connessi quasi: 5 anni e 4 mesi della nostra vita. Non pochi vero? Soprattutto se si pensa che è lo stesso tempo che si impiegherebbe per andare sulla Luna e tornare indietro per ben 32 volte. Siamo nell’epoca della connessione ma ciò non significa che stiamo interagendo davvero, e allora come sono cambiate le relazioni umane? I social hanno creato nuove forme di linguaggio, gli emoticon, e hanno cambiato il nostro modo di esprimere le emozioni? Zuckerberg ricorda sempre che “Facebook è nato per migliorare il mondo, ma c’è chi l’ha usato per peggiorarlo”. L’avvento dei social ormai ha creato una “socialità senza corpo”: nuove relazioni umane che prescindono dall’essere fisicamente presenti nello stesso posto. ConDomitilla Ferrari, autrice di “Due gradi e mezzo di separazione” (Sperling & Kupfer) parleremo di amnesia digitale, di perdita della “memoria culturale”, di diritto all’oblio, del nuovo regolamento sulla privacy e di “social-linguistica”. Come di consueto Salvo Piparo e le sue CogitAzioniaccoglieranno il pubblico, con la direzione di Alfio Scuderi. Musiche a tema mentre proiezioni e pannelli faranno una radiografia del mondo dei social e del loro impatto. Dal libro a “faccialibro”,la biblioteca regia, già sede del parlamento siciliano: ecco perché la scelta del luogo, come di consueto “parlante”
Prossimo appuntamento il 22 giugno con Massimo Valsecchi a Palazzo Butera, evento inserito tra gli appuntamenti collaterali di Manifesta 12.
L’ingresso all’evento è libero fino ad esaurimento posti: è necessario prenotare attraverso il sitowww.cogitamente.it.
Facebook: https://www.facebook.com/cogitamente
Instagram: https://www.instagram.com/cogitounaperitivoperlamente/
You Tube: https://www.youtube.com/channel/UCP67HcUmtbLTm-YiE-6pitg
Il vero protagonista di Cogito è il pubblico che può diventare un moltiplicatore sociale. Cogito, ergo, faccio qualcosa. All’ingresso, infatti, il pubblico riceve carta e matita per dialogare in diretta con l’ospite della serata. Cogito vuole essere un osservatorio di riflessione sulla realtà e sui fenomeni sociali contemporanei. Un “defibrillatore sociale” per tutti noi, improntato sull’ottimismo, sulla valorizzazione del Bene Comune. L’obiettivo di Cogito è valorizzare tutto ciò che “vive” attorno al sistema produttivo: l’ambiente, il paesaggio, la cultura e le tradizioni della comunità. Questo “viaggio” si concretizza nella promozione di eventi e attività culturali, per raccontare ciò che è positivo, interessante e che possa far crescere il territorio. Cogito non si lamenta mai, Cogito non critica ma propone soluzioni. È un momento serio, ma non serioso.