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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Imprese digitali in Sicilia: il traino della Penisola

Impresa digitale
Secondo dati che ci sono stati forniti da Infocamere, nell’ultimo decennio, sull’Isola si è registrato un incremento di imprese digitali pari al 43 per cento, circa. Proprio in questo settore, la Sicilia ha raggiunto un ritmo superiore rispetto a quello sostenuto dalle altre regioni italiane. La chiave del successo nel racconto di un giovane imprenditore siciliano

di Patrizia Romano

La Sicilia, da sempre considerata il fanalino di coda dell’intera Penisola, in qualsiasi settore imprenditoriale, ha assunto, negli ultimi anni, una posizione di rilievo nel campo digitale. Le imprese digitali in Sicilia sono in ascesa
Secondo dati che ci sono stati forniti da Infocamere, nell’ultimo decennio, si è registrato un incremento di imprese digitali in Sicilia pari al 43 per cento, circa. Proprio in questo settore, la Sicilia ha raggiunto un ritmo superiore rispetto a quello sostenuto dalle altre regioni italiane.
Sempre secondo lo studio condotto da Infocamere, lo scorso anno, sono state censite novemila imprese digitali in Sicilia; che equivale al 6 per cento delle 145 mila censite a livello nazionale. Questi dati fanno assumere alla Sicilia, un ruolo trainante.

Le imprese digitali siciliane in ascesa

Le imprese digitali siciliane sono innovative, settorializzate, specializzate e con un’alta competenza professionale. Spaziano dall’e-commerce alla connessione, passando dalla produzione avanzata di software.
In realtà, il successo coinvolge tutto il Meridione. In pole position, la Campania. Al secondo posto, la Puglia, seguita dall’Abbruzzo e dalla Sicilia.
Sempre sul piano nazionale, la Sicilia occupa l’ottavo posto.
Su scala nazionale, si è registrata una crescita del 37 per cento. Secondo Infocamere, tale crescita è legata proprio alla forte spinta delle Regioni meridionali.

Un’esperienza in prima persona

Ma qual è la chiave di successo delle imprese digitali siciliane? A cosa è dovuta questa crescita esponenziale, che ha trasformato fattori negativi, come, addirittura, il Covid, la distanza dal resto d’Italia, in opportunità?
Piuttosto che tracciare un’analisi del fenomeno attraverso l’osservatorio privilegiato di un organo istituzionale, abbiamo preferito affidarci al racconto dei protagonisti di una Growth Agency specializzata in strategie di marketing omnicanale: DigitalMakers.
A parlarci della giovane impresa è il fondatore dell’azienda, Francesco Anzelmo.

Francesco Anzelmo

DigitalMakers

“Dal 2019 ci occupiamo di creare ecosistemi digitali su misura per i nostri clienti con l’obiettivo di accrescerne i risultati in modo agile e misurabile lungo l’intero Customer Journey. Ovvero, il percorso attraverso il quale un utente interagisce con un’azienda, dal primo contatto iniziale fino all’acquisto dei suoi prodotti o servizi.
Con uno studio a Palermo ed uno a Milano, il nostro team è composto da oltre 35 persone. Tra i principali clienti figurano noti brand a livello nazionale tra cui: Realchimica (l’azienda dei brand Chanteclair e Quasar), Averna Italia, Fondazione Edison, Doppio Malto.

Come inizia la carriera di Francesco nel settore del Marketing Digitale

Arrivo al Marketing da un percorso trasversale, iniziato con una laurea in Filosofia, non casuale e per niente funzionale, almeno all’inizio, al mondo della comunicazione. Consapevole che i miei studi siano stati fondamentali per i diversi percorsi intrapresi, ho vissuto molti anni lontano dalla Sicilia per poi tornarci e decidere di rimanerci.
La mia passione per la scrittura e il mio percorso da giornalista mi hanno portato, infatti, da Roma a Parigi a Palermo fino a diventare, di fatto, un professionista del marketing digitale. Ho iniziato proprio a Palermo a far diventare il Digital marketing il core delle mie attività; prima era un asset secondario che mettevo al servizio del mio scrivere come giornalista. La Sicilia come punto di partenza era perfetta, c’era molto spazio e sono assolutamente convinto ce ne sia tanto ancora oggi.

Quando e come nasce l’azienda  

DigitalMakers nasce nel 2019. Dopo diversi anni di sperimentazione come gruppo di freelance con competenze eterogenee nel campo del digital marketing, ho deciso di strutturare un’azienda prendendo sede a Palermo, la città da cui proviene la maggior parte del team, composto anche da siciliani di ritorno dal nord e di “adozione”. La modalità di lavoro è rimasta, tuttavia, quella “originaria”: ognuno di noi, tutti i giorni, può decidere in totale autonomia se recarsi in ufficio o lavorare da casa.

Esperienze precedenti

Prima di scegliere di costituire un’azienda ho lavorato vari anni come dipendente in diverse agenzie tra Roma e Palermo e in primis ho vissuto le ore in mezzo al traffico e l’ansia da ricerca del parcheggio: condizioni che non ti permettono di iniziare la giornata “al meglio dell’umore”. Per questo oggi la mia priorità da imprenditore è quella di pensare al benessere delle persone che contribuiscono alla crescita di DigitalMakers e la scelta di adottare la modalità remote-first risponde esclusivamente a questo obiettivo. Personalmente ritengo, infatti, che il contributo al lavoro delle persone non dipenda dalla loro collocazione fisica in ufficio. Al contrario, quello di cui ci rendiamo conto ogni giorno è che la produttività da remoto aumenta, grazie alla maggiore concentrazione di cui, in buona parte dei casi, si gode da casa.
Al tempo stesso, e potrebbe sembrare un paradosso, da inizio anno abbiamo cambiato sede trasferendoci in uno studio di oltre 800mq al 16° di un attico di Palermo con vista porto. La scelta di mantenere una sede fisica e di investire su una struttura anche esteticamente d’impatto è dovuta alla volontà di vivere l’ufficio come uno spazio confortevole in cui poter continuare ad incontrarsi, confrontarsi e coltivare i rapporti umani tra colleghi. La maggior parte dei colleghi ad oggi preferisce, infatti, adottare una modalità di lavoro ibrida. 

Le sfide affrontate tutti i giorni per lavorare in questo settore da una regione del Sud Italia

La narrazione dell’azienda del Sud che deve fare più fatica rispetto a una del Nord, purtroppo non è una leggenda. Ma negli anni, dal 2012 ad oggi, questa narrazione fortunatamente è cambiata molto. Fino al Covid, nel 2020, imprenditori e professionisti come me che decidevano di investire in una regione del Sud erano visti per lo più come “mosche bianche”, se non addirittura “giocatori d’azzardo”.

Le sfide che noi imprenditori del Sud continuiamo ad affrontare sono sicuramente quelle legate alle infrastrutture, all’accesso al credito e ai finanziamenti, alla disponibilità di risorse umane qualificate e, in generale, alle carenze a livello di reti di supporto per gli innovatori.

La pandemia, e la conseguente “normalizzazione” del lavoro da remoto, ha cambiato le regole del gioco. Adesso, che un’agenzia di Digital Marketing si trovi in Sicilia, Lombardia o Veneto sembra avere meno importanza per i clienti. Ciò che conta è dimostrare che il lavoro che fai è all’altezza delle aspettative del tuo interlocutore. Qualunque sia la sede geografica da cui lo stai portando avanti.

Il team di Digital Makers

Digital trasformation

Ad ogni modo, per lo sviluppo dell’economia della nostra regione ritengo che occorra continuare ad investire in trasporti, telecomunicazioni. Aumentare gli incentivi dedicati alle imprese innovative e alle start up che operano nel mercato della digital trasformation. Potenziare il sistema educativo e formativo nelle discipline Stem per diminuire il gap in termini di competenze tra domanda e offerta di lavoro. Infine, promuovere lo sviluppo di reti di collaborazione e mentorship tra imprenditori, professionisti e istituzioni nel Sud Italia.
In Digital Makers stiamo lavorando da qualche mese per diventare un punto di riferimento in Sicilia per start up, imprenditori, incubatori e professionisti del settore digitale grazie a eventi di networking e formazione che organizzeremo nella nostra nuova sede.

Tutto ciò che i clienti del Nord Italia apprezza nel collaborare con una digital agency del Sud 

Inizialmente pensavo che la motivazione principale fosse legata al costo dei servizi. Il costo più basso della vita, e di conseguenza del lavoro al Sud, permette di uscire con delle offerte economiche più competitive.
Negli anni, mi sono però ricreduto anche su questo aspetto. I nostri clienti apprezzano soprattutto la qualità della relazione che si crea con le persone del team, oltre, chiaramente, alla capacità di generare risultati. E questo aspetto ha a che fare con i valori e le visioni che sposiamo nella nostra cultura organizzativa, più che con la nostra collocazione geografica.

Particolare prevalenza femminile di DigitalMakers?

Il 56% del nostro organico è composto da donne. Dato di cui andiamo particolarmente orgogliosi. Considerato che la Sicilia è fanalino di coda in Italia per l’occupazione femminile (tra le donne occupabili, cioè nella fascia 15-64 anni, soltanto una donna su tre lavora, un dato molto lontano dal 51 per cento della media nazionale.
Ogni azienda, attraverso un impegno attivo, potrebbe fare la differenza per colmare il gender gap occupazionale e retributivo della nostra regione. Ciò a partire proprio dall’eliminazione delle discriminazioni di genere in fase di assunzione e di accesso alle opportunità di carriera e formazione. E questo sicuramente è tra i motivi che spiegano la forte presenza femminile all’interno del nostro team. Nel processo di selezione, oltre che il mio intuito, infatti, seguo come unico principio quello della meritocrazia. Nella nostra azienda non esiste alcuna forma di discriminazione in fase di assunzione e tanto meno basate sul genere. Nel processo di selezione, guardiamo unicamente alle competenze (hard e soft) e alle esperienze pregresse.

Le donne hanno una marcia in più

Le donne, fino a ora, hanno dimostrato di avere una marcia in più. E questa è la ragione per cui le “quote rosa” in azienda superano quelle maschili. Inoltre, le remunerazioni sono equiparate tra i diversi sessi. Anzi, le RAL più alte sono di pertinenza delle donne, che ricoprono il 66 per cento dei ruoli apicali.
La policy di lavoro incentrata sul collegamento da remoto è sicuramente un altro aspetto che va a favore della valorizzazione del talento femminile. In questo modo si consentirà una maggiore autonomia e flessibilità nell’organizzazione della giornata di lavoro.
Tutti i dipendenti, infatti, possono lavorare da casa o da qualsiasi luogo e prenotare – se e quando desiderano – una postazione in ufficio. Questa scelta ha permesso, inoltre, di attingere da un bacino di talenti esteso in tutta Italia, senza quindi alcun tipo di limitazione geografica.
Abbiamo anche iniziative dedicate alle donne come la fornitura gratuita di assorbenti in ufficio, grazie alla collaborazione con la startup This Unique. Infine, la maternità e paternità viene supportata e accolta positivamente. Proprio ai genitori è infatti offerta la possibilità della settimana lavorativa corta, cioè da lunedì a giovedì.

Obiettivi principali di business per i prossimi anni di DigitalMakers e progetti di espansione

L’obiettivo principale dei prossimi anni è quello di potenziare la nostra proposizione al mercato come partner di crescita digitale che accompagna i suoi clienti. Questi ultimi verranno accompagnati in un ecosistema di comunicazione integrata e rafforzare la nostra presenza sul mercato nazionale. Nel 2023 siamo cresciuti di oltre il 70% rispetto all’anno precedente. E abbiamo raggiunto un fatturato di 1,3 milioni di euro e nel 2024 puntiamo ad un ulteriore +30%. 
Abbiamo, poi, in programma il rafforzamento del nostro stack tecnologico, attraverso il lancio di Dashboard. Un vero e proprio “cruscotto di controllo” riservato ai nostri clienti che consente di tenere traccia di ogni avanzamento del progetto e monitorare costantemente investimenti e risultati grazie all’integrazione con le principali piattaforme di Data Analytics. Oltre a Dashboard, continueremo a lavorare su Funnelly, piattaforma di Intelligence Marketing per la pianificazione e ottimizzazione delle campagne di digital advertising. Piattaforma, che sfrutta le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa

Un network con altre imprese

Stiamo inoltre provando a creare un network con altre imprese per portare valore nella nostra terra. Tutto ciò avverrebbe attraverso la costruzione di un ecosistema di aziende siciliane fortemente verticali nel settore digitale.

Nel corso del 2024 abbiamo, infatti, lanciato una nuova business unit – Makers Proudaction – specializzata nella creazione di contenuti per i new media. Siamo anche entrati con una quota di partecipazione in due tech-company made in Sicily. La prima è Renmote, il cui core business è lo sviluppo software e di soluzioni di intelligenza artificiale. La seconda, Keplera, start up che sviluppa soluzioni tecnologiche all’avanguardia per semplificare i processi legali.

Infine, con altre due eccellenze siciliane nel settore della comunicazione digitale (JustMaria e Advisor Digitali) abbiamo costituito un gruppo consortile per poter offrire a brand multinazionali soluzioni di marketing integrate in ottica omnicanale.

Ci auguriamo che tutto questo possa creare occupazione, crescita e opportunità sul nostro territorio. E che ciò avvenga, grazie anche all’attrazione di talenti che si sono trasferiti altrove e di investimenti da parte di aziende nazionali e internazionali. Aziende, nei confronti delle quali la nostra offerta, anche in termini economici, riesce a essere più competitiva rispetto a quella di un’agenzia media del nord Italia.

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