Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

In gita alla Riserva naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto

Una gita fuori porta per godere di una bellissima e, purtroppo, poco conosciuta riserva naturale a pochi chilometri da Palermo. Non potete perdervela (foto credits Ente gestore della riserva)

di Redazione

Oggi vi portiamo a conoscere la Riserva naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, poco conosciuta ai più, malgrado la sua bellezza e la possibilità di fruire di un bel percorso per scoprire queste suggestive cavità naturali.
Dopo un lungo periodo di segregazione domestica, all’ombra del condizionatore, con un’estate precoce ed eccessivamente calda, le  gite fuori porta devono avere delle caratteristiche imprescindibili. Aria pura, contatto con la natura, sentieri profumati e panorami mozzafiato.
È per questo che abbiamo deciso di proporvi un itinerario tutto proiettato verso la natura, dove, finalmente, potrete sentirvi liberi, come l’aria che respirerete.

Come anticipato, quindi, parliamo della Riserva naturale di Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto. Quale occasione migliore per visitare le riserve naturali, se non la classica gita fuori porta? La splendida riserva si trova a pochi chilometri da Palermo.

Morfologia

La Riserva Naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, si caratterizzano per la propria morfologia ed estensione da habitat diversi tra loro. Una morfologia caratterizzata da grotte, rupi, valli, torrenti, pascoli e boschi.

La riserva è stata istituita per tutelare la tipica vegetazione del luogo. Ma anche la fauna variegata e le grotte di notevole interesse speleologico e paleontologico.

In particolare, il massiccio montuoso, sul quale è adagiata la riserva, è costituito da rocce calcaree formatesi, durante il mesozoico, per un processo di sedimentazione di gusci e scheletri di animali nei fondali marini, nonché da pareti formatesi per l’accumulo di gusci di microorganismi.

L’elevata importanza paleontologica del sito è dovuta al ritrovamento dei resti dell’elefante nano, nonché di moltissimo materiale che testimonia la presenza dell’uomo in epoche remote.

Il paesaggio

Il paesaggio è un mosaico di bellezze naturali e incontaminate.
Da una parte, abbiamo il paesaggio rupestre. Dall’altro lato, invece, ci si apre sotto lo sguardo il territorio delle valli, costituito da boschi, da prati e da torrenti. Per la variabilità del substrato roccioso, si possono trovare sia boschi di leccio sia querce da sughero sia caducifoglie.

Dalle cime, si può ammirare la boscaglia mista di agrifoglio e leccio.
Molto ricca è la fauna, che varia da specie di invertebrati ai vertebrati. Troviamo, quindi, mammiferi, rettili, uccelli e anfibi.
All’interno della Riserva, attraverso un fitto reticolo di sentieri, possiamo apprezzare gli aspetti naturalistici, paesaggistici, storico-culturali e geologici che costellano l’intera area.

Come ci si arriva

Uno splendore naturale, che darà refrigerio al corpo devastato dal caldo e alla mente. Vediamo come arrivarci.
Percorrendo l’autostrada Palermo Messina, uscendo allo svincolo di Altavilla Milicia, ci si può inoltrare lungo il percorso principale del centro abitato.
Superati gli ultimi complessi residenziali, all’uscita  paese, si profilano sulla  sinistra di marcia i primi rilievi delle comprensorio montuoso, posto a ridosso della fascia costiera settentrionale.
Lo possiamo proprio dire: la Riserva naturale Pizzo Cane, Pizzo Trigna e Grotta Mazzamuto, tra grotte, eremi solitari e boschi, è una delle riserve più belle del palermitano.

Una bella passeggiata a piedi

Il nostro sano consiglio è di proseguire il nostro itinerario a piedi, trattandosi di una riserva naturale.
Si imbocca una stradina che costeggia il torrente San Michele che, in alcuni punti, si incunea tra formazioni calcare dai colori molto intensi.

Pizzo Finocchiaro

Continuando il percorso a piedi, ad un certo punto, sulla destra, si imboccherà una traversina che conduce al demanio forestale, sottostante Pizzo Finocchiaro e Pizzo Cane.
Qui, si intercetta un abbeveratorio. A pochi metri, raggiunto un cancello che delimita il demanio, si proseguirà su una pista in salita e successivamente su un sentiero che porta sulla vetta di Pizzo Finocchiaro.
Da qui, è possibile ammirare un panorama mozzafiato sulle valli dell’entroterra.

Una delle riserve più estese

La riserva è una delle più estese della provincia di Palermo e ricade in un area che comprende i comuni di Altavilla tra  Ventimiglia di Sicilia e Baucina.
Si presenta con un territorio molto diversificato e interessante dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
La dorsale circonda la valle del torrente San Michele e del Vallone del Corvo con una serie di Monti fra i quali svetta Pizzo Trigna.

Grotta Mazzamuto

Di notevole interesse, la Grotta Mazzamuto, che si trova lungo la strada che collega Altavilla con la contrada Sant’Onofrio. Da qui, in pochi minuti, è facile raggiungere il paese. Troviamo un’altra grotta importante è la grotta del Leone che si trova sul versante opposto raggiungibile da una strada di penetrazione agricola che da Baucina conduce alla contrada di Casteldaccia.
Lasciata l’auto, in poco tempo si raggiunge la grotta facilmente individuabile dal basso della strada all’interno della quale furono rinvenuti resti del leone Spelio.

Altri possibili accessi si trovano sul versante di Ventimiglia di Sicilia, sul versante di Trabia e sul versante di Baucina
Le potenzialità turistiche del comprensorio sono davvero notevoli. Concediamoci di fruire di queste meraviglie della natura, magari organizzando una passeggiata con amici.

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