Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – Testata di approfondimento fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalist* indipendenti

In piazzetta Bagnasco con Antonella Di Bartolo

di Redazione

Una scuola che guarda dritto negli occhi i ragazzi e se ne prende cura. È la scuola che pratica giornalmente Antonella Di Bartolo, dirigente scolastica dell’Istituto Sperone-Pertini di Palermo, che alle 18 di venerdì 12 luglio sarà in piazzetta Bagnasco per presentare il suo libro “Domani c’è scuola”. Dialogherà con l’autrice, Camillo Scaduto.

Ultimo appuntamento del ciclo di incontri promosso da “I Love Sicilia”, l’evento fa parte del cartellone di iniziative dell’associazione “Piazzetta Bagnasco” che sta animando uno dei luoghi di socialità della città proponendo occasioni si incontro tra i tanti attori del territorio, in sinergia con il mondo dell’imprenditoria, accademico, dell’arte e del terzo settore. Un programma realizzato in collaborazione con la libreria Modus Vivendi e I Love Sicilia e con Cappadonia Gelati e Liberto Motisi fiori come sponsor.

Una scuola che cura attraverso l'attenzione e lo sguardo che non lascia lo spazio all'indifferenza.  Lo mette quotidianamente in pratica, Antonella Di Bartolo, che il 12 luglio sarà in piazzetta Bagnasco per presentare il suo libero "Domani c'è scuola"

IL LIBRO

Quando mi sono ritrovata a scegliere la sede per il primo incarico da preside, tra tutte le scuole disponibili ho fatto una scelta di territorio, di quartiere, di impegno, d’amore. L’Isti​­tuto Comprensivo Statale Sperone-Pertini si trovava lì, nei pressi dei luoghi di don Pino Puglisi. E io non sarei potuta andare altrove.

Quando vince il concorso da preside, dopo diversi anni di insegnamento della lingua inglese, Antonella Di Bartolo scopre la sua vocazione profonda: fare della scuola, della sua scuola, il motore del cambiamento civile e culturale degli studenti e di un quartiere intero. Forte di questa profonda motivazione, la preside sceglie di partire da una scuola in disarmo: l’Istituto Sperone-Pertini, nei quartieri Sperone e Brancaccio, Palermo, zona tristemente nota per l’omicidio di padre Puglisi e per una storica compromissione mafiosa.

Nell’ufficio scolastico regionale un funzionario all’atto della firma del contratto le porge le sue ironiche e testuali “condoglianze”, ma Di Bartolo non si scoraggia, anzi: è proprio in quel luogo che sente di dover andare. Comincia dai genitori, ingaggiando un’azione di convincimento porta a porta, in cartoleria, dal panettiere, bussando ai portoni delle case popolari, trovandoli a volte avversi allo Stato, ma ancor più spesso semplicemente ignari dei diritti dei loro figli. E lentamente, la scuola, su cui pendeva la minaccia della chiusura, si ripopola di studenti. La riempie poi di stimoli, di insegnanti motivati e di attività educative, facendo sì che per questi bambini e bambine, ragazzi e ragazze, si aprano orizzonti interessanti e, talvolta, in netto contrasto con il vissuto familiare.

Il risultato è che, oggi, l’Istituto Sperone-Pertini è un luogo di apprendimento in cui docenti, genitori, allieve e allievi intessono insieme ogni giorno una splendida trama di civismo positivo.

L’AUTRICE

Antonella Di Bartolo è insegnante di inglese e preside dell’Istituto Sperone-Pertini di Palermo. È stata insignita nel 2019 del premio “Tullio De Mauro” come dirigente scolastico innovatore.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.