“VEDO SENTO PARLO e RICORDO” è il titolo della giornata promossa dalla Diocesi di Piazza Armerina, dal Comune di Barrafranca e da Libera Sicilia in occasione dell’11° anniversario dell’assassinio di Francesco Ferreri, un ragazzo di 13 anni che, a dicembre del 2005, a Barrafranca, paese dell’entroterra siciliano, venne barbaramente ucciso con tredici colpi di chiave inglese alla testa. Il suo corpo è stato ritrovato in fondo ad un dirupo.
«La verità sul movente rimane ancora sconosciuta – spiega Vittorio Avveduto, della segreteria regionale di Libera Sicilia – come anche l’identità di chi ha commesso un gesto atroce. Tutto questo in un clima di diffusa indifferenza e omertà, atteggiamenti capaci di uccidere la piccola vittima una seconda volta. Dopo alcuni anni finalmente, grazie all’ iniziativa del vescovo di Piazza Armerina, don Rosario Gisana, in sinergia con associazioni, comunità ecclesiali e cittadini, ci stiamo ritrovando uniti in un percorso che punta a destare nelle coscienze un deciso e coraggioso rifiuto della subdola mentalità mafiosa, vero cancro del contesto socio-culturale di questo territorio».
Già numerosi sono stati i momenti che da giorni stanno unendo la comunità attorno a un evento mai dimenticato. Molte scuole, per esempio, hanno promosso incontri a tema, anche con la presenza di parenti di vittime di mafia come Chiara Frazzetto ed Emilio Tallarita, che hanno portato la loro testimonianza.
Il clou, però, sarà sabato 17, giornata che si aprirà alle 10.30 nella Chiesa Madre per la celebrazione della Santa messa presieduta dal vescovo monsignor Rosario Gisana, seguita da un recital di poesie a cura degli studenti delle scuole del territorio. Alle 15.30 ci si sposterà nella Chiesa di San Francesco per incontrare don Luigi Ciotti, presidente di “Libera”, che alle 17.30 sarà insieme a tutti sul sagrato della stessa chiesa, in piazza Regina Margherita, per partecipare alla fiaccolata il cui arrivo è previsto in “Piazza dell’Angelo”, nei pressi della casa di Francesco Ferreri.
Nel corso della serata si potrà anche assistere alla performance di Gaetano Libertino e visitare l’istallazione ideata da Massimo Estero. A conclusione della fiaccolata, si canterà tutti insieme la novena. Cosa che avverrà sino al 24 dicembre, tutti i giorni, a partire dalle 19.30.
Un altro dei tanti momenti che consentiranno ai genitori del piccolo Francesco di capire che nessuno ha mai cancellato dalla propria memoria quanto accaduto 11 anni fa. Memoria che, tenuta desta in questa maniera, può diventare impegno quotidiano contro ogni tipo di mafia e di mafiosità.