La Cgil Palermo, giovedì 14 ottobre, alle ore 9, ricorderà il dirigente sindacale Giovanni Orcel in corso Vittorio Emanuele, accanto alla targa che ricorda la sua uccisione per mano della mafia, 101 anni fa. Orcel, segretario dei metallurgici della Fiom Cgil, “costruttore di unità tra il movimento operaio e contadino”, fu ucciso il 14 ottobre del 1920. Aveva 33 anni.
I partecipanti
All’iniziativa parteciperanno l’amministrazione comunale con il vicesindaco di Palermo Fabio Giambrone, tutte le categorie del sindacato, le associazioni Centro Impastato, Anpi Palermo, Centro Pio La Torre, Arci Palermo e Libera Palermo. A Giovanni Orcel è intitolata la Camera del Lavoro metropolitana di Palermo, che il primo settembre ha compiuto 120 anni.
Ancora oggi fonte di ispirazione
“Giovanni Orcel è per noi ancora oggi fonte di ispirazione. Perché seppure in maniera diversa e in un contesto assolutamente differente c’è ancora bisogno di unire il mondo del lavoro. Soprattutto perché negli ultimi anni scelte politiche ed economiche hanno prodotto insicurezza e precariato – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo -. Oggi dobbiamo tenere unito il mondo del lavoro, i lavoratori tutti. Chi ha un lavoro precario, discontinuo e sfruttato e chi ha un lavoro stabile ma i cui diritti in questi anni sono stati messi in discussione. Unire i lavoratori, stare dalla parte dei lavoratori. Questa è l’eredità che Orcel ci lascia con il suo esempio e per noi è motivo di incoraggiamento”.
Costruire l’unità nel mondo del lavoro
“Giovanni Orcel, insieme a Nicoló Alongi, voleva costruire l’unità del mondo del lavoro. Di quel “mondo” che un secolo fa era composto essenzialmente da operai e contadini. Da lavoratori delle città e lavoratori delle campagne – aggiunge Dino Paternostro, responsabile del dipartimento Legalità e Memoria storica della Cgil Palermo. L’unità era necessaria per conquistare diritti e per contrastare agrari, mafiosi e industriali che quei diritti li negavano.
L’assassinio di Giovanni Orcel
Fu assassinato, come mesi prima era stato assassinato Alongi. Ma la loro azione resta ancora oggi di estrema attualità. Il mondo del lavoro può avanzare e conquistare diritti solo se costruisce la sua unità. Unità da contrapporre a certo padronato agrario e industriale. Ma anche alle mafie e ai pericolosi rigurgiti di neofascismo, culminati sabato scorso nell’assalto alla sede nazionale della Cgil”.
La piazzetta intitolata dalla Fiom
La Fiom nel 2014 ha fatto intitolare dall’amministrazione comunale a Orcel la piazzetta davanti allo stabilimento Fincantieri. E’ stata ribattezzata “largo Orcel” e c’è una targa che ricorda il nome e l’impegno del sindacalista. “Orcel, per il lavoro che ha svolto a tutela dei lavoratori del Cantiere Navale è e resta esempio e punto di riferimento per tutti.
Ancora oggi lo stesso valore
Le sue idee e le sue rivendicazioni continuano per noi ad avere lo stesso valore di ieri – dichiara Francesco Foti, della Fiom Cgil Palermo –. Giovanni Orcel fu protagonista dell’occupazione del cantiere navale contro le gabbie salariali e il caro vita. Anche noi, a distanza di 100 anni, abbiamo portato avanti una stagione di occupazioni e lotte per ottenere nuove commesse per il rilancio dello stabilimento. E la settimana scorsa, finalmente tutto questo si è tradotto con l’attribuzione di una importante commessa per la costruzione di una intera nave. Una nave, che rilancia la mission produttiva e lo sviluppo completo dello stabilimento di Palermo”.
Addetto Stampa
Antonella Romano