Un’evasione teatrale che parte da dentro per andare oltre se stessi. In scena i detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo.
Nell’Istituto Penitenziario Pagliarelli va in scena “EnigmA23”, il nuovo spettacolo di Daniela Mangiacavallo. I detenuti del carcere Pagliarelli di Palermo che per un intero anno di formazione teatrale saranno, sabato 10 giugno nel teatro Pagliarelli, attori protagonisti di storie e azioni che diventano scena su un palco allestito come luogo del sogno, in cui tante anime aspettano, confuse vagano senza una meta, cercano di trovare un diverso cammino.
“I piedi sono piedi mica testa o mani per esempio. I piedi non ne raccontano di storie. Tu ci guardi i piedi a uno e capisci. I piedi soffrono di verità. Aprendo un giornale “Rompicapi per un mese”, con le vignette, i paradossi, “Forse non tutti sanno che”, i cruciverba, gli anagrammi, “Scopri il personaggio sconosciuto”, i quiz di ogni tipo, i giochi a premi gli indovinelli coi più sciocchi trabocchetti, “I casi dell’ispettore tizio” e le altre sciarade di tutte le qualità e misure trovate a un certo punto il rebus….
Così inizia lo spettacolo, con un invito a pensare a riflettere su quale strano enigma sia l’uomo! Occorre risolvere un rebus, lavorare d’ingegno, scomporre ogni singolo quadretto del rebus per trovarci un senso compiuto, una ragione a quell’enigma che si chiama vita.
“Il progetto Evasioni – spiega la regista Daniela Mangiacavallo – è stato molto intenso ed emozionante. Giorno dopo giorno il nostro tentativo è stato quello di permettere ai ragazzi di poter evadere attraverso il gioco teatrale, di andare oltre se stessi, di superare se stessi. Sfidando le proprie capacità, il proprio “saper fare” e di poter sciogliere quei limiti mentali e sociali che noi stessi, a volte, alziamo come muri. Molti di loro all’inizio di questo percorso teatrale, davanti a un testo da studiare o a un personaggio da interpretare rispondevano “non ci riuscirò mai” o “non sarò in grado di farlo”. Adesso, dopo un lavoro teatrale così elaborato, sono pronti e carichi di energia per affrontare il pubblico. Il teatro in carcere è una possibilità, una grande opportunità per vedere il mondo con altri occhi. EnigmA23 è il frutto di un lavoro sull’onirico, sul cammino dell’uomo rispetto alle proprie scelte e ai propri sogni”.
Nel luogo del sogno tanti personaggi si alternano. Due cuochi si apprestano a preparare una vita più buona e più bella, due vecchietti in un traffico assordante non riescono mai ad attraversare la strada e tra una scena e l’altra la nostra coscienza genuina si incontra e si scontra con la cattiveria e la prepotenza dei molti. Allo spettacolo seguirà una video installazione fotografica di Francesca Lucisano. A breve anche un video documentario realizzato dal regista Paolo Brancati racconterà lo straordinario lavoro dall’inizio ad oggi.
Il progetto Evasioni Teatro Legalità e Cultura è realizzato grazie ai finanziamenti della Regione Sicilia, Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, nell’ambito del Programma A.P.Q. “Giovani Protagonisti di sé e del Territorio (CreAzioni Giovani), linea di intervento n.3 Giovani e Legalità”. E grazie al sostegno della Casa Circondariale Pagliarelli di Palermo.