Sedersi davanti al Pc e interagire con uno sconosciuto in un mix di emozioni, intrigo, curiosità, preoccupazione, interesse e, spesso, anche eccitazione.
Il mondo delle chat coagula attorno a sé sempre più interesse. Ma è la tendenza del nuovo millennio o il sintomo di un vecchio male sociale che ghermisce sempre più persone?
Un fenomeno in crescita
Intanto, possiamo notare l’incremento del fenomeno, attraverso il proliferare di siti di questo genere, alcuni, addirittura, di nazionalità multipla. Incontriamoci su chat è una vera e propria mania. L’iscrizione è sempre gratuita, ma molti di essi richiedono poi la sottoscrizione di un canone mensile per poter offrire tutti i servizi. Non a caso, il fenomeno delle chat rappresenta un vero e proprio business, il cui fatturato supera i 46 milioni di Euro. Il boom di questi siti attualmente conta, circa, 3 milioni di italiani che effettuano l’accesso, più altri 2 milioni in siti di incontri per adulti.
Identikit del chatter
Un’analisi quantitativa del fenomeno, ci rimanda spontaneamente a un’analisi qualitativa. Chi è il chatter? Cosa vuole dalla chat? Cosa si aspetta che questa gli dia?
Tracciare l’identikit del chatter non è semplice. Possiamo, comunque, distinguerlo in due categorie: persone in cerca di avventure facili, stimolanti ed eccitanti e le persone che, invece, trovano nella società reale molte difficoltà a legare con il prossimo e si convertono alla società virtuale.
In tutti i casi, la chat diventa mezzo per superare gli innumerevoli ostacoli che la vita e la società odierne ci impongono, come la mancanza di tempo e di opportunità per conoscere persone. Infatti, in una sera di chat è possibile conoscere decine di persone contemporaneamente, anche se ciò richiede una grande capacità dialettica e tanta pazienza.
Spesso, dietro questa tendenza a relazionarsi in rete, nasconde un’infinita solitudine e il bisogno di sentirsi importanti per qualcuno.
Chi ricorre a chat necessita di parlare, di raccontarsi, di sfogarsi, ma anche di ascoltare. Uno scambio che diventa facile proprio perché non ci si vede in viso.
Le emozioni passano dalla rete
Ecco, allora, che la rete rappresenta un modo per veicolare emozioni e sentimenti. In fondo, passare un’ora in chat è come incontrasi con gli amici. Si parla del più e del meno, ci si confronta, ci si scambia opinioni, e, soprattutto, si conoscono persone nuove con le quali condividere gli stessi interessi. Nella chat, infatti, si trovano diverse aree tematiche, per cui ognuno entra nella ‘stanza’ dove ha maggiori probabilità di incontrare persone simili.
Incontriamoci su chat, quindi, diventa uno spazio libero, attivo, dove puoi entrare quando vuoi, parlare e ascoltare chi vuoi. Ci si sceglie un nick name, che, in alcuni casi, può essere rivelatore della psicologia del personaggio, in altri, fuorviante. Si compila una sorta di scheda dove ognuno rivela alcuni dei suoi dati anagrafici (età, sesso, città di residenza eccetera), che però, non sempre sono veri. Insomma, fra realtà e finzione, ci si conosce, si fa amicizia e magari ci si innamora. In chat, la prima cosa che conta non è l’aspetto fisico di una persona, ma la sua interiorità.
Certo, proprio perché tutti possono barare, si rischia anche di conoscere persone sbagliate. Proprio per evitare la delusione del primo incontro, dalla chat si passa in genere al telefono, poi c’è lo scambio di fotografie o di video-filmati e quando ci si incontra davvero non ci si sente delle persone estranee.
Quando diventa una dipendenza
In molti casi, però, la curiosità, le emozioni, le sensazioni diventano una specie di droga che ti allontana dalla vita reale. Ma perché questa attività spesso crea dipendenza? Il rapporto che si instaura in una chat, permette di liberare la fantasia, e gratificare i propri desideri. Si provano emozioni molto forti, ci si sente capiti, si condivide.
Il rischio maggiore è che le parole che leggiamo sul monitor sono, spesso, le parole che vogliamo leggere. Quindi, può diventare un vero e proprio tranello psicologico, rappresentando un grave pericolo, soprattutto, per le persone più deboli. Dall’altro canto, però, internet ti consente di schermare certe inibizioni e timidezze che emergono nei rapporti face to face.
Illusione o delusione…
Insomma, con chat può iniziare il periodo più importante, ma anche più deludente della nostra vita sociale.
Allora….
Incontriamoci su chat, piuttosto che al bar o lungo la passeggiata?
Tutto dipende dalle aspettative del chatter. non bisogna mai perdere il contatto con la realtà e non bisogna commettere l’errore di crederci in assoluto. Bisogna fare sempre molta attenzione e chattare con prudenza. Poi, se chattare, con tutti i suoi risvolti positivi e negativi, sia un bene o un male, nessuno lo può dire