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Integra Corner: come lavorano gli sportelli del progetto europeo Shubh

Nati all'interno del progetto europeo Shubh, gli sportelli Integra Corner, nati a luglio a Palermo, prevedono la presa in carico dei rifugiati titolari di protezione internazionale

di Redazione

Integra Corner sono gli sportelli nati, lo scorso luglio, per i rifugiati. Entrambi fanno parte del progetto europeo Shubh. Ed entrambi prevedono la presa in carico dei rifugiati titolari di protezione internazionale. Il primo sportello è stato aperto presso il circolo Arci Ikenga. Il secondo, presso il Patronato Inca Cgil.
Entrambi a Palermo.
E’ sempre il capoluogo siciliano, infatti, a proporsi come città simbolo dell’integrazione e dell’accoglienza.

La rete

I due sportelli di Cgil e Arci gestiti assieme agli altri partner della “rete” che sono  Inca Cgil, Sunia, Auser, svolgono funzioni di orientamento, accompagnamento e supporto. Attività svolte in favore di persone titolari di permesso di soggiorno per la protezione internazionale, che da poco hanno terminato il loro percorso di accoglienza istituzionale. Responsabili dei due punti di servizio  aperti a Palermo sono Alessandra Cannizzo, per lo sportello Ikenga del’Arci, e Emanuela Bortone, per lo sportello del Patronato Inca Cgil.    

Come viene svolta la tutela dei migranti

Già da tempo, presso lo sportello della Cgil viene svolta un’intensa attività
per la tutela dei migranti. Pertanto, il progetto, si affianca all’attività remota dello stesso sportello.
Oltre all’attività svolta sino ad ora, il progetto prevede un intervento di sistema. Un intervento che prevede percorsi individuali  di formazione, accompagnamento e supporto. Tutte operazioni finalizzate a consentire a questi soggetti, usciti dal sistema di assistenza, di potersi integrare nel modo migliore sul nostro territorio.

Rispondere alle esigenze primarie


Lo scopo è venire incontro alle esigenze primarie. Prime tra tutte, la ricerca della casa e di un lavoro. Poi, l’acquisizione di competenze linguistiche. Nonché, l’orientamento, sulla base delle competenze di ciascuno.
I partner di questo progetto, insieme da sempre in tante battaglie politiche, rafforzano le capacità di tutela e di azione per rispondere in modo concreto ai soggetti che chiedono di emanciparsi sul piano sociale ed economico per  raggiungere il traguardo di una vera convivenza civile e multiculturale in città. Solleciteremo le istituzioni ad attivarsi per risolvere i tanti problemi che ancora oggi esistono e che frenano i processi integrativi. E come Cgil proponiamo di allargare la rete anche alle associazioni datoriali”.

Intesa sottoscritta

Le parti impegnate nel progetto europeo Shubh hanno sottoscritto un’intesa e si impegnano a realizzare iniziative comuni. Aderire al progetto europeo Shubh consente di aumentare le tutele per assistere questi cittadini nelle pratiche previdenziali e del sostegno al reddito, per l’assistenza giuridica e antidiscriminatoria attraverso legali,  e per l’integrazione, dal punto di vista culturale,  del lavoro e della casa. Lo sportello del Patronato di via Meli sarà a loro disposizione con queste e altre  pratiche, seguite da personale qualificato.

Nuovo metodo di lavoro

Il progetto europeo Shubh introduce un metodo di lavoro nuovo, che viene certificato e concertato insieme. Inoltre, adotta una strategia d’intervento utile non solo per i rifugiati ma per tutti i migranti. Strategie che puntano ad attività socio culturali. A queste fanno seguito momenti di socializzazione con la popolazione. Prevedono, inoltre l’accompagnamento ai servizi socio-sanitari e l’inserimento scolastico dei minori.
Fondamentale sono anche le azioni  per la ricerca della casa, che diventa quasi impossibile a Palermo se a cercare una stanza è un ragazzo con un cognome straniero. Solo favorendo la maggiore consapevolezza da parte degli immigrati dei propri diritti e dei propri doveri, si favorisce l’integrazione sociale.

Superare le lunghe attese per l’iscrizione anagrafica


Il progetto europeo Shubh punta a superare scogli al Comune, sempre molto attento alle tematiche dell’accoglienza, come le lunghe attese per l’iscrizione anagrafica. Si procederà ad azioni concrete per  facilitare la vita dei migranti, in modo da fare sentire davvero chi arriva a Palermo cittadino palermitano come gli altri.  

La politica abitativa

Un aspetto importante è rappresentato dalla politica abitativa. Il progetto
europeo Shubh prevede interventi per fronteggiare l’emergenza abitativa attraverso un dialogo con il Comune e l’Iacp. Nonché, una serie di collaborazioni con le agenzie immobiliari, per agevolare l’incontro tra la domanda e l’offerta abitativa e garantire un accesso alla casa in condizioni di parità con i cittadini italiani. Ci sono i presupposti affinché si possano creare risultati permanenti nel tempo, al di là della durata del progetto Shubh”.

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