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Interruzione dal 1° ottobre dei servizi d’integrazione scolastica per alunni disabili

Interruzione dal 1° ottobre dei servizi d'integrazione scolastica per alunni disabili”. Flc Cgil: “Lesione al diritto allo studio intollerabile. Si convochi subito commissione all’Ars”

di Redazione

Dal 1° ottobre non saranno più garantiti agli alunni disabili che frequentano gli istituti secondari di II grado di Palermo e provincia i servizi d’integrazione scolastica, trasporto e assistenza all’autonomia e alla comunicazione.

A comunicarlo è la Città metropolitana che, nonostante abbia provveduto a sollecitare il 13 settembre scorso la Regione siciliana, non ha avuto ancora risposta. E a causa dell’indisponibilità finanziaria dell’ente, e in attesa di ulteriori fondi per l’anno scolastico 20224-2025 dalla Regione, non è in grado di anticipare le somme necessarie per il mantenimento del servizio.

Fabio Cirino, Cgil

Ancora una volta penalizzati i più deboli

Sul nuovo disguido che penalizza fortemente ancora una volta gli alunni disabili interviene la Flc Cgil Palermo.  “E’ intollerabile che difetti di comunicazione tra le varie istituzioni possano causare interruzioni di servizio e lesioni del diritto allo studio – attacca Fabio Cirino, segretario generale Flc Cgil Palermo – Ieri in V commissione all’Ars, abbiamo appreso che i 5 milioni per l’assistenza igienico sanitaria agli studenti portatori di disabilità erano disponibili ma non ancora erogati per la mancanza di un dato certo sul numero di alunni disabili. Non vogliamo pensare che anche in questo caso, come per l’assistenza igienico sanitaria, i fondi siano disponibili ma non utilizzati per intoppi burocratici o per rimpalli di competenze”.

Garantire gli alunni disabili

La Flc Cgil chiede di seguire lo stesso iter di ieri, con la convocazione urgente all’Ars della commissione.  “Si convochi immediatamente la V commissione  per far parlare direttamente gli attori principali di questa incresciosa vicenda – aggiunge Cirino – E si faccia in fretta, perché gli alunni non possono essere privati di un diritto essenziale come quello all’istruzione”.

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