A pochi giorni da “È già tempesta”, Fabio Guglielmino rilascia un altro singolo, dal titolo “Io mi chiamo Achille” ( https://youtu.be/cijSUIBPggo ): ancora una volta il cantautore sceglie una figura molto “pop”, dalla bellezza pura – essendo figlio di una dea marina – e dalla grande sensibilità.
Achille suona la cetra e canta, non è forte ma è veloce, ha deciso il suo destino e si abbandona all’Eros. Nell’Iliade deve vendicare il compagno Patroclo che si sacrifica al posto suo dopo essere quasi impazzito. Achille quindi è anche ira, è passione all’estremo, un divo Arcaico.
Un brano molto pop
Un personaggio che si racconta, che si sfoga e che pretende di essere ascoltato e capito, quasi come una rockstar maledetta: Fabio Guglielmino si specchia in questo eroe e lo fa protagonista del suo brano. La domanda è una: nonostante le pretese degli altri, chi siamo realmente? È per questo che il pezzo porta il titolo “Io mi chiamo Achille”
Come il precedente, anche questo è un brano molto pop, dal ritmo volutamente martellante e ripetitivo, un loop di accordi che sottolineano un monologo interiore, per poi esplodere in un ritornello ricco, sfarzoso dall’animo rock sebbene strizzi l’occhio all’indie moderno con i synth che richiamano gli anni ’80.
Il videoclip
Per il videoclip la scelta del modello che interpretasse questa figura mitica e straordinariamente bella – tanto da far paura all’esercito avversario ai greci – è ricaduta sul modello palermitano Sirio. Patroclo invece è il giovane attore Cosimo Urso. Per la realizzazione Claudio di Trapani ha curato riprese e montaggio.
A questa canzone e a tutto il disco che ne porta il nome è correlato un progetto fotografico sviluppato con Giovanni Vecchi, parte del quale è possibile ammirare nei canali social di Fabio e nel lyric clip del brano sempre sul suo canale YouTube ufficiale.
La musica è curata dalla collaudata squadra di musicisti formata da Daniele Zimmardi (batteria), Salvatore Matropaolo (basso), Fabrizio Averna e Silvio Messina (sintetizzatori) e Fabio Guglielmino (voci e chitarre). Il brano è stato registrato da Marco Guglielmino, mixato da Teo Colomberotto, masterizzato da Eleven Mastering.
Claudia D’Alessandro
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