Ippodromo di Palermo, al via definizione di un bando di gara per rilanciare la struttura. Slc Cgil, incontro al Comune: “Clausola sociale per salvaguardare l’occupazione di tutti i lavoratori e tempi celeri per riaprire l’impianto, anche con nuove attività”
Ippodromo di Palermo: si va verso un nuovo bando che per rilanciare la struttura. La conferma arriva dalla Slc Cgil Palermo che oggi ha incontrato al Comune di Palermo il capo di gabinetto del sindaco, Sergio Pollicita, e il dirigente dell’area Infrastrutture e riqualificazione urbana Domenico Verona, per discutere del futuro dell’Ippodrono.
Da mesi, a causa del provvedimento interdittivo predisposto dal prefetto nei confronti della Ires, la struttura della “Favorita” ha cessato tutte le attività agonistiche. Nell’incontro di stamattina, la Slc Cgil ha ribadito con forza la richiesta di riaprire l’impianto nel più breve tempo possibile e ha sollecitato l’amministrazione comunale a espletare tutte le procedure per un nuovo bando di gara per il passaggio della gestione a una nuova società.
La Ires ha già avviato le procedure di licenziamento dei lavoratori. La Slc Cgil Palermo ha ribadito la necessità di salvaguardare l’occupazione dei dipendenti procedendo all’applicazione di una ‘clausola sociale’ che tenga conto del know how maturato in questi anni e del diritto al lavoro. “Riteniamo indispensabile la tutela degli attuali lavoratori e la prosecuzione di un percorso professionale che possa rilanciare l’Ippodromo di Palermo come luogo di sport e di attività culturale, per riconsegnarlo alla città – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo Maurizio Rosso – Abbiamo registrato oggi un atteggiamento positivo, soprattutto alla luce delle dichiarazioni dell’amministrazione comunale che ha confermato di voler mantenere la tradizione ippica a Palermo, lavorando alla redazione del bando. La Slc Cgil chiede celerità nella formulazione del nuovo bando e un impegno costante per ridare serenità ai lavoratori e restituire un luogo prezioso per lo sport a tutta la città”.