Isab Lukoil di Priolo. “Non abbiamo ricevuto oggi alcuna garanzia concreta per mantenere la continuità produttiva e quindi occupazionale della raffineria. I Ministri hanno preso l’impegno di riconvocare il tavolo in tempi strettissimi alla luce della volontà di percorrere ogni strada”.
È quanto affermato dalla Cgil al termine dell’incontro di oggi Con il Ministro per le Imprese e il Made in Italy e con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica sul futuro di Isab Lukoil di Priolo, nel siracusano.
Non c’è più tempo
“I tempi stringono e occorre dare risposte non solo ai tanti lavoratori che hanno scioperato e sono scesi in piazza, ma ad un intero territorio. Chiediamo al Governo, non solo al Ministero, di agire in tempi strettissimi su tutti i livelli, compreso il confronto europeo e di usare tutti gli strumenti nazionali, a partire dalla dalla Golden power e dalla garanzia Sace, necessaria per assicurare le linee di credito. Da questo punto di vista è grave l’assenza del sistema bancario al tavolo di questa mattina.
Abbiamo inoltre posto altre due questioni che crediamo necessitino un’immediata risoluzione: un cronoprogramma e tempi stringenti per la messa a norma del depuratore in modo da consentire il recupero ambientale di tutta la zona e gli investimenti necessari ad assicurare la transizione ecologica per garantire la prosecuzione e lo sviluppo di tutta l’area industriale. Azioni imprescindibili per preservare i circa 10 mila posti di lavoro, incluso l’indotto industriale e un polo strategico per tutto il Paese”, conclude la Cgil.
ISAB Lukoil di Priolo S.r.l
L’impianto di raffinazione, gassificazione e cogenerazione di energia elettrica di ISAB S.r.l., inserito nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo (Siracusa, Italia), rappresenta uno dei più grandi siti industriali europei ed è costituito da tre siti produttivi interconnessi tra di loro mediante un sistema di oleodotti. ISAB S.r.l. è stata l’ultima raffineria costruita ed avviata in Italia.