La città del vento di Franceco Pulejo. E’ un grande esordio narrativo quello del procuratore catanese Francesco Pulejo, protagonista dei più grandi processi antimafia dell’ultimo trentennio.
Un noir metropolitano dal ritmo incalzante e dalla trama avvincente.
Al centro della storia, ambientata alla fine degli anni Novanta, l’assassinio dell’avvocato Riccobono. Un professionista e un politico, che si trova a difendere uno degli uomini di mafia più feroci della città.
I luoghi
La città del vento di Franceco Pulejo è il racconto pure della città immaginaria, chiamata S., in cui si svolgono i fatti. In particolare, le indagini dell’omicidio. E’ una città di cui l’autore è un profondo conoscitore. Infatti, nella narrazione, Francesco Pulejo descrive ogni meandro e ogni angolo recondito di questa città, portando fuori dagli angoli più nascosti, ombre e luci della storia secolare della stessa cittadina.
La location diventa, quindi, coprotagonista del romanzo.
Romanzo storico
Inoltre, La città del vento di Franceco Pulejo è anche un romanzo storico del Meridione. Un romanzo che traccia, con dovizia di particolari, attraverso le vicende sociali, i secoli di storia che hanno caratterizzato il Meridione d’Italia.
Pulejo parte dalle antiche dominazioni per raccontare le sperequazioni odierne, lo strapotere della criminalità organizzata, la corruzione dei vertici istituzionali, i connubi tra Chiesa e amministrazioni.
Personaggi
Tutti i protagonisti del giallo si incontrano nei luoghi in cui è maturato il delitto e si confrontano per cercare di risolvere questo complesso e oscuro delitto. E proprio durante questo percorso in cui vengono condotte le indagini, si snodano le vicende di questa città. Vicende e vicissitudini che hanno come protagonista la criminalità organizzata in un intricato connubio con le istituzioni.
A ricostruire il puzzle, una squadra di inquirenti in cui ciascuno da’, a modo proprio, un forte contributo alle indagini. Tra questi, il commissario Santacroce, l’ispettrice Franca Lanza e il maggiore Troga.
La città immaginaria di S.
Come dicevamo sopra, alla descrizione dei fatti, si interseca la descrizione della città immaginaria in cui si svolgono i fatti.
Molti, seguendo le descrizioni dell’autore, identificano questa città con Catania. Ma l’autore generalizza, affermando che la città descritta nel suo romanzo, in realtà, potrebbe essere qualsiasi città della Sicilia.
Un tumulto di suggestioni
Pagina dopo pagina, il romanzo trascina il tettore in un tumulto di emozioni e di suggestioni.
Un romanzo ricco di colpi di scena e con un finale assolutamente inaspettato.
Il linguaggio utilizzato da Pulejo non è omogeneo. E’ un alternarsi continuo di espressioni linguistiche tenui e delicate nelle descrizioni ad espressioni forti e rudi nei dialoghi dei personaggi.
Il magistrato dentro lo scrittore
Francesco Pulejo completa il suo lavoro durante il lock down. E’ il momento ideale per portare a termine un elaborato riposto nel cassetto per tanti anni.
Dentro quelle pagine, c’è, pure, un po’ dell’esperienza professionale vissuta da Pulejo in prima persona. Può capitare, infatti, che il lettore ravvisi in qualche personaggio del romanzo tratti di personaggi reali. Nonostante, come precisa lo stesso autore, luoghi e personaggi sono puro frutto della fantasia.
L’autore
Francesco Pulejo nasce a Catania nel 1960.
Entra in magistratura nel 1986. Prima come componente e dopo come coordinatore
della Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di
Catania.
Proprio nel capoluogo catanese Pulejo vive le più importanti indagini in
materia di criminalità organizzata degli ultimi trent’anni.
In
passato, riveste il ruolo di Procuratore capo di Modica.