Autentico, sostenibile, esperienziale. E’ il nuovo volto del turismo promosso dalla donna italiana, sempre più vicina al modello di turismo mondiale e globalizzato.
Dal Nord al Sud, Isole comprese, il ruolo della donna nel settore turistico è, ormai, indispensabile.
La sua passione, la sua tenacia, la sua vocazione all’accoglienza, all’ospitalità e all’attenzione ai dettagli stanno plasmando i connotati del turismo italiano.
Il turismo che porta il “brand donna” è, infatti, un turismo ospitale, accogliente, fatto di cure e molteplici attenzioni.
Secondo l’ONU, la donna nel turismo ha acquisito un ruolo fondamentale. Infatti, tra gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, risalta l’Obiettivo 5, in cui si parla di uguaglianza di genere ed emancipazione di donne e ragazze.
Dati dall’ultimo Rapporto Globale sulle Donne nel Turismo
L’ultimo Rapporto Globale sulle Donne nel Turismo ci restituisce con dati tangibili i risultati di questi obiettivi.
Le cifre più salienti confermano che le donne costituiscono la forza lavoro del turismo numericamente più preponderante.
Sull’intera Penisola, le donne impiegate nel settore turistico superano le 500 mila unità. La maggior parte riveste un ruolo manageriale, mettendo nel proprio lavoro la stessa cura e attenzione che mette nella propria famiglia e nella propria casa.
L’Istituto Nazionale di Ricerca Turistica (ISNART)
Secondo l’Istituto Nazionale di Ricerca Turistica (ISNART), un’impresa turistica su tre è guidata da donne.
Le imprese turistiche a gestione femminile sono concentrate prevalentemente al Sud. Parliamo proprio in questa area geografica, soprattutto in Sicilia, della presenza di oltre 40 mila strutture. L’81 per cento è rappresentato da ristoranti, il 13 di servizi di alloggio e il 5 per cento di servizi di intermediazione, come agenzie di viaggio e tour operator.
Pure la maggior parte degli Host è rappresentata da donne, che gestiscono in toto la propria casa vacanza personalmente e direttamente.
Sempre secondo dati forniti dall’ISNART, le donne nel turismo rappresentano anche il 53 per cento della forza lavoro. Di questa percentuale, l’84 per cento svolge lavori di pulizia e cucina. Il resto si occupa di intermediazione. Soltanto, l’1 per cento è impiegato come guida. Inoltre, le donne nel turismo rappresentano poco più del 50 per cento negli alberghi e poco meno del 50 per cento nei ristoranti.
Un dato interessante sulle donne nel turismo è dato dalle imprese giovanili, dove, su 59 mila imprese giovani, il 34 per cento è rappresentato da donne.
Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere
Insomma, sembra che la presenza della donna nel turismo sia veramente predominante. Anche altre fonti di ricerca confermano questa presenza. Secondo l’Osservatorio per l’imprenditoria femminile di Unioncamere, la partecipazione “rosa” supera tutti gli altri comparti, con il 40 per cento tra agenzie di viaggio, servizi di prenotazione, alloggi per le vacanze, e il 25 per cento nella direzione dei campeggi, in ristoranti, mense e in altre attività ricreative. Ma la maggiore vocazione, la donna la mostra verso il turismo responsabile. Anche in questo ambito mostra cifre molto alte, rispetto al passato.
Purtroppo, però, se è vero che la donna nel turismo rappresenta la fetta più grossa sotto il profilo occupazionale, è vero anche che svolge pure nel turismo i lavori meno remunerati.
Rimane sempre e comunque quello turistico un settore in cui il divario retributivo di genere è inferiore rispetto ad altri settori.
Che la donna nel turismo rappresenti la presenza più significativa del settore sul piano dell’offerta è assodato dai dati. Ma oggi, la presenza della donna nel turismo è altrettanto preponderante anche sul piano della domanda.
I viaggi al femminile rappresentano, infatti, un nuovo mercato sempre più ampio. Negli ultimi anni, il numero di donne che viaggiano è cresciuto in maniera esponenziale.
L’80 per cento delle scelte di viaggio è fatto dalle donne.