Sito Web in manutenzione

Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

La Festa degli Schetti vista da Guido Orlando

di Redazione

Il 31 marzo, mostra di fotografia di Guido Orlando intitolata “La Festa degli Schetti vista da Guido Orlando” tratta dall’enorme produzione fotografica di Guido Orlando

Sabato 31 Marzo 2018 alle ore 18.00 presso il Margaret Cafè, in Via V. Madonia 93 a Terrasini (PA), sarà inaugurata la mostra di fotografia di Guido Orlando intitolata “La Festa degli Schetti vista da Guido Orlando” tratta dall’enorme produzione fotografica di Guido Orlando, tra i fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e dell’Associazione fotografica Asadin, prematuramente scomparso nel 2012. La mostra è curata dall’Associazione Asadin, dalla Famiglia Orlando, da Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato, dall’Ass.ne Peppino Impastato. Presentazione di Andrea Bartolotta.

La Festa degli Schetti vista da Guido Orlando sarà visitabile fino al 14 Aprile 2018, tutti i giorni dalle 9.00 alle 23.00

Presentazione di Andrea Bartolotta
Guido Orlando ha scelto di abitare a Terrasini dopo gli esami di maturità. Terrasini diventa la sua base, la sua dimora, il suo rifugio. Si inserisce senza alcuna difficoltà nella comunità terrasinese che già conosce fin dall’infanzia, lì trova la semplicità dei rapporti umani. Sono gli anni in cui cresce la sua passione e inclinazione per la fotografia. A Terrasini comincia a muoversi tra la gente, nonostante la timidezza, lo fa con spontaneità e senza mai essere invadente. Viene affascinato dal modo di vivere della gente, dal lavoro di artigiani, braccianti, pescatori, dai racconti dei vecchi, dagli sguardi e dai sorrisi.
La fotografia era lo strumento più forte per testimoniare e documentare fatti e luoghi, comportamenti e abitudini, tradizioni e feste che avevano più inciso nel tessuto sociale. Un grande stimolo viene dalla bellezza della natura e del paesaggio costiero e collinare e da un ambiente contadino e marinaro, che a partire dagli anni ’70 si trasforma sul piano sociale, economico e culturale in assenza di un piano di sviluppo che tenesse conto delle potenzialità del territorio. Guido è l’occhio attento, sensibile, spesso critico, che registra, fissa e comunica agli altri. L’obiettivo della sua macchina fotografica lo aiuterà nella ricerca di ogni forma di bellezza, nella testimonianza, nella denuncia di scempi e devastazioni.
Tra gli aspetti che hanno catturato la sua attenzione anche le tradizioni e le feste popolari, grandi feste religiose, ma anche piccole feste tradizionali, perché ogni festa, ogni tradizione discende dalla cultura popolare e dal suo vissuto.
Fin da piccolo, quando veniva a Pasqua a Terrasini, era rimasto affascinato dalla Festa di li Schetti. Lo avevano colpito l’unicità e la diversità di quella festa presente solo a Terrasini. La seguiva ogni anno e partecipava a tutte le fasi ed ai momenti rituali: il taglio dell’albero (il melangolo), il suo trasporto dalla campagna al paese, il rafforzamento della punta alla base del fusto, l’addobbo, la benedizione in Chiesa al mattino, la mangiata degli schetti e dei partecipanti, i balli e canti folkloristici, la sfilata dei carretti siciliani, il lungo giro per le vie del paese con l’albero portato a spalla dai componenti della “deputazione” di li schetti, l’alzata dell’albero ad ogni sosta, la gara in piazza la domenica, il concerto e infine dopo la mezzanotte i fuochi d’artificio e la “masculiata” finale sul lungomare che chiudeva la festa.
Guido passava il sabato e la domenica di Pasqua con gli schetti e con la gente che li seguiva dappertutto e scattava centinaia di foto. La cosa che lo coinvolgeva di più era la grande partecipazione popolare che c’era in ogni momento della festa.
A partire dagli anni ’60 diverse contaminazioni avevano modificato la natura stessa e l’anima di questa tradizione popolare, trasformando la festa da pagana a religiosa.
Guido era più legato allo spirito originario della festa, una celebrazione della primavera e dei suoi contenuti culturali legati alla fertilità della terra e alla bellezza della vita, delle stagioni e dei cicli vitali degli uomini, degli animali e delle piante.
Guido ha celebrato laicamente con le sue fotografie ogni momento di condivisione della gioia e della felicità attraverso lo stare insieme e del vivere insieme.
Nei suoi scatti ha fissato ogni momento, non solo i più “importanti”, perché ogni momento merita di essere immortalato. Non è importante infatti il successo dell’alzata dell’albero o il tempo raggiunto dall’alzatore di turno ma ogni gesto, perché qualunque cosa possiede una certa quantità di luce e la riflette in vari modi e con varie sfumature. Quella luce e quei colori nelle foto sono il regalo che arriva a noi quando le guardiamo e soprattutto quando ci soffermiamo nel modo giusto e con l’animo giusto. Anche questo è il regalo che ci arriva ancora da e attraverso Guido.
Guido Orlando è prematuramente scomparso il 22 Febbraio del 2012. E’ stato uno dei compagni di Peppino Impastato, tra i fondatori di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato e dell’Associazione fotografica Asadin. La fotografia è stata la sua massima forma di espressione. Ha documentato, conservandone la memoria, le attività politiche e culturali di Peppino e dei suoi compagni. Presente in tante iniziative, sempre con la sua inseparabile macchina fotografica. Nelle sue diverse pubblicazioni si è occupato di ambiente, natura, dell’ecosistema siciliano e del rapporto tra esseri umani e paesaggio.

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.