Precari turismo, commercio e servizi: la Fisascat Cisl scrive ai candidati alla Presidenza della Regione. “Finita la stagione, rischio povertà per tanti lavoratori del settore senza stipendi e senza alcuna indennità di disoccupazione”. Il sindacato chiede interventi e politiche attive per la destagionalizzazione e pressing sul governo nazionale per rimodulare la Naspi
Il tema dei precari stagionali entra tra i temi della campagna elettorale per le regionali. La Fisascat Cisl, la federazione che tutela i lavoratori del commercio, turismo e servizi, ha scritto una lettera a tutti i candidati alla presidenza della Regione per evidenziare le gravi difficoltà di tanti siciliani che vivono grazie alla risorsa più importante che ha l’isola, il turismo. Il problema è legato alla Naspi, il nuovo sussidio di disoccupazione che, in mancanza di lavoro, non garantisce più un minimo reddito per tutti i dodici mesi dell’anno.
Nella lettera, il segretario generale Mimma Calabrò e il segretario generale aggiunto Pancrazio Di Leo, sottolineano il percorso della Naspi dal 2015 ad oggi, con le deroghe sinora concesse che hanno alleviato parzialmente il disagio dei lavoratori.
«Oggi – sottolineano i sindacalisti – per via di una modalità di calcolo e di durata che penalizza diverse categorie di lavoratori, ed in particolare quella dei lavoratori del settore turismo, commercio e servizi i cui contratti brevi, ridotti ormai alla sola stagione estiva, rischiano di non essere sufficienti neppure per maturare i requisiti essenziali al percepimento della Naspi. Allo stato attuale, molti lavoratori rimangono a rischio e per questo si richiede una presa di posizione del nuovo Governo regionale siciliano».
Il turismo, ricordano i rappresentanti della Fisascat Cisl Sicilia, è la prima fonte economica e di reddito per tante famigli nella regione. «Basti pensare – aggiunge il segretario della Fisascat di Messina, Salvatore D’Agostino – che nel primo polo turistico siciliano, Taormina e la zona ionica, sono oltre 10 mila le persone che operano nel settore del turismo sia nel comparto alberghiero che in quello del commercio».
Per la riforma della Naspi sono state raccolte oltre 5 mila firme con una petizione promossa dalla Fisascat Cisl Sicilia, e le stesse sono state consegnate dal Segretario Generale Mimma Calabrò e dal Segretario generale aggiunto Pancrazio Di Leo al Presidente del Consiglio, al Ministro del Lavoro, Poletti, ed anche al governatore uscente Crocetta e all’assessore uscente al Turismo Barbagallo.
«Abbiamo evidenziato il grave problema sociale che si proporrà già dal prossimo 1 febbraio – concludono Mimma Calabrò, Pancrazio Di Leo e Salvatore D’Agostino – perché da quel giorno, solo nella provincia di Messina, almeno ventimila lavoratori stagionali si troveranno senza stipendio e senza alcun sussidio in attesa della nuova stagione turistica che in Sicilia si preannuncia arrivare sempre più tardi ed essere sempre più corta. Al nuovo Governatore chiediamo di intervenire immediatamente con politiche attive di sviluppo per allungare la stagione e destagionalizzare il flusso turistico siciliano. Al tempo stesso chiediamo, anche, di intervenire presso il Governo nazionale per trovare una soluzione che eviti il rischio di un dramma sociale per tanti lavoratori e tante famiglie siciliane».