Si è inaugurata venerdì 12 febbraio, nel Foyer del Teatro Biondo di Palermo, la mostra Teste di legno, Omaggio al teatro di figura dello scenografo Roberto Lo Sciuto.
Sottraendo all’oblio e a un destino di rottamazione le teste e testine di legno che gli artigiani siciliani avevano preparato per realizzare i pupi della tradizione, Lo Sciuto reinventa un immaginario poetico e teatrale. Le sue opere sono sculture, figurine tridimensionali o veri e propri quadri materici, scatole magiche all’interno delle quali le teste di legno “abbandonate” trovano una nuova vita.
Ricontestualizzando le teste, pitturandole, ornandole e assemblandone con altri materiali riciclati – legno, utensili, crinoline, vecchie immagini, passamanerie – l’artista inventa un mondo dei balocchi, enigmatico e divertente allo stesso tempo, che mantiene un legame con l’immaginario popolare del teatro di figura pur rivendicando una propria autonomia concettuale.
«Le scarabattole e le installazioni di questa mostra – scrive Piero Longo – sono invenzioni di straordinario impatto visivo e culturale, poiché ampliano il senso originario degli apparati dei “mestieri” dei pupari e degli oggetti artigianali della tradizione popolare palermitana e si impongono per la loro diversità, sia sul piano della funzione sia su quello estetico».
La mostra resterà aperta fino al 6 marzo, tutti i giorni, esclusi i lunedì, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00. L’ingresso è libero.