Domenica 7 febbraio alle 17.00, Radio Spazio Noi in Blu organizza l’evento “La Musica e il Dialogo/Perché il nostro passato non diventi il futuro dei nostri figli” nella Chiesa di Santa Maria in Valverde (Largo Cavalieri di Malta, a pochi passi dalla Chiesa di Santa Cita).
L’iniziativa, alla quale sarà presente l’Arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, si colloca nel contesto del Giorno della Memoria e si svolge su due binari che si intersecano, quello delle parole e quello della musica. La prima parte mette assieme un dialogo a tre voci tra rappresentanti della Chiesa di Palermo, dell’Istituto Siciliano di Studi Ebraici e della Comunità Religiosa Islamica Siciliana; il concerto riprende invece alcuni dei brani più significativi ( e purtroppo ancora poco noti o relegati nel dimenticatoio) composti nei campi di concentramento e di internamento, dove nemmeno l’abbrutimento più nero riuscì a estirpare il seme dell’arte. Un incontro pensato per passare dalla memoria alla proposta costruttiva, per non considerare quanto è avvenuto in passato (in particolare tra il 1933 e il 1945) come un fenomeno irripetibile, ma come qualcosa che – ci ricordano le cronache di tutti i giorni – continua in tutte le parti del mondo. Oggi non basta più non dimenticare, serve anche agire con la forza dell’intelligenza perché gli uomini e le donne siano “non più schiavi ma fratelli”. Da qui nasce l’esigenza di alcune considerazioni di natura interculturale, ecumenica e interreligiosa da innestare in brani musicali per la vita e per la pace. Protagonisti del dialogo saranno padre Carmelo Torcivia, la professoressa Luciana Pepi, l’imam Ahmad Abd al-Majid Macaluso e padre Giuseppe Bucaro. Il concerto è invece affidato allo Yankele Ensemble, composto da Gabriella Federico, violino, Renato Ambrosino, viola, Massimo Frangipane, violoncello e chitarra, Pietro Brigantino, contrabbasso, Dario Compagna, clarinetto e Luisa Hoffmann, voce. In particolare saranno eseguiti brani di G. Klein, M. Gebirtig, S. Kaczerginski/A. Brudno, A. Strauss, E. Kàlmàn e Anonimo arrangiati da P. Intorre.