Si terrà a partire da sabato 22 aprile 2023 il seminario di studi “La musica, il simbolo, l’archetipo”. Gli incontri si svolgeranno presso la Casa dell’equità e della bellezza in via Nicolò Garzilli, 43/a a Palermo dalle ore 17,00 alle ore 18,30. Previste quattro lezioni.
La prima avrà per titolo il “Triskell: dall’Irlanda alla Sicilia”, la successiva è prevista sabato 29 e si parlerà di “La rosa come crogiolo alchemico”, sabato 6 maggio invece si affronterà l’argomento“Iside: il mito della dea” ed infine sabato 13 maggio “L’Arpa: iconografia e simbolo dal Medioevo al Seicento”. Il Seminario musicale/storico artistico, promosso da BCsicilia e Università Popolare, sarà tenuto da Ginevra Gilli, arpa celtica, arpa medievale, voce e Daniela Fileccia: storica dell’arte.
Obbligatoria la prenotazione Tel. 338.8436614 – 346.8241076 – Email: provinciapalermo@bcsicilia.it.
Il Triskell: dall’Irlanda alla Sicilia
Partendo dall’esplorazione di uno dei più antichi simboli conosciuti, la conferenza esplorerà la discendenza storica, artistica e culturale del Triscele e del fondamentale ruolo da esso rivestito per unire la tradizione celtica con quella cristiana. L’Arpa celtica assumerà un ruolo di mediatore culturale e artistico fra i due universi, possedendo l’aspetto ed il timbro tipico della musica irlandese, ma permettendosi di accompagnare canti tradizionali siciliani e tarantelle, non così tanto dissimili dai primi nelle strutture e nei significati più profondi.
La rosa come crogiolo alchemico
La rosa racchiude in sé significati tra loro totalmente contrastanti. È un simbolo ambivalente di perfezione celeste e passione terrena, tempo ed eternità, vita e morte, fecondità e verginità. Nella religione cristiana queste entità costituiscono tuttavia, pur nella loro palese contrapposizione, un’unità inscindibile: infatti, non si può ottenere la resurrezione se non passando per la morte e non si può raggiungere la gloria se non transitando attraverso la passione. Attraverso il suono di uno strumento ancora troppo poco conosciuto si scopre un repertorio antico che spazia dal Medioevo al periodo Rinascimentale e Barocco.
Iside: il mito della dea sulle note dell’arpa
Traendo ispirazione dal frammento di Iside conservato al Museo Salinas si snoda un racconto iconografico ed iconologico sulla dea e l’archetipo del femminino sacro. La conversazione seguirà il filo rosso dei suoi attribuiti di riconoscibilità, ovvero i simbolo che la contraddistinguono, dall’Egitto, dove Iside era la dea della magia, della fertilità e della maternità, a Roma, alle Madonne nere, fino all’età contemporanea. La musica accompagnerà questo percorso seguendolo nel corso dei secoli e della storia, e amplificando la suggestione misterica della dea.
L’arpa: iconografia e simbolo dal Medioevo al Seicento
Il simbolismo dell’arpa nella pittura sottintende spesso un’interpretazione che va oltre la semplice annotazione dei suoi elementi musicali. Tenendo come limite cronologico il periodo che va dal Medioevo al Seicento, e concentrandoci geograficamente sull’Europa continentale, saranno esplorate alcune tematiche predominanti nell’interpretazione delle immagini raffiguranti un’arpa: la più importante è senza alcun dubbio quella della figura del Re Davide, e a seguire quella degli angeli musicanti; in ultimo, alcune scene della vita di corte che associano lo strumento alla bellezza, all’amore e all’allegoria della Musica.