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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

“La Porta delle Farfalle” e la Rete siciliana di Licei Artistici

L'idea del mecenate Antonio Presti è quella di "proteggere i licei artistici, luoghi dove si educa alla bellezza". Ecco gli Istituti coinvolti nel progetto di Librino: Emilio Greco e Angelo Musco (Catania); Renato Guttuso (Bagheria); Bonaventura–Secusio (Caltagirone); Diego Bianca Amato (Cefalù); Renato Guttuso (Giarre); Raffaele Libertini (Grammichele); Ernesto Basile (Messina); Matteo Raeli (Noto); Eustachio Catalano (Palermo); Mario Rapisardi (Paternò); Galileo Ferraris (Ragusa); Manzoni F. Juvara (San Cataldo); Ciro Michele Esposito (S. Stefano di Camastra); G. Bonachia (Sciacca)

di Redazione

Cosa è la Porta delle Farfalle? Un’idea vista in un sogno oppure un’ideale passaggio attraverso il quale arrivare alla costruzione di una rete tra istituzioni scolastiche? Il tutto per proteggere l’Arte e la Bellezza attraverso il coinvolgimento di oltre 15mila cittadini, studenti, artisti, professionisti, in una rete di condivisione di Valori. Questa la missione del mecenate Antonio Presti che, insieme alla Fondazione Fiumara d’Arte, da mesi sta lavorando al progetto la Porta delle Farfalle, la più grande scultura al mondo in bassorilievo ceramico. L’allestimento è già in corso – dopo la delibera del Comune di Catania sono stati avviati i lavori – e l’Opera monumentale sorgerà a Librino quale prosecuzione della Porta della Bellezza, realizzata 15 anni fa dallo stesso Presti e oggi simbolo di riscatto del quartiere periferico del capoluogo etneo.

Difendere i luoghi d’arte

Una grande agenzia educativa e spirituale per tutti. Per i 10.000 bambini delle nove scuole di Librino e le relative famiglie, per i 50 artisti, architetti, curatori selezionati dalla Fondazione Fiumara d’Arte, per gli oltre 5.000 studenti dei 16 Licei artistici siciliani che hanno partecipato al Progetto. «Oggi più che mai i Licei artistici, luoghi dove si educa alla Bellezza, devono essere protetti – sottolinea Presti – Ho sentito la necessità, durante questo lungo processo creativo e artistico, di coinvolgere alcuni Istituti siciliani per creare una vera e propria Rete di collaborazione, e tutti i dirigenti, i professori, i ragazzi hanno accettato la proposta. La scelta di difendere quei luoghi dove l’Arte nasce, si diffonde, si promuove, si alimenta di studio e analisi, è di prioritaria importanza. Non possiamo parlare di Futuro senza Educazione alla Bellezza. A partire dai banchi di scuola, dove si forma la Coscienza e dove viene custodita la Conoscenza. Chi sceglie il Liceo artistico sceglie il Cuore e la Visione: questi studenti devono essere protetti e rispettati. Da una parte vogliamo difendere il Liceo come presidio, e dall’altra, vogliamo contribuire alla formazione dei giovani che scelgono lo studio del Bello. Se questi Licei spariranno ci sarà un grande vuoto nel panorama nazionale, perché non ci saranno più quelle persone preposte a custodire e garantire la ricchezza che risiede nell’Arte e che è vera Cultura».

L’entusiasmo contagia

Un entusiasmo contagioso, che ha trascinato con sé quella speranza che trova il suo senso nel fare e non più nel chiedere. Ecco così creata una vera e propria Rete di Licei Artistici che, in uno scambio di esperienze, si alimenta di nuove Visioni: «C’era grande attesa per la composizione di questa rete di Licei artistici il cui percorso di avviamento era già cominciato due anni fa – spiega il dirigente scolastico dell’“Emilio Greco” di Catania, Antonio Massimino – Adesso il puzzle sta prendendo forma grazie al prezioso contributo del mecenate Antonio Presti. Il suo operato, le sue idee, la sua anima pulita e autentica hanno fornito slancio al progetto che durante la pandemia ha dovuto arrestare la propria corsa. Adesso, il lavoro da fare in Sicilia è tanto, stiamo cercando di riorganizzare le idee per ripartire nel miglior modo possibile».

Un patrimonio storico da salvaguardare

Puntando l’attenzione sui Licei d’Arte, Presti vuole evidenziare l’importanza che queste istituzioni scolastiche assumono nello sviluppo futuro del patrimonio storico italiano: «Librino in questo progetto vuole donare protezione e forza a tutta la rete di Licei artistici siciliani – aggiunge il mecenate Presti – La Porta delle Farfalle è il risultato di un lavoro comune, dove Librino non ha pensato solo per se stessa, ma ha dato una vera e propria risposta etica alla società. Un quartiere, spesso dimenticato, che ha testimoniato la sua centralità, sentendo la necessità di proteggere tutti coloro che custodiscono Bellezza. Librino ama il bello e vuole sostenere i Licei artistici».

I licei artistici e la cultura dell’arte

Bellezza, arte, sostegno sociale. C’è tutto questo nel progetto sognato e realizzato da Antonio Presti. «L’adesione della nostra scuola alla rete, rappresenta un’opportunità unica per i nostri studenti – dichiara Gaetano Ginardi, dirigente del Liceo Artistico “Renato Guttuso” di Giarre – negli anni scorsi gli istituti artistici hanno subito una perdita di considerazione da parte della società. Una tendenza che stiamo cercando di contrastate con la condivisione delle attività che portiamo avanti con i nostri docenti. Abbiamo già ottenuto risultati tangibili grazie alle disseminazione di cultura dell’arte, stiamo recuperando terreno, e questo può segnare davvero una rinascita. Il nostro è un luogo che permette agli studenti di esprimere la loro interiorità. Il progetto del maestro Presti consente di lanciare messaggi sociali di fondamentale importanza. La nostra partecipazione alla composizione della Porta delle Farfalle è la testimonianza tangibile di come la collaborazione tra le diverse anime di una società possa produrre risultati preziosi per la comunità. È un’iniziativa lodevole, che aiuta i ragazzi a scoprire le proprie competenze e al tempo stesso lancia un messaggio in supporto dei quartieri in difficoltà».

Studenti al lavoro alla porta delle farfalle

La Porta delle farfalle

«Il coinvolgimento dei Licei artistici siciliani nella realizzazione della Porta delle Farfalle è un atto di grande generosità – spiega Cristina Cascio dirigente scolastico del Liceo Artistico “Angelo Musco” di Catania – Il maestro Presti negli anni ha portato avanti la sua azione nelle scuole per salvaguardare la Bellezza del nostro territorio. È importante che dopo aver coinvolto i bambini, adesso entrino in gioco i nostri studenti, che possono donare maggiore qualità all’opera. Inoltre, grazie alla rete voluta da Antonio Presti, si può costruire un focus sui Licei artistici che negli ultimi anni hanno perso attrattiva agli occhi degli studenti. Un modo tangibile per dimostrare che ogni ragazzo può produrre qualcosa che rimane nel tempo e che può essere ammirata dalle generazioni successive».

La Porta per formare competenze

«La missione dei Licei artistici è formare gli studenti donando loro la conoscenza e la competenza necessarie per sbarcare nel mondo del lavoro, ma anche far crescere uomini e donne che siano pronti a offrire la loro opera di servizio per il territorio in cui sono cresciuti – dichiara Giovanna Pisano, dirigente scolastico del Liceo artistico G. Bonachia di Sciacca – L’arte deve mettersi al servizio del territorio, in questo senso l’Opera del maestro Presti è nobile, perché riesce a creare bellezza e direttamente determinare il riscatto di un territorio come Librino. Questi sono i veri messaggi efficaci». 

Una rete di licei

«La nostra partecipazione al progetto La Porta delle Farfalle ci rende orgogliosi – spiega Concetto Veneziano, dirigente scolastico dell’Istituto di istruzione superiore “Matteo Raeli” di Noto – ringraziamo il maestro Antonio Presti per aver coinvolto il nostro Istituto in questa avventura che dura da anni. Abbiamo partecipato con tutte le classi, il lavoro lo abbiamo già consegnato ed è in fase di pre-montaggio. Ci siamo trovati a fare rete con altri Licei e siamo stati lieti di condividere le nostre esperienze: sono certo che da qui in avanti nasceranno nuove collaborazioni. Facendo rete tutti arricchiscono il proprio presente».
«Viva Librino. Viva i Licei Artistici», conclude Presti.

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