Con un focus sulla realtà e sulle rappresentazioni di essa, continua l’appuntamento con l’interessante testo critico dello storico dell’arte, Renato Mammucari. Un testo che ci conduce in un viaggio nel Transrealismo, sollecitando riflessioni.
La Coerenza.
Calvino non è riuscito a completarla, ma tale “valore” integra le sue “Lezioni americane”. Coerenza tra linguaggi e argomenti, coerenza della forma, coerenza tra voci e visioni, coerenza come credibilità, coscienziosità e incombenza. Per questo l’artista deve avere dote democratica anche nell’affrontare temi e sistemi politici che possono nuocere la libertà e diritti dell’uomo. Nella concretezza sono mondi che vengono composti all’unisono che sembrano fondersi con la scrittura e lo spirito compositivo del contenuto. Quello che in realtà è importante è consegnare una causa formale al giusto modo di vivere in cui ognuno potrà sentirsi appagato, insomma un profilo essenziale disegnato nella coerenza. Abitiamo in un mondo che è divenuto complesso, veloce, condizionato dalla visibilità e molteplicità; la coerenza è la condizione con cui sostenere il legame con la realtà. Coerenza vuol dire non unicamente porsi soltanto alla realtà culturale, ma altresì razionale e umana .
L’operosità artistica transreale supporta ogni volta chi ambisce avvertire l’arte come sostegno individuale e collettivo, sanando prima di tutto le mancanze della politica, se non altro quella in evidente decadimento del XXI secolo. Il linguaggio dell’operato artistico s’inquadra in un contesto di trasmissione, all’interno della società, senza tralasciare che l’arte è linguaggio di una coscienza critica, quale arte di processo nella coerenza e il più possibile credibile, incisiva e contestante, con l’intento nel rinnovarsi nella realizzazione.
La realtà, appartiene all’essere ed è dentro di noi
Italo Calvino è un letterato realista, non nel criterio classico dell’espressione, ma perché usa punti di vista diversi nello sviluppare soggetti della realtà. Arte e letteratura ci fanno addentrare nell’ambito di una nuova realtà esplicitando il risultato della visibilità, dell’esattezza, della rapidità, e della molteplicità per chiarire e spingersi nello sviluppo del mondo reale moderno. Se la letteratura e l’arte sono la superficie riflettente del tempo, le “Lezioni americane” sono state create per sfogliare le trasformazioni delle realtà e rivelare quelle future. “Chi siamo noi, chi è ciascuno di noi se non una combinatoria d’esperienze, d’informazioni, di letture, d’immaginazioni? Ogni vita è un’enciclopedia, una biblioteca, un inventario d’oggetti, un campionario di stili, dove tutto può essere continuamente rimescolato e riordinato in tutti i modi possibili”. (Italo Calvino). Nell’epoca attuale, le “Lezioni americane”annunciano dinamicità e straordinarietà, attraversare queste lezioni vuol dire annunciare una nuova immaginazione, un luogo di limpidezza e perspicacia, se consideriamo alle innovazioni progressiste che l’espressione artistica e i mass-media hanno sperimentato nel nuovo millennio, la visionarietà di Calvino che dal secolo scorso ci proferisce di mezzi di comunicazione di massa “velocissimi” e “di estesissimo raggio” è stupefacente. Quando Calvino compose le sue “Lezioni americane”, internet e cellulari quasi non esistevano. Dovremmo domandarci: in che maniera Calvino individuasse tali rinnovamenti e per quale ragione abbia preferito trasmetterci le sue “Lezioni americane” e percepire dalle sue lezioni la visibilità, la rapidità e molteplicità, nel comprendere le diverse realtà come qualità del Terzo Millennio?
Il grande Italo Calvino si esprime nel secolo scorso, ma oltrepassa il 2000, egli si domanda come apparirà l’avvenire dell’immaginativa inventiva nella “civiltà dell’immagine”, prevedendo che letteratura, arte e tecnologie-scientifiche dialogheranno tra loro, verso un mondo che risulterà diventato diverso.
Se pensiamo che il movimento del Transrealismo Italiano rappresenta oggi la condizione favorevole da esplorare, sicuri che questa risolutiva metamorfosi diventi la condizione migliore che aiuta ad affrontare anche la vita medesima. È un avvenimento di sviluppo e rinascita per il mondo dell’arte e della letteratura, che destina, non solo agli artisti, ma in tutti i campi della cultura, nuove adeguate ricerche. Si rapporta con l’attuale mondo tecnologico e scientifico e si presenta l’urgenza di comunicare la realtà mutante, in un criterio totalizzante per conseguire una moderna coscienza che ha tutta la consistenza, la spaziosità di produrre nuovi pensieri, che riconosca nuove visioni e linguaggi nelle opere d’arte. Il Transrealismo mostra non solo gli argomenti che Calvino aveva identificato con “Le Lezioni americane” in cui si muovono le regole della versificazione del Transrealismo, ma altresì gli attinenti criteri artistici e le proprie esclusività. Potremmo aggiungere altre voci insite in questo caso al Transrealismo Italiano: Simultaneità e Pluralità questi concetti circoscrivono da una parte la natura immateriale del web e dall’altra ai valori di origine umanista.
La Simultaneità.
Idee e concetti dell’arte circostanti a quelli di Internet, ne fanno un indicatore di intrinseci mutamenti sulla mansione dell’arte: ammettere in se medesima gli argomenti, i pensieri e l’universale, sviluppandoli con soluzioni e qualità che le sono tipiche. Raccogliere un rinnovamento è connesso alle novità tecnologiche-scientifiche ed a moderne intese artistico-letterarie-culturali, che elegge esempi di capacità di impiego nell’intercettazione simultanea dell’immagine (ciò non vuol dire simultaneità futuriste). Valido non solo sull’originalità dell’espressione artistica, ma anche di intervenire sul proprio tempo appartenente, con tutte le nuove sfide che può incontrare un mondo convulso e a volte inospitale. Il Transrealismo Italiano accorda ciò che si è avverato nel Modernismo tardo avanguardistico e nell’eccletismo Postmoderno riguardante pittura, architettura e teatro che sono stati più o meno approvati nel loro percorso storico e ovviamente superarli sul livello della creazione estetica dell’arte in quanto i principi sono diversissimi, come per esempio, quello riguardante la comprensione, per proporre nuovi orientamenti dove dirigersi, in accordo con le percettive aspettative mondiali digitali.
La Pluralità.
Arte e relazioni, vuol dire rapporto con l’essere; dell’uomo nell’incontro con l’altro, nella condivisione all’umanesimo solidale, orientando l’applicazione alle questioni sociali, politiche e alle novità della rete di trasmissione complessive. Incrementare le immagini, tra entità ed esteriorità, tra uguaglianza e diversità è un modo di recepire un mondo composito che ha capacità di riportare un’immagine chiave nell’arte come anche contenuti diversi su un’unica immagine (questo concetto era già stato trattato dal filosofo Rosario Assunto nel suo saggio “Per un’ipotesi di lettura al quadrato” del 1979 su l’arte di Guadagnuolo nel rapporto fra testo e illustrazione).
Queste visioni di transnazionalità culturale partono da una base realistica e pluralista perché sono incrementate dal multiculturalismo.
Così il Transrealismo Italiano si presenta a indicare una nuova entità documentata in un cambiamento dell’arte che estende il confine dell’opera, implicando iconografia e tensione, allegoria e memoria; inoltre umanità e comprensione nella salvaguardia dell’ambiente naturale così come la tutela delle classi sociali fragili e dei problemi della collettività in ambito dello sviluppo urbano, parliamo di quelle grandi cittàchiamate oggi megalopoli. Immigrazione, disuguaglianza, e discriminazione, rischiano l’espansione, se si pensa che entro i successivi trent’anni risiederanno ammassamenti urbani, orientati verso i 20-30 milioni di popolazione. La questione della trasfigurazione urbana, avrà conseguenze di avvenimenti complessi, come gli insediamenti e integrazioni tra i popoli, in cui le conoscenze delle arti visive si misureranno con un ampio cerchio di tematiche che vanno dalla sociologia all’urbanistica e alla psicoanalisi. Sarà un cambiamento epocale che avrà effetti in ogni ambito: dai comportamenti del vivere, dall’energia alla cultura, sino ai problemi di stabilità politica e alla complessità di governare con rischi sullo “sviluppo sostenibile” che le organizzazioni internazionali si sono prefissati di raggiungere. Ed ancora purtroppo problemi inerenti alla globalizzazione, pericoli geopolitici, scarseggio di cibo e acqua e sull’integrazione nell’economia generale. Il Transrealismo Italiano così si avvia ad una “nuova operosità dell’arte interagente nel sociale” per questi nuovi orizzonti, candidando l’arte alla condizione umana di un mondo diventato ad alto rischio e pieno di incertezze. Dunque Arte, società e politica al segno della pluralità, al rapporto fra espressione inventiva e controllo del territorio urbano e naturale. Ciò resta un modello di come l’esistenza e l’arte non soltanto s’incrociano, ma ne scoprono l’inaccessibile: cercando un mondo ancora da salvare.
Soltanto in questo modo si può riedificare un modello di umanità che non sia fatta di allontanamenti, emarginazioni, ma di integrazioni nella pace di vita comune. La politica sino a questo momento è stata distante. È arrivato il tempo di programmare strutture innovative e metodologie di reggenza che possano trovare soluzioni di questo tipo.
Testo a cura di Renato Mammucari, storico dell’arte
Qui potete leggere le due puntate precedenti:
https://www.inchiestasicilia.com/2022/11/19/terzo-millennio-tra-pandemia-guerra-e-rischio-nucleare/
https://www.inchiestasicilia.com/2022/12/03/la-lezione-di-italo-calvino/