Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

La riforma Portuale di Federico II al tour dei porti federiciani

di Redazione

Alla Libreria del Mare, in via Cala, 50, a Palermo, il 1° dicembre alle ore 17, appuntamento con la terza tappa del tour dei porti federiciani, raccontata da Alfonso Mignone nel suo volume ‘La riforma Portuale di Federico II’, edito da ‘La Nuova Mezzina’.

La riforma Portuale di Federico II all’appuntamento con la terza tappa del tour dei porti federiciani, raccontata da Alfonso Mignone nel suo volume. InterverrannoRenato Coroneo, segretario generale dell’Autorità di Sistema del Mar di Sicilia occidentale; Massimo Blandi, presidente del Propeller Club Port of Palermo; Nicola Romana, docente di Diritto dei Trasporti all’università di Palermo. Moderatore: Giancarlo Drago, direttore de “L’Avvisatore Marittimo”. Sarà presente l’autore.
L’evento è in partnership con Autorità di Sistema del Mar di Sicilia Occidentale, Giureta e Propeller Club Port of Palermo.
All’incontro e alla conferenza stampa sarà gradita la Vostra partecipazione
“L’eccezionale modernità della riforma federiciana dei porti del 1239 si sposa con una snellezza e efficienza gestionale senza precedenti e, forse, anche senza eredi. Basti pensare al ruolo di Trapani che aveva nella sua posizione strategica il punto di forza. Un vero e proprio hub per i romani, snodo di traffici per i normanni, porto di imbarco per le crociate ma al tempo stesso base operativa per i traffici con il nord Africa.
Per Federico II la storia e la realtà hanno peso ben maggiore delle fantasie e delle pianificazioni teoriche. Oltre a farne porto del regno, trasforma Trapani nel più importante centro europeo di commercio del sale, citando le Saline di Trapani nelle Costituzioni di Melfi.
Palermo, in cui Trapani rientra per effetto dell’attuale governance portuale, rappresentò la “palestra” amministrativa dello “Stupor Mundi”, una città cosmopolita dove esistevano diversi popoli e culture (greci, siciliani, normanni, saraceni ed ebrei), e che per 40 anni fu una vera e propria metropoli nella bocca di tutta Europa e la sua corte invidiata da tutti, ricca di letterati, giuristi, scienziati, poeti.
Nel 1231 il re fece compilare da Pier delle Vigne le “Costituzioni di Melfi” e Palermo fu la città dove meglio si attuarono, creando uno stato solido e funzionale anche quando in sua assenza veniva governato dai suoi funzionari.
Oggi Palermo, nella cui Cattedrale si può ammirare la tomba dell’imperatore, è PORTO – SISTEMA della Sicilia ultra flumen Salsum, e rivendica un ruolo strategico nel Mediterraneo, un luogo moderno e funzionale, “gate” di ricchezze umane e culturali”.

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