Dalle tovaglie da tavola, ai decori, fino alle varie portate, la tavola di Pasqua rappresenta un momento di convivialità che riunisce amici e famiglie. E anche a tavola si fondono tradizione e innovazione
di Clara Di Palermo
Pasqua non è solo riti religiosi ma anche convivialità e la tavola di Pasqua diventa il centro intorno al quale ci si riunisce. I bambini non vedono l’ora di ricevere le uova di Pasqua di cioccolata che ormai le industrie dolciarie ci propongono in tantissime varianti e con particolare attenzione, non solo ai diversi gusti ma anche alle tante intolleranze.
E se il Lunedì dell’Angelo è dedicato alla classica gita fuori porta, con barbecue e “ciascuno porta qualcosa”, la tavola del giorno di Pasqua richiede impegno da parte di chi riceve ospiti.
Essendo già in primavera, è chiaro che le tavole saranno allegre, colorate, con tovagliati dalle fantasie floreali e composizioni di fiori freschi al centro. Ultimamente sono molto apprezzati anche i centrotavola da realizzare mettendo insieme, in un cestino, tre o quattro piccole piantine aromatiche che diffondono anche un piacevole profumo.
Un’idea molto carina per la tavola di Pasqua potrebbe essere quella di recuperare un vecchio cartone portauova, in cui mettere le uova di zucchero colorate (a voi la scelta se utilizzare più colori o farlo monocromatico), ciuffetti di piantine tipo erba cipollina e fiori freschi colorati. Tutto intorno al cartone far passare un nastro colorato largo 4 dita e chiuso a fiocco. Vi assicuriamo che l’effetto è molto bello! Per chi non volesse occupare tanto spazio a tavola, vanno bene anche le piccole confezioni in cartone da sei uova che vendono nei supermercati. L’importante è inserire il simbolo pasquale.
Vi diamo anche un piccolo suggerimento per segnaposto estremamente economici e anche commestibili: prendete dei piccoli panetti integrali (integrali perché il loro colore potrà simulare il colore dei nidi degli uccellini), divideteli a metà orizzontalmente e otterrete due parti uguali. Togliete un po’ di mollica, mettere dentro gli ovetti piccoli in zucchero oppure in cioccolata, aggiungete un cartoncino col nome del commensale ed ecco pronto il vostro segnaposto.
Il web, come sempre, viene in aiuto di chi cerca idee dell’ultimo istante, e ancora una volta la tendenza del momento ci dice che la più amata è la tavola in stile shabby chic, come testimoniato anche dai tanti gruppi sui social.
Ma il vero dilemma resta il menu, vista anche la spinta animalista che condanna chi cucina capretti e agnelli. Allora ci si deve organizzare con piatti alternativi, cercando di accontentare etica e palato.
Vi suggeriamo quella che è una novità che ha già numerosi proseliti. E’ la vasocottura, un metodo che consente di cucinare senza sporcare pentole e tegami, di preparare in anticipo le pietanze, anche di alcuni giorni, di non riempire casa di odori vari. Ne abbiamo parlato con Rosella Errante, che cura un blog molto seguito, Nel tegame sul fuoco, che fa parte dei blog di Giallo Zafferano.
Rosella, come hai scoperto la vasocottura?
“Tre anni e mezzo fa, ho visto, in piena notte, in un programma tv, il celebre Montersino cucinare una zuppa di pesce in vasocottura. Lui utilizzava una macchina professionale per porre sottovuoto il vasetto prima di mandarlo in cottura. Cottura che avveniva al microonde. Non ci ho dormito la notte…..dovevo trovare il modo di rendere fruibile a tutti questo metodo di cottura che mi aveva affascinata. Così, studiando e riflettendo, ho capito che utilizzando il microonde a una certa potenza, con determinati tempi di riposo, potevo rendere il metodo della vasocottura alla portata di tutti. Ho iniziato a condividere tutto ciò sul web, ma all’inizio non sono stata molto capita, in alcuni casi boicottata. Poi la svolta è arrivata un anno e mezzo fa quando Cannavacciuolo, durante una puntata di Masterchef, ha fatto realizzare un piatto in vasocottura. Da quel momento anche i più scettici hanno iniziato a voler sperimentare questo metodo. Adesso spero di riuscire a pubblicare presto il libro che ho scritto sull’argomento”.
Cosa consiglieresti di preparare in vasocottura per il pranzo di Pasqua?
“Potrei suggerire lasagne e involtini. Anche il coniglio alla ligure viene molto buono, così come ortaggi e verdure. In tutti i casi gli ingredienti vanno sistemati nei vasi in vetro adatti alla vasocottura, chiudere per bene con i ganci, rispettare tempi e temperature di cottura al microonde e attendere alcuni minuti prima di aprire il barattolo dato che si sarà creato il sottovuoto”.
Rosella assicura che il profumo che si sprigiona una volta aperti i vasi è fantastico, questo tipo di cottura rende il piatto leggero e molto gustoso. E la vasocottura va bene anche per alcuni dessert, dalle mele con Porto, pinoli e cannella alla torta di mele in vasetto.
E allora, tutti in cucina, manca poco alla Pasqua!
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