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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

#LACULTURARIPARTE Domenica 5 luglio, siti culturali aperti gratuitamente

L'assessore Samonà: "Ogni prima domenica del mese, riprende l'accesso gratuito ai siti culturali nel segno della continuità

di Redazione

Domenica 5 luglio e tutte le prime domeniche del mese i musei, i parchi archeologici e gli altri luoghi della cultura della Sicilia resteranno aperti al pubblico gratuitamente per favorire la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio dei beni culturali regionale.

La cultura non ha prezzo

La cultura non ha prezzo – dice l’Assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – e deve essere sempre più accessibile a tutti. Per dare maggiore impulso e slancio alla ripartenza dopo la stasi determinata dall’emergenza Covid abbiamo lanciato #Laculturariparte e riaperto gratuitamente per nove giorni i siti della Regione con un’adesione da parte dei siciliani che ci ha confortato nella volontà di proseguire sulla strada di favorire iniziative volte all’educazione alla bellezza. Oltre 40 mila presenze registrate in pochi giorni, nonostante le limitazioni dovute al contingentamento degli accessi, rappresentano una base su cui il Governo Musumeci intende avviare una riflessione per rendere sempre più accessibile e possibile a tutti l’esperienza culturale”.

Apertura alla cultura

Su impulso dell’assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà, infatti, i Parchi archeologici della Sicilia, i musei i parchi e gli altri luoghi della cultura si stanno progressivamente aprendo al territorio ospitando iniziative culturali e artistiche. 

Valorizzare la cultura

Credo che questa pandemia abbia fatto comprendere a tutti noi – dice l’Assessore Samonà – come non sia possibile immaginare uno sviluppo della società che prescinda dal recupero della dimensione spirituale e creativa dell’essere umano. Musei, parchi archeologici e luoghi che custodiscono il pensiero e la bellezza sono imprescindibili se vogliamo costruire una società a misura d’uomo in cui progresso e sviluppo economico siano compatibili con una crescita equilibrata e sana. In questo senso custodire e valorizzare la cultura vuol dire renderla ”appetibile”, familiare, comprensibile e condivisa. Se torneremo a frequentare i musei e i parchi come frequentiamo i cinema e i bar avremo fatto un grande regalo a ciascuno di noi e all’umanità tutta”.

Addetto Stampa
Maria Giambruno


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