Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

L’arancina a Palermo è… fimmina

Il 13 dicembre a Palermo, in qualsiasi orario si esca di casa, l’odore per le strade è uno e uno solo…. Le arancine che friggono! Tutti i bar, panifici e appartamenti dalle sei del mattino iniziano la preparazione di questa specialità siciliana. Ma perché l'arancina a Palermo, proprio il 13 dicembre? E perché l'arancina a Palermo è fimmina? Venite con noi, ve lo sveleremo

di Redazione

L’arancina a Palermo. Quella del 13 dicembre è una data che commemora Santa Lucia, morta nel 304 a Siracusa martirizzata sotto le persecuzioni di Diocleziano. Nelle immagini, Santa Lucia è rappresentata con un piatto in mano con dentro i suoi occhi. Occhi che, da quello che si tramanda nella tradizione, le furono strappati dai suoi carcerieri. Anche per questo viene ritenuta protettrice della vista.

Perché l’arancina a Palermo diventa un simbolo il 13 dicembre

La leggenda narra che la Vergine siracusana abbia aiutato il popolo palermitano, facendo arrivare al porto un carico di grano in un periodo di carestia. Per soddisfare velocemente la fame, invece di trasformare il grano in farina, i palermitani lo bollirono e lo condirono con un filo d’olio, creando così la cuccia.
Da quel giorno, il 13 dicembre divenne una data nella quale il vero devoto si astiene dal mangiare farinacei come pane e pasta.
Nascono così le “palle di riso fritte” che con gli anni sono state sempre più condite.
E così l’arancina a Palermo diventa un simbolo proprio il 13 dicembre.

L’arancina a Palermo ha infinite varietà

I palermitani inventano ogni anno nuovi condimenti per avere una nuova arancina.. dalle più classiche come al burro e alla carne, alle più gustose come funghi o salsiccia e alle più sofisticate come salmone o gamberetti. Le arancine, insieme alla cuccia e alle panelle dolci sono i piatti serviti nelle nostre tavole ogni 13 dicembre.

La ricetta dell’arancina a Palermo

La ricetta dell’arancina a Palermo che vi proponiamo nel nostro articolo prevede la realizzazione di 15 arancine medie.

  • 650gr di riso originario
  • Un litro e mezzo di acqua
  • Dado alle verdire
  • 2 bustine di zafferano
  • Un cucchiaino di sale
  • Una noce di burro
  • Parmigiano
  • Pepe nero

Cuocere il riso nel brodo leggermente salato. A fine cottura aggiungere lo zafferano  sciolto in poca acqua, il pepe, il burro, il parmigiano e mantecarlo. Livellare il riso in un vassoio per farlo raffreddare.

Ripieno “al Burro”

  • 200gr di prosciutto
  • 300gr di besciamella                                                                                 collage arancine
  • Panetto di mozzarella
  • Fontina
  • Pepe nero

Tagliare tutto in pezzi piccoli e unire. Aggiungere i funghi champignon cotti con una noce di burro e un cucchiaino di dado alle verdure per un sapore più particolare.

Composizione, pastella e frittura

  • Olio per frittura
  • Farina
  • Acqua
  • Sale
  • Pangrattato

Formare la palla o per meglio la piramidina con le mani e al centro mettere il ripieno. Appena è formata passarla in una pastella leggera di acqua, farina e sale, poi passarla nel pangrattato. Friggere in abbondante olio bollente.

E sfatiamo i dubbi…l’arancina a Palermo è fimmina!!

Condividi l'articolo:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.