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Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Lavoro in Sicilia: dati disarmanti

Alcuni dati per leggere lo stato di sofferenza del mercato del lavoro in Sicilia...

di Redazione

Alcuni dati per leggere lo stato di sofferenza del mercato del lavoro in Sicilia

 

di  Luca Licata

Mentre su scala nazionale si registra qualche timido segnale di ripresa, la Sicilia resta in vetta alla classifica nazionale delle regioni con il più alto tasso di disoccupazione. Per capire lo stato di sofferenza del mercato del lavoro in Sicilia, basta leggere gli ultimi dati elaborati dall’Istat.
I dati sull’andamento dell’occupazione, infatti, in Sicilia sono disarmanti.
Su tutta l’Isola i disoccupati  sono aumentati: da 368 mila unità nel 2015 sono passati a 383 mila nel 2016. Dall’inizio dell’anno, poi, la cifra è aumentata ulteriormente. Nell’ultimo trimestre, infatti, si contano 391 mila disoccupati. Contestualmente, nessuno spiraglio di speranza sul fronte occupazionale, gli occupati difatti non sembrano aumentare neppure dell’1 per cento. Anzi, secondo dati Istat il numero degli occupati complessivamente è sceso: da 1 milione 353 mila del 2015 è passato a 1 milione 351 mila del 2016, sino ad arrivare a 1 milione 342 mila nell’ultimo trimestre di quest’anno. Le nuove assunzioni sono state soltanto 62 mila 716, delle quali 37 mila 122 sono a tempo determinato.lavoro 2
Il capoluogo siciliano ha un ruolo incisivo e determinante. Secondo dati elaborati dal Cerdfos, il centro studi della Cgil, gli occupati a Palermo si riducono e passano da 324 mila a 318 mila unità. Seimila occupati in meno in un anno. Il tasso di occupazione si abbassa dal 38 per cento al 37,4 per cento. E cresce quello dei disoccupati, che passano da 102 mila a 107 mila, con un tasso di disoccupazione che balza dal 23,9 per cento al 25,1 per cento.
Dai dati della Cgil, emerge che le province in cui si registrano le maggiori difficoltà sul fronte occupazionale siano Palermo, Trapani e Messina.
La Sicilia, secondo l’Eurostat è la regione con il più basso tasso di occupazione non solo su scala nazionale, ma di tutta l’Europa, con il 42,4 per cento delle persone tra i 20 e i 64 anni.

Tra la regioni d’Italia in cui si registra il più alto tasso di occupazione; che il Trentino e la Sicilia, in cui, come abbiamo visto, si registra il tasso più basso, c’è una differenza di oltre trenta punti. Un divario enorme che non c’è verso di accorciare.
Un elemento particolarmente incisivo sull’andamento del lavoro è rappresentato dalla scarsissima occupazione femminile, che caratterizza la Sicilia con appena il 29,6 per cento delle donne che lavorano.
L’Italia ha anche il più ampio divario regionale per la disoccupazione giovanile, con giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Molto alto in Sicilia, segnala sempre l’Eurostat, anche il tasso di disoccupazione di lunga durata: ovvero di coloro che restano senza lavoro per oltre 12 mesi. L’economia siciliana, con il suo carico pesante di fragilità, mantiene un passo di crescita troppo lento per poter ridurre significativamente la disoccupazione.
Questa lentezza non produce lavoro e quando lo fa, si tratta di lavoro precario.
Le statistiche ufficiali regionali segnalano alcuni elementi di rilievo, tra i quali una dinamica della produzione regionale superiore a quella della domanda interna.

http://inchiestasicilia.com/dagli-uffici-stampa/cgil-sempre-meno-lavoro-a-palermo/

 

 

 

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