In definitiva, la nostra mente pensa sempre alle donne dedite alle arte minori. D’altronde, la storia ci insegna che le donne in epoca antica erano abili nell’arte del merletto e ricamo. Le uniche che si cimentavano nel disegno erano le monache o le figlie “d’arte” che si esercitavano nelle botteghe dei padri.
Ma mettendo da parte queste categorie non sembra ci siano tracce di artiste affermate prima del XIV secolo.
Sicuramente in questo secolo, il consolidarsi del potere monarchico in paesi come Francia, Inghilterra e Spagna e la nascita di piccole corti, favoriscono il mecenatismo. Grazie al mecenatismo, le prime artiste riescono anche a travalicare il confine italiano e ad acquisire grande notorietà.
Le pioniere
Sofonisba Anguissola
Tra le prime di cui si hanno notizie, Sofonisba Anguissola, nata da padre liberale ed appassionato di pittura. Sofonisba non limitò mai la sua passione nei confronti dell’arte. Appoggiandola anche quando le venne chiesto di andare a lavorare in Spagna come ritrattista ufficiale intorno al 1559.
Levina Teerline
Levina Teerline, miniaturista fiamminga che lavorò presso Edoardo VI, Maria Tudor ed Elisabetta I guadagnando cifre più ragguardevoli dei coetanei uomini.
Artemisia Gentileschi
Non possiamo non ricordare una delle maggiori pittrici del seicento Artemisia Gentileschi.
Giovanissima dipinse “Giuditta che decapita Oloferne”. Una tela che rievoca il cruento episodio biblico trattato anche da Caravaggio. Nota altrettanto rilevante, e’ il fatto che sia stata la prima donna ammessa ad una Accademia.
Elisabetta Sirani
Straordinaria precocità artistica, fu quella di Elisabetta Sirani. A soli 17 anni, era già considerata un maestro in grado di gestire una sua Scuola d’arte per fanciulle. A queste giovanissime insegnava le più raffinate tecniche della pittura e dell’incisione.
Morta giovanissima e’ stata apprezzata per i suoi innumerevoli dipinti ed apprezzata per la raffinatezza e l’intensita’ espressiva dei suoi quadri.
Nel corso del Seicento si afferma rapidamente, soprattutto nel nord Europa. Grazie all’ affermarsi di una ricca borghesia mercantile, agli artisti vengono richieste sempre più opere per abbellire le loro case.
Fede Galizia
Il genere più richiesto è quello della natura morta. In questo ambito pur eccellendo un paio di artiste donne olandesi, In Italia al nuovo genere si dedica la milanese Fede Galizia.
A lei si deve una natura morta con frutta risalente al 1602, forse la prima della nostra storia artistica.
Rosalba Carriera
Dotata di eccezionale talento, seppe dipingere su tavola opere bellissime. Caratterizzate stilisticamente da una luce fredda, tagliente in grado di esaltarne la perfetta armonia compositiva. Il Settecento italiano fu dominato dalla veneziana Rosalba Carriera. Unastraordinaria ritrattista nella tecnica del pastello in cui dimostrò grande versatilità e finezza descrittiva nell’introspezione psicologica dei personaggi rappresentati.
Fin da giovane conquistò una fama internazionale, dividendo la sua esistenza fra Venezia e Parigi ed ottenendo commissioni da molti principi e sovrani europei.
Angelica Kaufmann e Marie-Guillemine
Tra il Settecento e l’Ottocento in Europa vanno ricordate almeno due pittrici.Angelica Kaufmann, che fece scandalo per alcuni suoi disegni di nudi maschili ritratti dal vero. La francese Marie-Guillemine Benoist, che si battè per l’abolizione della schiavitù anche attraverso dei quadri simbolici, diventati famosi, come “Ritratto di negra”.
La pittura del XIX secolo viene rinnovata con l’influsso dell’impressionismo. Di questa corrente fecero parte quattro artiste donne: Mary Cassat, Berthe Morisot, Suzanne Valadon ed Eva Gonzales.
Berthe Morisot
Berthe Morisot fu la prima donna ad unirsi al gruppo dei grandi maestri francesi di fine Ottocento.
Condive la sua passione per la pittura con Monet, Renoir e Rodin contribuendo all’organizzazione della prima collettiva parigina per sole donne il Salon des Femmes.
Più libera e spregiudicata fu Suzanne Valadon, modella e amante di Toulouse-Lautrec.
La sua pittura fu estremamente realistica nell’ambientazione e anticipò i forti contrasti di colore tipici dell’espressionismo.
Nell’ambito del gruppo delle artiste donne, molto apprezzata fu Eva Gonzales, d’origini spagnole e modella di Manet che però morì molto giovane.
Il primo Novecento si caratterizza per il rinnovamento radicale della pittura attraverso la diffusione delle avanguardie storiche. A queste, partecipano molte artiste di talento, sebbene abbiano spesso il ruolo marginale di compagne o muse ispiratrici di grandi maestri.
Ne sono un esempio Gabriele Munter compagna di Kandinskji. Marie Laurencin di Apollinaire. Leonora Carrington di Ernst,.Frida Kahlo di Rivera e Jeanne Hébuterne di Modigliani.
Nel periodo tra le due guerre, la produzione artistica femminile si avventura in generi e settori creativi da cui erano state escluse. L’astrattismo di Sonia Delaunay, la fotografa Tina Modotti, Tamara de Lempicka con ritratti femminili nei quali raffigura donne volitive, moderne e ed emancipate.
Molti sono i nomi di artiste donne contemporanee che andrebbero ricordate. Soprattutto in età’ contemporanea ,ma elencarle ognuno di loro per le doti artistiche sarebbe impossibile.
Ciò che mi preme sottolineare è che queste pittrici hanno introdotto una differenza di genere nella storia dell’arte.
E’ uno spaccato della loro vita vissuta in un momento storico ben preciso che ci da un punto di vista diverso sul loro essere donna .