Lo zucchero. Quando andiamo al supermercato a comprarlo, dimentichiamo o sottovalutiamo che, in quanto prodotto, anch’esso subisce un processo di lavorazione. Lo zucchero bianco è prima di tutto il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che uccide e sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero che sono il punto di partenza per la produzione.
Il primo step del processo di lavorazione
Il primo passo è il trattamento con il latte di calce e anidride carbonica i quali distruggono tutte le sostanze organiche che lo zucchero naturalmente possiede, come ad esempio, le proteine. Il colore scuro si elimina, invece, utilizzando l’acido solforoso.
Altre fasi
Successivamente si sottopone a cottura, raffreddamento, cristallinizzazione e centrifugazione, ma ancora possiamo definirlo grezzo
Filtraggio
Dopo il filtraggio si decolora con carbone animale e poi colorato con il colorante blu oltremare o con il blu idrantene (proveniente dal catrame).
Dal succo zuccherino della barbabietola si ottiene in partenza lo zucchero di canna puro.
E’ digeribile e ha le stesse proprietà dolcificanti di quello bianco, le stesse calorie, ma contiene sostanze importanti per il nostro organismo.
Zuccheri nascosti
Accanto a quello normale, compaiono i cosiddetti zuccheri nascosti. Ci riferiamo esattamente al glucosio, al fruttosio e al saccarosio. Questi, si aggiungono agli alimenti da produttori, cuochi o consumatori. Essi riguardano anche quelli naturali come miele, sciroppo, succhi di frutta e concentrati di frutta. Dagli zuccheri nascosti è escluso quello contenuto nella frutta e verdura fresca e nel latte.