Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Lo schermo a cielo aperto

di Massimo Arciresi

Incontro con Ettore Balistreri, proprietario e gestore dell’arena Paradiso di Porticello. Un’attività portata avanti tra tradizione e passione, con un occhio vigile sulle innovazioni

 

di Massimo Arciresi

 

In un’epoca in cui si consolidano (o forse già cominciano a essere accantonati) dvd e pay-tv, con le sale cinematografiche messe a dura prova innanzitutto dalle ristrettezze della clientela, le arene, decenni fa l’unica possibilità di “cibarsi” di film (da recuperare o riassaporare) anche d’estate, al fresco e, volendo, a ritmi sostenuti (perfino uno a sera, volendo), dopo una fase di appiattimento e un serio rischio d’estinzione, desiderano riaffermarsi, ribadire il proprio fascino unico. Tanti anni fa di questi schermi sotto le stelle ce n’erano parecchi, in città o poco fuori (di solito in località di villeggiatura); oggi sono decisamente di meno, ma ugualmente in grado, attraverso qualche dovuto accorgimento tecnico-organizzativo, di accogliere e accattivare diverse fasce di pubblico.

Prendiamo per esempio l’arena Paradiso di Porticello (PA), non per nulla frequentata in gioventù da Giuseppe Tornatore e che gli fornì l’ispirazione per nominare la sua creatura più celebre: ha 61 anni e il suo cartellone continua a incuriosire. Merito di Ettore Balistreri, che l’ha ereditata dal padre Antonino (responsabile in loco anche di un cinema che non c’è più, il Moderno) e che, dopo un periodo di gestione insieme ai fratelli Roberto e Milena, la segue dal 2005. «Una volta il cinema all’aperto non richiedeva grandi attrezzature tecniche. Adesso la qualità delle apparecchiature è più importante. Qui siamo ormai dotati di Dolby 5.1 e di un avanzato proiettore 4K, a doppia risoluzione». Il digitale, progressivamente prende il posto della “romantica” pellicola, ma bisogna adeguarsi; tanto che l’operatore storico, Isidoro Mancino, da quest’anno lo spettacolo se lo gode dalla platea.

Il programma è vasto e variegato, e comprende pure stavolta la rassegna Cinema d’Autore (28 euro per 13 titoli che spaziano da Nebraska a Il capitale umano, da In grazia di Dio a Blue Jasmine, da Grand Budapest Hotel a Lei) e lavori d’intrattenimento “universale” e non banale quali 12 anni schiavo e Song’e Napule. Inoltre,  riedizioni restaurate (Un uomo da marciapiede) e, nell’ottica di abbracciare tutta l’arte grazie all’offerta più estesa recata dalle nuove tecnologie, balletti e opere ripresi nei grandi teatri.

Ricorda Balistreri: «L’anno scorso abbiamo festeggiato i 60 anni di attività. Una serata in cui abbiamo proiettato, con un sottofondo musicale dal vivo, un montaggio realizzato da me di immagini di film che hanno fatto la storia di questo schermo.»

Da diverse estati qui proponete, in controtendenza, anche del cinema piuttosto ricercato: oltre alle normali anteprime fate film d’essai, classici, se capita perfino delle prime visioni…

«La cosa principale, come in ogni impresa del resto, è porre molta attenzione alla selezione del pubblico, soprattutto quando quest’ultimo comincia a diminuire trasversalmente. Noi soffriamo la crisi su più versanti: su quello economico in generale, su quello dell’esercizio cinematografico e su un altro tutto nostro. A mancare è soprattutto il pubblico giovane, che si è disabituato. E qui subentrano la cura e la professionalità nel confezionare i programmi. Tenersi aggiornati sui film e approfondirne la conoscenza significa saper proporre il prodotto giusto per un determinato target. Praticamente, uno studio mirato per arginare il calo della presenza dei ragazzi. Così si è alzata l’età media degli spettatori, ma anche il livello qualitativo dei titoli. Sicuramente siamo mossi da una certa passione, che è il motore che aiuta a proseguire quando i risultati si fanno attendere.»

Avete già stabilito la programmazione di luglio; come ci si può tenere aggiornati su quella a venire?

«C’è un sito ufficiale, www.arenaparadiso.com. Lì si può leggere e scaricare il calendario della nostra rassegna e quello dei film del mese. Successivamente, quindi, si troveranno pure le programmazioni di agosto e settembre. Inoltre, c’è una pagina Facebook.»

A questo punto, l’unico possibile inconveniente – peraltro raro dalle nostre parti – è la pioggia…

«In effetti, siamo preparati anche a questo. C’è una tettoia che copre 90 posti, a salvaguardia degli spettatori che non si lasciano scoraggiare. Sono ottimista per natura: come lo sono stato per il prosieguo dell’attività, lo sono anche per le condizioni meteo!»

 

 

 

 

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