Morbido, gustoso, inconfondibile. Conquista tutti i palati al primo morso. Stiamo parlando del principino del cibo di strada. Sì, proprio di lui: lo sfincionello.
Succeduto a sua maestà reale: lo sfincione, lo sfincionello si differenzia dal suo predecessore soltanto per la forma, ovaloide, anziché rettangolare come quella dello sfincione, e per la grandezza; lo sfincionello è, infatti, possiamo dire, mono porzione.
Quella che vi proponiamo oggi, è una ricetta del maestro Giuseppe Giuliano, realizzata qualche anno fa, in un’occasione gastronomica particolare.
Ingredienti dell’impasto:
Kg 1,100 farina W 280
400 gr, farina di rimacino (farina di grano duro)
38 gr. lievito di birra
150 gr. strutto
95 gr. di zucchero
40 gr. sale
850 g. acqua (circa)
35 g. olio extra vergine d’oliva
Procedimento
Mettere in planetaria la farina, il lievito e impastare con l’acqua, aggiungere lo strutto e per ultimo lo zucchero, il sale e l’olio extra vergine d’ oliva. Fare “puntare” l’impasto per circa 20 minuti, “spezzare” a circa g 60 e formare delle sfere. Fare lievitare, con le dita schiacciare l’impasto realizzando una forma ovale, mettere sopra fette di ricotta di pecora, salsa “sfincionello chiara”, pezzettini di caciocavallo e il pan grattato aromatizzato. Infornare a 190 °C. Prima di servire condire con un filo di olio extra vergine d’oliva e una spolverata di origano.
Salsa “sfincionello chiara”
Kg 2 cipolle
90 gr. olio extra vergine d’oliva
165 gr. acciughe salate sott’olio
q.b. sale
500 gr. caciocavallo semi – stagionato
300 gr. circa di pan grattato
2 buste zafferano
origano q. b.
zucchero q. b.
sale q. b.
acqua q.b.
Procedimento
Tagliare a julienne la cipolla e fare rosolare con dell’olio extra vergine d’oliva, aggiungere le acciughe tritate, acqua q.b., lo zafferano e una nocciola di concentrato di pomodoro, cuocere fino a quando la cipolla sarà ben cotta. Aggiustare di sale. A parte strofinare il pan grattato con dell’acciuga tritata e origano, che servirà per spolverare gli “sfincionelli” prima di infornarli.