Nuova edizione de L’Inchiesta Sicilia – fondata nel Luglio del 1996 da un gruppo di giornalisti indipendenti

Long Covid, oltre 70mila i siciliani a rischio

In tanti non ricevono una diagnosi precisa, chi rischia di più sono i pazienti con patologie infiammatorie pregresse o croniche. Il Long Covid fa peggiorare violentemente neuropatie, sclerosi multipla, herpes zoster e psoriasi, ma grave affaticamento e mente annebbiata possono colpire tutti. Una risorsa è l’ossigeno-ozono terapia, a Palermo un centro di alta specializzazione mette a punto un percorso terapeutico specifico

di Redazione

Avete mai sentito parlare di Long Covid? Sapete cosa è e quali sono i sintomi?
Il Long Covid, o sindrome di affaticamento post Covid, colpisce chi è guarito dal virus da mesi, o addirittura da un anno, ma soffre ancora di pesanti malesseri: astenia cronica, spossatezza, difficoltà di concentrazione, mancanza di fiato, mal di testa, perdita del gusto e dell’olfatto, mal di gola, livelli di stress incrementati, mente annebbiata. Postumi pesanti che rendono difficile il ritorno alle normali attività quotidiane.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità la sindrome colpisce un ex positivo su quattro. In Sicilia ne sono affette oltre 70mila persone. Potrebbe essere la malattia cronica dei prossimi anni, ma le risorse che il sistema sanitario regionale dedica a questa patologia scarseggiano. In molti casi può essere difficile anche solo ricevere una diagnosi e dare un nome al senso di malessere diffuso che caratterizza questa patologia.
I sintomi, infatti, sono molteplici e non tutti i pazienti ne risultano affetti in egual misura né si è riusciti a capire, ancora, se ci sono dei fattori che possano far pensare a pazienti più o meno predisposti a sviluppare tale sindrome. Tra i sintomi più comuni, il perdurare dei problemi respiratori che hanno afflitto i malati di Covid, ansia e depressione.

L’innovazione dell’Ossigeno Ozono Terapia

Da Palermo arriva però un percorso terapeutico innovativo per il recupero ottimale dei pazienti affetti da Long Covid. Biomedical Clinic, il centro di alta specializzazione diretto dal Dott. Riccardo Buscemi, ha strutturato una terapia specifica che sfrutta i benefici sinergici dell’Ossigeno Ozono Terapia Sistemica, della riabilitazione respiratoria e cardiovascolare, che favorisce il recupero del paziente già dalle prime sedute. L’ozono, elemento naturalmente presente nel nostro organismo dalla grande azione antinfiammatoria, migliora la microcircolazione sistemica e favorisce la rigenerazione e il recupero delle funzioni cellulari, aiutando a combattere la fatica e lo stress fisico.

Numerosi pazienti già in cura

“In questo momento presso la nostra clinica – racconta il Dott. Riccardo Buscemi, direttore Biomedical Clinic, riconosciuto centro di eccellenza SIOOT, Società Italiana Ossigeno Ozono Terapia – stiamo curando un numero crescente di pazienti affetti da Long Covid e la maggior parte di loro ha evidenziato notevoli benefici fin dalle prime sedute. Sono arrivati pazienti di tutte le età, alcuni anche molto giovani, fortemente debilitati, incapaci di continuare a svolgere le loro normali attività quotidiane o lavorative. Il Long Covid interessa un gran numero di pazienti sani che hanno iniziano a manifestare segni di malessere, stanchezza e vuoti di memoria. Ad esempio abbiamo in cura un medico che aveva difficoltà a ricordare il nome dei farmaci da prescrivere ai pazienti, un avvocato che affermava di non riuscire a trovare la concentrazione per scrivere una lettera, uno sportivo che non riusciva più a fare un piano di scale senza affanno”.

Chi è la vittima del Long Covid?

La gravità della Sindrome Post Covid non dipende da quanto si è stati male durante il corso dell’infezione Covid, nella maggioranza dei casi chi lamenta i fastidi peggiori non è stato colpito gravemente dal Covid, né è stato ospedalizzato, ma chi rischia di più sono i pazienti affetti da patologie infiammatorie croniche pregresse.

“Il Long Covid colpisce sia i soggetti sani che i malati le cui patologie si acutizzano – continua il Dott. Buscemi – Pazienti che in passato hanno sofferto di neuropatie dopo il Covid hanno visto risvegliare la malattia con una sintomatologia anche peggiore del passato, anche alcuni soggetti affetti da sclerosi multipla hanno dovuto fare i conti con un pesante regresso delle capacità motorie. Chi soffre di psoriasi ha registrato spesso un incremento dell’intensità delle manifestazioni cutanee. Pazienti affetti in passato da fuoco di Sant’Antonio hanno manifestato una riattivazione della patologia e raccontano di avere la sensazione di un tizzone ardente sulla pelle che non lascia respirare. La ricomparsa di una sintomatologia feroce ed invalidante e il riacuirsi del dolore fanno piombare i pazienti in uno stato di panico e sconforto”.

Si incrementa l’ossigenazione dei tessuti

Il trattamento di Ossigeno Ozono Terapia Sistemica risulta particolarmente indicato in quanto incrementa l’ossigenazione dei tessuti e il ringiovanimento cellulare, assicura inoltre una potente azione antinfiammatoria e consente un rapido recupero delle normali condizioni di salute. La totale assenza di effetti collaterali ed il benessere generalizzato che questo trattamento offre ai pazienti di ogni età, rende la terapia sicura ed efficace e costituisce una valida alternativa all’utilizzo di farmaci o terapie più invasive.

Lo studio

La validità dell’Ossigeno Ozono Terapia Sistemica per la cura della sindrome post covid è inoltre confermata da un recente studio pubblicato dall’ European Review for Medical and Pharmacological Sciences.  Lo studio ha esaminato un approccio terapeutico per affrontare la sindrome da affaticamento cronico Post-Covid su 100 pazienti, precedentemente diagnosticati come positivi al COVID-19. I pazienti sono stati trattati con Ossigeno-Ozono Terapia Sistemica (O2-O3-AHT), secondo il protocollo SIOOT. 
Le statistiche hanno valutato che:
– Più del 67% dei pazienti ha ridotto i sintomi della sindrome da affaticamento Post-Covid     
– Più del 40% dei pazienti è completamente guarito dalla sindrome da affaticamento Post-Covid

Lo studio dimostra dunque che l’Ozono-Terapia Sistemica è in grado di recuperare la normale funzionalità e di alleviare il dolore e il disagio della sindrome da affaticamento cronico Post-Covid in più del 67% di pazienti affetti dai postumi del SARS-COVID 19.
Puoi leggere qui lo studio completo dell’European Review for Medical and Pharmacological Sciences:
https://www.europeanreview.org/wp/wp-content/uploads/5871-5875.pdf

La terapia

Il protocollo di Ossigeno Ozono Terapia Sistemica svolge sinergicamente diverse funzioni:
Azione anti-infiammatoria, aiuta a combattere l’infiammazione e l’affaticamento.
Riduce la replicazione virale, evita cioè la replicazione del virus nel corpo del paziente.
Azione immuno-modulante, migliora le difese immunitarie.
Migliora il microcircolo, aumentando lo stato di benessere di tutti i tessuti dell’organismo e la loro funzionalità.
Incrementa l’ossigenazione dei tessuti, aumentando l’attività mitocondriale favorisce la rigenerazione profonda dell’organismo e accelera il recupero ottimale del paziente.
Azione antiedemigena, riduce la presenza di liquidi che impediscono gli scambi gassosi tra i vasi e le cellule.
Azione di riperfusione vascolare, migliora la fluidità del sangue e favorisce la microcircolazione.

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