Una singolare mostra di opere realizzate all’aperto, in cui l’artista esprime tutte le proprie emozioni, dipingendo in contatto con la natura
di Floriana Spano’*
Il paesaggio nasce dall’interazione tra lo sguardo dell’osservatore e l’ambiente che lo circonda e senza di essa esisterebbe solo una muta visione d’insieme fine a se stessa, senza alcuna implicazione sentimentale o psicologica.
L’abilità del pittore invece è quella di mostrare con i suoi occhi ciò che lo circonda e attraverso la sua esperienza dal vivo e la sua sensibilità trasportarlo su tela, riuscendo a farne capire la sensazione profonda, la ricerca, la sua indagine psicologica e sentimentale.
Luca Raimondi, classe 1977, ha osservato e studiato a lungo la natura allo scopo di riprodurla, lasciandosi trasportare dalle sensazioni che il paesaggio gli suggerisce come i colori, e i profumi, ma anche dalla curiosità di poter “fermare”, anche solo per un momento, il movimento delle onde sempre diverso.
La sua è una pittura che, richiamando la tecnica impressionista, aspira a trasmettere l’immediatezza dell’immagine, dando alle proprie opere un tocco estremamente riconoscibile, rendendole affascinanti per il personale modo di rappresentare, più che per l’oggetto stesso della rappresentazione.
La parola d’ordine è “en plein air“, dipingere all’aria aperta, portando le opere a finitura direttamente sul luogo, senza interventi successivi in studio concentrandosi dunque sui paesaggi reali, immersi nella luce.
Questa scelta è dettata dalla volontà di cogliere con immediatezza tutti gli effetti luministici della visione diretta. Una successiva prosecuzione del quadro in studio potrebbe mettere in gioco la memoria, alterare la sensazione immediata di una visione.
Immergersi nella natura è per Raimondi un modo per concentrarsi su di essa, soffermarsi a godere di ciò che lo circonda e trovare modi e soluzioni per essere sempre più sintetico, chiaro, diretto nel rappresentarla.
E’ per questo motivo che dipinge “alla prima”: attraverso un contatto immediato con la natura, esegue pennellate veloci per avere un richiamo diretto e semplice con ciò che sta rappresentando.
E’ l’impressione, l’ imprinting primario, ciò’ che dalla vista arriva dritto alla nostra mente che ci consente riconoscere un oggetto come tale.
Luca dice a proposito della sua pittura: “Quando dipingi fuori sei in contatto con la natura. Accedi ai suoni ai colori e ad una infinita serie di informazioni altrimenti non sperimentabili. Pratichi la velocità e il rischio, hai poco tempo per riflettere ed eserciti l’istinto, l’immediatezza. Fai continuo accesso alla memoria visiva, nel momento stesso in cui abbassi lo sguardo e lo rialzi tutto è cambiato. E’ un altro approccio, passi dal comfort di uno caldo studio alla fragilità di te stesso di fronte agli elementi e ti metti in gioco. Alleni anche l’umiltà: ciò che hai di fronte è così immenso da essere inafferrabile. Devi usare semplicità ed economia; essere veloce e rapido. I colori che usi non possono replicare esattamente ciò che osservi; puoi dare solo l’illusione, e ti devi adoperare per trovare strategie e mezzi espressivi per poter avvicinarti alla Natura, per catturarne l’essenza”.
E’ quindi l’immediatezza la base della pittura espressiva di Luca, associata a un continuo rimando di sensazioni e percezioni di ciò che lo circonda.
*Mialò Art
Vernissage sabato 25 ottobre 2014 alle ore 18 .
Nel periodo della mostra verranno creati due eventi satellite in data 26 di ottobre e 08 novembre alle ore 17 in cui l’artista terrà un dimostrazione di pittura e un dibattito sulla sua visione artistica con Floriana Spanò.
La mostra è patrocinata dal Comune di Palermo e dalla Regione Sicilia, e si protrarrà fino al 8 novembre 2014.
25 ottobre -08novembre
Bobez Arte
via La Lumia 22, Palermo.
Ingresso libero.
Orari:
– lunedì 16.30/19.30
– da martedì a sabato 09.30/12.30 e 16.30/19.30
– domenica 10/12.30 e 17/20.
Per informazioni:
339.3634206 / 347.8366580