Oggi a Palermo, 11 persone sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare. Ad eseguire i provvedimenti è stato il nucleo di polizia valutaria del capoluogo siciliano.
di Giulia Noera
Dopo accurate indagini è stato disarticolato un giro di scommesse clandestine ritenuto dagli inquirenti manovrato dalla lunga mano della mafia.
L’operazione, che è stata denominata “Dirty Bet”, è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia; i capi d’accusa per gli arrestati sono di esercizio del gioco clandestino ed intestazione fittizia di beni con l’aggravante di aver agevolato la mafia.
Fra gli arrestati anche un nome illustre, quello dell’ex responsabile del settore giovanile Giovanni Pecoraro, che era stato arrestato già quattro anni addietro con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa; il caso era stato, però, archiviato su diretta richiesta della Procura.
Pecoraro, secondo gli inquirenti, avrebbe fatto da prestanome ad esponenti di spicco di Cosa Nostra legati al mandamento di San Lorenzo ed in particolare ai boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
Le scommesse illegali, hanno accertato le indagini dei finanzieri, generavano un profitto giornaliero di oltre tremila euro che andava a rimpinguare le casse della criminalità organizzata.
