Marc Jennings. In queste nuove opere, Marc Jennings, l’artista inglese, che vive a Noto da 9 anni, esplora la poesia di ciò che è percepito e di ciò che è immaginario. Cerca l’estetica nell’avventura, spesso assurda, della nostra civiltà.
Cosa rappresentano gli oggetti della collezione
Oggetti rappresentati in un piano pittorico perfettamente reso, che è fuori dal tempo, e che ci chiede di sospendere la nostra incredulità.
“Questi oggetti idiosincratici – afferma Marc Jennings sono analoghi ai tanti e vari passi che costituiscono la nostra esistenza”. Ma in questi lavori ci viene chiesto anche di confrontarci con l’assenza di una dimensione umana.
Le opere fotografiche e pittoriche di questa collezione
Le opere fotografiche e pittoriche di questa collezione per Noto riguardano, non solo la loro innocenza infantile e la loro bellezza, ma anche riflessioni sul concetto di perdita, di nostalgia e di ciò che potrebbe anche fare riferimento al futuro.
L’utilizzo della terra
Gli oggetti in sé – una barca, un auto, un personaggio dei fumetti – sono tutti di plastica, abbandonati sulla spiaggia. Sono stati trovati e composti con umorismo e ironia… con molti riferimenti giocosi alla nostra cultura.
Gli accostamenti realizzati tra i diversi oggetti prodotti dall’uomo, usati e abbandonati, pone domande sull’ambiente che abbiamo creato e su come utilizziamo la Terra.
La lettura che possiamo dare alla collezione
Forse la collezione si legge come una mappa dei nostri bisogni e desideri… forse è una traccia di dove siamo stati una volta… o forse ci indica dove stiamo andando…
Sicuramente un desiderio di rifugio nel silenzio, nell’immensità della natura, nel mare sconfinato, che Marc Jennings ama più di ogni cosa,come si evince anche dall’originalissima ed esclusiva serie di cuscini da yacht in pelle bianca, che propongono variegati bozzetti di allestimenti e d’immagine, ispirati allo yachting design…. con tanto sarcasmo.
A cura di Vincenzo Medica