Adelaide J. Pellitteri
Mario Andrea Catania. Dopo avere spopolato a Una marina di libri con due caratteristiche alquanto insolite – l’autore più anziano con il testo più breve – arriva, alla libreria Nuova Ipsa, con giacca rossa, pantalone scuro, un panama color avana e gli occhiali da sole neri. Accompagnato dalla figlia Alessia, cammina lentamente e, posizionatosi davanti al microfono, rivolto al pubblico esordisce: “Scusate, ma è la prima volta che ho 88 anni”.
Perché percorrere 3000 chilometri per superare 3 metri
Inizia così la presentazione dell’opera prima di Mario Andrea Catania, il libro dal titolo:Perché percorrere 3000 chilometri per superare 3 metri.
Il brevissimo testo è un romanzo atipico, gli aneddoti – infatti – non sono concatenati nel classico crescendo che punta al finale, ma svelano – passo dopo passo – la personalità del personaggio principale, Fausto Di Blasi. Sarà proprio questa personalità a portare il lettore all’ultima esperienza di vita narrata e che – morale della favola – dirà molto su una certa categoria di persone.
La storia
La storia è quella di un giovane di fine anni ’60 che, da studente fino all’età adulta, racconta degli amici, del lavoro, dell’amore giovanile, in due parole: le sue esperienze di vita.
Fausto Di Blasi è un personaggio positivo che mostra un approccio alla vita e alle opportunità senza eroismi, con una semplice e istintiva propensione all’avventura. Non si tira mai indietro, nemmeno quando si tratta di andare a cercare “un ago nel pagliaio”. Sfruttando le sue capacità psicopittografiche, decide di affrontare una nuova sfida che gli varrà…
La conclusione, già racchiusa nel titolo, è ben rappresentata nelle battute finali.
Uno spaccato sul fenomeno della popolarità, sui Media e la nostra società.
Realtà o fantasia?
L’Inchiesta Sicilia: La prima cosa che sorprende dell’autore Mario Andrea Catania è il suo piglio positivo e allora gli chiediamo: quanto c’è di lei nel personaggio del suo libro? Gli aneddoti narrati sono realmente accaduti?
Mario Andrea Catania: Le vicende del personaggio per un trenta per cento sono personali, per un trenta per cento si tratta di vicende realmente vissute da altri e, per un altro trenta per cento di fantasia. Il restante dieci per cento l’ho buttato via.
Palermo Ospita
L’Inchiesta Sicilia: Per diversi anni lei ha fatto parte dell’Associazione “Palermo Ospita”. Un circolo che, ancor prima dei social e degli stessi Comuni, si prefiggeva di promuovere all’estero il turismo in Sicilia. Proponeva l’immagine di una terra accogliente, onesta e laboriosa in contrapposizione a quella propinata dai Media fatta esclusivamente di mafia, scippi e rapine. L’Associazione venne sciolta dopo gli omicidi di Falcone e Borsellino, può riassumerci in poche parole l’esperienza di quegli anni?
Mario Andrea Catania: Per quanto riguarda l’associazione “Palermo Ospita”, nel racconto “Benvenuti a Palermo”, ricordo che si instauravano rapporti amichevoli con turisti di varie nazionalità, tanto che a un certo punto si smise di mettere annunci sulla stampa estera in quanto l’adesione dei potenziali ospiti superava le nostre possibilità. Ricordo con particolare piacere un’intera compagnia di canto americana, con la quale si stabilirono rapporti cordialissimi.
Perché un libro soltanto adesso
L’Inchiesta Sicilia: Considerando la scorrevolezza della sua scrittura e la capacità di gestire un testo, con sintesi da vero giornalista (mestiere che ha esercitato per lunghi anni) perché ha deciso solo adesso di scrivere un libro?
Mario Andrea Catania: Anni addietro mi ero riproposto testardamente di scrivere un soggetto cinematografico, nonostante che tre attori di passaggio a Palermo, incontrati in tempi diversi, mi avessero dato lo stesso suggerimento, ovvero di trasferirmi a Roma in modo da avere l’opportunità di instaurare rapporti sociali pertinenti e di entrare in contatto diretto con le case di produzione. Impossibilitato a trasferirmi, dopo alcuni tentativi decisi di chiudere lo scritto in un cassetto. In tarda età, per superare la solitudine imposta dalla recente pandemia, una mia nipote mi suggerì all’improvviso: “Zio, perché non scrivi un libro?”. Allora, come disse Dante, “Parva favilla gran fiamma seconda” anche se si è trattato di una fiammella.
Progetti di Mario Andrea Catania
L’Inchiesta Sicilia: Ha altri progetti in cantiere?
Mario Andrea Catania: Sì, la storia di un ingegnere alle prese col traffico caotico e indisciplinato di una grande città, come Napoli, Roma o Palermo, e altri racconti.
La risposta a una non domanda
L’Inchiesta Sicilia: Per concludere questa intervista vorrei rispondesse a una domanda che NON le abbiamo fatto.
Mario Andrea Catania: Dopo la maturità classica, il Preside del liceo volle premiare gli alunni più meritevoli con dei corsi di pilotaggio messi a disposizione dall’Aeronautica militare. Tra quegli alunni toccò a me, ma mio padre si rifiutò di firmare l’autorizzazione. In tempi recenti, ironia della vita, sono andato ad abitare nei pressi dell’aeroporto di Boccadifalco, dove c’è un via vai di piccoli aerei. Ad ogni velivolo che decolla mi viene un po’ di nostalgia, ma la supero immaginando che siano dei libri che volano verso le case dei lettori…
Il romanzo di Mario Andrea Catania
L’Inchiesta Sicilia: Perché percorrere 3000 chilometri per superare 3 metri, un libro leggero, scorrevole, da leggere sotto l’ombrellone, consigliato anche ai giovani perché, nel comportamento del personaggio, emerge la più sana positività: primo ingrediente per accattivarsi anche la fortuna.
Grazie Signor Catania per questa intervista, ci ha dato un’occasione per ricordare ai lettori che, finchè avremo la volontà di muoverne le fila, la nostra vita potrà regalarci sempre nuovo stupore: a qualsiasi età.
2 risposte
Trovo molta vitalita’ nelle sue risposte ,avere ancora voglia di comunicare con gli altri alla veneranda eta’ di 88 anni attraverso un libro beh! Lo trovo bellissimo !complimenti Sig.Catania un esempio per tutti i giovani ma anche per i suoi coetanei leggero’ volentieri il suo libro grazie.
Conosco Mario Catania praticamente da quando sono approdato in Sicilia nei lontani anni 70. Sin da subito, pur senza una assidua frequentazione, mi parve per quello che e’: un personaggio!
Originale, ironico, surreale, a tratti quasi metafisico.
Questo libro non potrebbe rappresentarlo meglio!