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Marketing Management, siglato un nuovo accordo

di Redazione

Marketing Management, siglato un nuovo accordo che migliora le condizioni lavorative e retributive dei co.co.co del call center palermitano

Siglato un nuovo accordo al call center palermitano Marketing Management, presso il quale lavora un centinaio di co.co.co.
L’accordo, ratificato con un voto all’unanimità da parte dell’assemblea dei lavoratori, svolta nell’atrio della sede di via Resuttana, rispetto a quello di un anno fa segna una svolta nell’affermazione dei diritti dei lavoratori del call-center, che svolgono ricerche di mercato. Previste, tra le altre cose, un aumento paga orario e della paga variabile del 12,5 per cento e l’istituzione di un bacino di prelazione per l’assunzione dei lavoratori, che dovrebbe dare continuità occupazionale a tutti.
E ancora: ai collaboratori del call center sono riconosciuti il diritto di assemblea, la retribuzione di assemblee e permessi sindacali e la facoltà di costituire l’organismo collettivo di rappresentanza aziendale (Rsa).
Completamente nuovo anche il sistema del controllo di qualità, con importanti garanzie sulla privacy riconosciute ai lavoratori: i lavoratori saranno avvisati quando il controllo di qualità, ovvero una registrazione della conversazione telefonica in corso con un utente, sarà in corso. Per garantire maggiore trasparenza, e affinché ogni lavoratore possa conteggiare le ore lavorate, verrà installato un timer in ogni postazione per documentare il tempo trascorso da ogni operatore al lavoro.
“Siamo molto soddisfatti. Grazie al lavoro del sindacato, anche nel lavoro atipico stiamo riuscendo a migliorare le condizioni lavorative – dichiara il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso – Abbiamo fatto un passo avanti nella strada, che è ancora lunga, per garantire salari adeguati ai collaboratori dei call center, dove ancora le retribuzioni sono troppo basse e i diritti minimi. L’accordo prevede delle verifiche trimestrali e ha validità fino al 31 dicembre. Il segnale importante è che in questi luoghi di lavoro atipico, le azioni e il confronto portati avanti dal sindacato permettono di creare condizioni di lavoro più idonee e di ristabilire il principio della dignità del lavoratori”.

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