Un artista la cui ricerca privilegia la pittura come massima espressione di una poetica dove preponderante risulta la presenza della Natura e del paesaggio.
di Carmela Gulino*
Uomo e Natura
Il paesaggio è la manifestazione, nonché la descrizione della coesistenza tra Uomo e Natura. Parlando da un punto di vista strettamente artistico, tale visione è palesemente influenzata dal modo in cui viene percepito e vissuto un luogo, tanto dall’artista che dall’osservatore. Tuttavia, risulta fondamentale trovare il giusto connubio tra un’analisi oggettiva della realtà e il coinvolgimento emotivo e sensoriale che ispira il pittore e che deve risuonare in egual misura nell’animo del fruitore. Secondo questa analisi, il termine ‘paesaggio’ acquisisce un senso ben più profondo: diventa emanazione ed espressione di un mondo emotivo riconoscibile e universalmente condiviso. La fruizione di un paesaggio non è mai totalmente oggettiva in quanto s’innescano dinamiche emotive che appartengono intimamente alla vita e ai ricordi dell’osservatore. Il nostro vissuto plasma immagini oggettive e tangibili, originando visioni trasfigurate e mutevoli del ‘paesaggio interiore’, che alberga in ognuno di noi.
Queste sono le premesse per comprendere la ricerca del pittore Massimo Barbaro. Barbaro nasce a Partinico e vive e opera a Borgetto. Dopo gli anni di studio presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo, dove si laurea e specializza, inizia a operare nel settore delle arti visive contemporanee in ambito regionale e nazionale. La sua ricerca privilegia la pittura come massima espressione di una poetica dove preponderante risulta la presenza della Natura e del paesaggio.
Pittore e paesaggista
Barbaro è un’ uomo discreto, taciturno e introverso, dai modi garbati e delicati, ma al tempo stesso è un potente ed energico pittore paesaggista, combattuto e travagliato da pensieri e angosce esistenziali. Il tutto esplode rabbiosamente sulla tela con dinamiche e accese pennellate che originano un incessante e continuo turbinio capace di travolgere e coinvolgere l’anima e lo sguardo del fruitore.
La consapevole ed equilibrata gestualità pittorica che lo caratterizza, se pur all’apparenza istintiva, improvvisa e inaspettata, lo porta alla realizzazione di opere che risultano un inno al colore e alla sua armonia.
Quello che muove Barbaro è la volontà di imprimere sulla tela una Natura ‘altra’ e ‘alta’. I suoi paesaggi, dalle marine agli urbani, dai lacustri ai montani, sono delle vere e proprie trasfigurazioni che cedono il posto a una visione più intima e spirituale della realtà.
Nei suoi paesaggi, Barbaro coglie e ferma la luce nella sua pienezza, riportandoci alla memoria la lezione paesaggistica degli impressionisti, ma al tempo stesso non si limita a fornire una copia pittorica di quello che lo circonda. Come il pittore inglese William Turner, è alla ricerca della spiritualità e della profonda carica emotiva che si sprigiona dalla Natura e nella quale l’uomo ne è totalmente immerso.
*Associazione culturale Mialò Art