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Melting pot

di Redazione

“Melting pot”, ciclo di seminari promossi da “Balàd” sulla rigenerazione urbana. Oggi, 23 aprile, incontro con lo studio internazionale MoDus Architects di Bressanone

 

Quarto appuntamento a Palermo con Melting pot, il ciclo di seminari internazionali sulla rigenerazione urbana, tenuti da dieci studi di architettura di altrettanti Paesi del mondo, che abbiano una rappresentanza consolare nel capoluogo siciliano.
L’iniziativa è dell’associazione Balàd, fondata dagli architetti Sebastiano Provenzano, Niuta Garretto, Cristina Calì, Alberto Cusumano, Marco Alesi, Liucija Berezanskyte e dall’avv. Paolo Provenzano, in collaborazione con l’Ance Palermo, l’Ordine degli Architetti di Palermo, il Corpo Consolare di Palermo, e con il Patrocino dell’Assessorato alla cultura del Comune, del Centro Cervantes e del Consolato onorario di Spagna a Palermo.
In pratica, gli architetti provenienti da tutto il mondo giungono a Palermo, raccontando la loro attività e illustrando, al contempo, la propria idea progettuale per una serie di contesti urbani della nostra città che versano in condizione di particolare degrado. Agli studi invitati, sulla base del materiale fotografico fornito, viene, inoltre, chiesta una suggestione progettuale per “10 non piazze” di Palermo.
L’appuntamento è per oggi, 23 aprile, alle 18 nella sede dell’Ance di Palermo (Sala Florio di Palazzo Forcella De Seta, Foro Umberto I 21/A). Ospite del seminario, intitolato “Storie di omicidi”, saranno Matteo Scagnol e l’americana Sandy Attia, architetti fondatori dello studio internazionale MoDus Architects di Bressanone, medaglia d’oro dell’architettura Italiana del 2015. Insieme agli architetti di MoDus, interverranno Sebastiano Provenzano, presidente dell’associazione Balàd; Franco Miceli, presidente dell’Ordine degli Architetti di Palermo; Marco Alesi, vicepresidente dell’associazione Balàd. Ingresso libero.
L’iniziativa, che continua a riscuotere sempre maggiore interesse, è sponsorizzata dal gruppo industriale Tradimalt Spa, azienda siciliana produttrice di malte tecniche per l’edilizia. Si tratta del quarto appuntamento del ciclo “Melting pot”: il primo incontro, con il patrocinio del Consolato Onorario di Cipro a Palermo, si è tenuto il 18 luglio 2017 e ha avuto quale ospite Yiorgos Hadjichristou, architetto e professore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Nicosia a Cipro. Il secondo tenutosi il 24 ottobre 2017, con il patrocinio del Consolato Onorario di Spagna a Palermo, ha visto la partecipazione di Luis Suarez Mansilla e Asier Santas Torres, architetti e professori all’Università di Navarra e titolari dello studio Suarez Santas di Bilbao. Al terzo incontro sono stati invitati i giovanissimi architetti dello studio JBMN, una tra le realtà più promettenti del panorama architettonico francese (www.jbmn.eu).
MoDus Architects: Sandy Attia e Matteo Scagnol intraprendono un percorso professionale e di ricerca fondando MoDusArchitects nel 2000 con sede a Bressanone. Lo studio ha ottenuto importanti riconoscimenti, tra i quali la menzione d’onore al premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana 2015 e nel 2012, il primo premio Oderzo nel 2014, il primo premio all’International 2013 Piranesi Award e il premio speciale della giuria per L’architetto Italiano dell’anno 2013. I lavori realizzati sono stati presentati a tre edizioni della Biennale di Architettura di Venezia di seguito, e alla mostra L’Architettura del mondo alla Triennale di Milano nel 2012. Nel 2013 sono presenti con una loro ideazione alla mostra Energy del Maxxi a Roma. Negli ultimi anni lo studio ha completato una serie di edifici acclamati dalla critica, che includono il Rifugio Ponte di Ghiaccio a Lappago, il Centro di Riabilitazione Psichiatrica a Bolzano, la tangenziale Bressanone-Varna, il Polo Scolastico nel quartiere Firmian a Bolzano, la Casa Atelier Kostner a Castelrotto e la nuova sede e ampliamento Uffici Damiani Holz&Ko a Bressanone.
L’associazione Balàd, nata lo scorso anno, prende il nome dalla parola araba, da cui deriva il dialettale “Balata”: il blocco di pietra di cui sono lastricate le strade del nostro centro storico,  nonchè quello di tante altre città del Mediterraneo. Balàd ha lo scopo di promuovere la cultura architettonica, veicolare e diffondere una maggiore attenzione nei confronti della qualità urbana. Nell’ambito di Palermo Capitale della cultura italiana 2018, l’Associazione ha promosso una serie di iniziative volte ad alimentare il dibattito pubblico sulla qualità dell’architettura in Sicilia e a Palermo in particolare. Balàd ha anche dato vita al progetto “Mai più Bandita”, recentemente presentato, e finalizzato a riportare all’attenzione della collettività una parte della città per troppo tempo abbandonata.

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